Buongiorno, oggi partecipo al review tour del romanzo "Una lunga notte"; ringrazio Emy Rose del blog sognareleggiesogna per avermi coinvolta
Titolo: Una lunga notte
Autore: Manuel Sgarella e Ugo Marelli
Editore: ode edizioni
Genere: Horror
Pov: Terza persona
Prezzo ebook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 31 ottobre
Pagine: 260
Serie: no
Autoconclusivo: sì
Link d'acquisto: QUI
La pelle nuda. La mano di Tony che scorre sui fianchi. Su fino alle spalle. Il brivido che inizia a salire lungo la schiena. Le sue labbra che si avvicinano alla base del collo. Senza baciarla, ma solo sfiorandola.
In sottofondo la radio suona una canzone a caso. Non importa quale sia, riempie l'aria accompagnando il respiro di Samantha sempre più corto.
Sinossi
Alessandro, Antonio, Anna, Patrizia, Giovanni e Samantha: un gruppo di amici, di adolescenti alle
prese con la vita. Le loro esistenze scorrono come tante altre fino a che un film horror suggerisce un
modo diverso e insolito per trascorrere un pomeriggio insieme.
Seduti attorno a un tavolo con una tavoletta ouija improvvisata, i ragazzi ridono e scherzano.
Nessuno crede davvero che quel bicchiere possa muoversi da solo eppure….
Da quel momento, il gruppo di amici viene catapultato in un incubo fatto di morte e paura. Un
antico demone e un’antica profezia.
La cometa di Hale-Bopp solca il cielo in quel 1997. E per i ragazzi si prepara una lunga notte.
Estratto
Se non si è capaci di comunicare con gli altri, la colpa è solo nostra, della nostra paura di
guardarci dentro e vedere come siamo fatti veramente. Dovremmo solo mostrarci agli altri come siamo
fatti, senza averne timore. Ma non ne siamo capaci, abbiamo paura; ci servono le disgrazie a farcelo
capire, altrimenti non siamo contenti.
Recensione
Non sapete cosa leggere il 31/10? Direi proprio che questo romanzo sia adatto alla serata di Halloween e nei giorni seguenti!
"Una lunga notte" di Manuel Sgarella e Ugo Marelli è una storia dell'orrore, di paura, la storia di un gruppo di amici, che per una volta, vogliono trascorrere una serata diversa dalle altre.
Così, un po' per scherzo, un po' per staccare dalla monotonia di tutti i giorni, i sei ragazzi organizzano serate, per parlare con i morti; ma uno dei giorni in questione, è quello in cui le cose sfuggono di mano e tutto va a rotoli. E' lo stesso giorno in cui, nei giorni successivi, sono costretti a fare i conti con una realtà che mai gli sarebbe passata per la testa; ed è così che, nonostante una tragedia li abbia colpiti, chi è rimasto, decide di andare comunque fino in fondo, scoprendo una realtà ben diversa da quella che si erano immaginati.
Altro non posso dirvi perché rischierei di rivelare troppo della storia, ma sappiate che fa decisamente venire i brividi.
Il finale invece, mi ha lasciata alquanto basita, onestamente non me lo aspettavo!
La mia valutazione
Alla prossimaLuce <3
"Non so se me la sento di venire con voi" disse girandosi tra le mani la cordicella dello zaino "e nessuno può pensare di darmi torto, quindi evitate qualsiasi discorso cretino."
"Dove vuoi scendere?" Alessandro sembrava deciso. Le sue parole celavano a stento l'antipatia per quella ragazza che gli aveva portato via il suo migliore amico e adesso aveva tutte le intenzioni di mandarla a quel paese una volta finio ciò che dovevano fare.
Samantha rimase in silenzio. Non raccolse la provocazione e nessuno intervenne in sua difesa.
"Non sento la risposta" continuò Alessandro.
"Smettila, Ale." Poi Anna si voltò a guardare l'amica. "Non farci caso."
"Non è colpa mia se siamo arrivati a tanto." Samantha si era appoggiata al vetro con lo sguardo perso sull'asfalto che correva veloce sotto di lei. Non voleva piangere e non lo avrebbe fatto, soprattutto per non farsi vedere da loro.
Doveva essere forte.
"No, non è colpa tua, non è colpa di nessuno; o forse è di tutti" affermò Giovanni.
"E' che non me la sento di chiudere questa vicenda. Mi sembra che possa essere un modo per dimenticare per sempre tutto quello che c'è stato" continuò Samantha quasi sottovoce, in un fiato, come una bambina disperata. Si era appoggiata del tutto al vetro e adesso sembrava quasi un'estranea in mezzo a loro.
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