domenica 23 giugno 2019

Recensione "L'estate interrotta", Cosimo Mirigliano

Autore: Cosimo Mirigliano
Titolo: L'estate interrotta
Prezzo: cartaceo 14.90



Link d'acquisto: QUI












Prima di prendere l’autostrada in direzione di Milano, i
tre passano dal lungomare di Napoli per dare l’ennesimo
saluto alla città. I nonni del piccolo li stanno aspettando nel
capoluogo lombardo per quella che sarà una sosta di due
giorni, per poi proseguire verso la capitale inglese


Trama:
"Una lacrima si poggiò sulla guancia di Carlotta, come quando una goccia di rugiada scivola da un petalo di rosa fin sulla foglia sottostante. Sembrava la stessa che la prima notte aveva dato inizio a tutta quella storia."Un cenno fortuito, un’occhiata furtiva, un luccicone fulgido può essere un indizio univoco per l’avvio di un rapporto di ostilità, amore, amicizia. Un viaggio, invece, può essere arginato o portare a una sequenza di fatti: Gabriel, Carlotta e Samuel attraverseranno l’aeroporto di Orio al Serio, in fila indiana, per conquistare l’avventura che cambierà definitivamente il corso dei loro vent’anni. Fronteggeranno quello che solo una città come Londra potrà elargire o tendenzialmente estromettere. Una voglia smodata di mettersi alla prova garantirà loro un’esperienza che nessuno aveva messo in conto prima di calpestare il suolo inglese; e solo quando vivranno la medesima quotidianità capiranno dove e come hanno preso un abbaglio. Equivoci e inesattezze che ognuno di noi potrebbe commettere.Il romanzo vuole narrare le loro vicissitudini, mettendoli a confronto e in tre dissimili relazioni: Gabriel e Carlotta fidanzati dal primo anno di liceo, Carlotta e Samuel compagni di scuola, sempre dal primo anno di liceo, Samuel e Gabriel migliori amici sin dalle elementari. Siamo sicuri che tutti e tre esprimeranno nell’altro la sincerità di un rapporto oramai consolidato? O Londra li cambierà così tanto che nemmeno a loro stessi lo confesseranno?Diretto come una palla di cannone, fumante come una freccia ad arco, raggiungeremo l’epilogo chiedendoci come mai sia andata a finire proprio così.





Dopo tutti quei lunghi anni, Carlotta e Gabriel stanno per

tornare a Londra, mentre per il piccolo Samuel sarà la prima
volta. Una decisione, quella di andare nuovamente nella capitale
inglese, costata loro anni e anni di dispute e incertezze.
Anni in cui Carlotta ha cercato di esortare Gabriel a
farlo, e in cui ripetutamente lui si è ricusato. Fino a circa cinque
anni prima. Solo che, il giorno della partenza, è stata lei
a cambiare idea







Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del libro "L'estate interrotta" di Cosimo Mirigliano; questo romanzo parla di tre ragazzi, Carlotta, Samuel e Gabriel, a cui una vacanza a Londra cambierà irrimediabilmente TUTTO. La storia parte col presente, per poi spostarsi sul passato, a narrare ciò che non posso dettagliarvi, altrimenti rischio di raccontarvi la metà, se non tutta, la storia, per cui cercherò di essere il più concisa possibile, senza però esagerare... 
Come ho detto Carlotta, Samuel e Gabriel, rispettivamente: Samuel e Gabriel migliori amici, Gabriel e Carlotta fidanzati, in entrambi i casi, da parecchio tempo, fanno una vacanza tutti insieme, che però, per varie circostanze, cambierà le vite di tutti; è una vacanza che li cambierà nel profondo, talmente tanto, che ci metteranno parecchio, soprattutto due di loro, ad ammetterlo. Perché Carlotta si ritroverà in una situazione complicata, così come lo sarà tornare a casa, consapevole del fatto, come lo sono Gabriel e Samuel, che sicuramente, NIENTE SARA' PIU' COME PRIMA. 
Mi fermo qui, perché ho una paura folle di raccontare troppo, ma sappiate che vi serviranno i fazzoletti, arrivati alla conclusione di questa storia.
Ho adorato l'alternarsi, del presente con il passato, anche se poi, l'arco narrativo si sposta sulla vacanza, quindi su ciò che rispetto al prologo, è una sorta di passato, per i due personaggi che narrano tutto.



La mia valutazione
5


Alla prossima
Luce <3



Dopo un centinaio di chilometri cala il silenzio, quando
alla radio viene trasmessa una hit del 2006, “You’re Beautiful”,
di James Blunt. All’epoca era la canzone prediletta da
Carlotta, ma in Gabriel provoca molesti turbamenti.
«Papi, cos’hai? Quando la mamma ascolta questa canzone
hai sempre quel musone da papà triste.»
«Ehi, piccolo, non ti sfugge nulla, eh? Non è niente. È solo
che questa canzone mi ricorda una persona che non c’è
più.»
«Che vuol dire, che non c’è più? Che è andato via da Napoli?
»
«Più o meno. Ma un giorno papà o mamma ti spiegheranno
meglio dov’è andata questa persona.»

2 commenti:

  1. Per adesso ho letto solo l'anteprima che mi ha incuriosito molto,e scritto molto bene,e non vede l'ora di leggerlo.

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  2. ho letto solo lo stralcio disponibile sul web, ma già da subito si vede uno stile stile particolare, descrittivo, sensoriale e molto d'impatto. Complimenti.

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