domenica 28 novembre 2021

[review Party] Recensione "L'inferno è femmina", Arianna Petracin

 Buongiorno, oggi partecipo al review party del romanzo di Arianna Pertracin; ringrazio il blog libera_mente per avermi coinvolta.




L’INFERNO É FEMMINA

ARIANNA PETRACIN


Collana: Ursula Kemp

Genere: Fantasy

Formato: cm 14,8 x 21, pp. 250

ISBN: 979-12-80782-04-5

Ebook: 3,99

Cartaceo: 13,00 €

Editore: Dark Abyss Edizioni

Data Uscita: 27 novembre 2021(Cartaceo) 

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Ogni notte, occhi uguali ai miei mi tengono compagnia. Li sogno da sempre, almeno a quanto ricordo. Mi piacerebbe sapere cosa significhino e mi domando come mai, in così tanti anni, questo sogno costante sia rimasto incompleto, non accompagnato da pa-role o seguito da un incontro che ne svelasse appena il senso.

Mentre ci penso e ripenso, con la spazzola cerco di sciogliere i nodi dei miei capelli, che sembrano aver lottato con il cuscino!

Mi guardo allo specchio, vorrei tanto sapere da chi li ho presi, sono così biondi e lisci… per non parlare dei miei occhi!

Hanno un colore talmente chiaro che spesso incute paura alle persone. In effetti non ho molti amici, ma non ne faccio un affare di Stato. Ho un carattere troppo forte, anche se cerco di tratte-nermi, ho il dono innato dell'arroganza; amo dare ordini, sono ven-dicativa e dispettosa... lo so che non me ne dovrei vantare e vi giuro che non lo faccio!


Trama

Becca sta per compiere diciannove anni, ha degli occhi eccezionalmente chiari e un carattere eccezionalmente forte. Alla vigilia della sua festa, le viene svelato un segreto che nemmeno lei
sapeva di celare.Così inizia la sua nuova vita in un mondo che le è congeniale, perché la perfezione non è umana, ma divina. Oppure…“L’inferno è femmina” è un dark fantasy ironico, ambientato in un inferno colorato e barocco, estremo come la giovinezza.Tra demoni spietati e giocosi, angeli algidi e licantropi fedeli si dipana la vicenda di Becca, che di quel mondo è la quintessenza al femminile.


«Allora, cosa dovevate dirmi?» Sospirano.
«Inizialmente potrebbe sembrarti assurdo…» dice Ben.
«… però devi ascoltarci con serietà, okay?» Luke completa la sua frase.
«Ovviamente avrei la prova di ciò che sosteniamo» aggiunge Ben.
Inarco un sopracciglio:
«Va bene, va bene… ma ora parlate!» la chiudo io, tra il serio e il faceto. A quel punto i due si scambiano un’occhiata.
«Tu sei nostra sorella» esordisce Luke.
«Come, prego?» Forse ho capito male.
«Sei nostra sorella minore» precisa Ben.
«È uno scherzo? In caso, non è divertente».
Mi alzo in piedi, pronta a mandarli a quel paese.
«L’hai detto anche tu che abbiamo gli stessi occhi...»
«Che c’entra? Non siamo mica gli unici!» rispondo, secca.
«Su questo hai ragione, ma siamo in pochi, esattamente in quin-dici compresa te» aggiunge Ben, ma questa volta distoglie lo sguardo e fissa lo specchio d’acqua.
«Perché? Se è vero, perché dirmelo adesso? Stasera? Perché non prima?» Torno a sedermi sulla roccia e inizio a torturarmi le cioc-che dei capelli. Mi darete dell'idiota, ma io ci credo. Lo leggo nei loro occhi di ghiaccio: dicono la verità.
«È complicato… non potevamo venire prima da te».
Io sospiro e rilancio:
«Beh, la notte è lunga: spiegatemi. Voglio sapere perché non ho potuto crescere con la mia famiglia. Perché sono stata abbandonata e perché solo adesso mi siete venuti a cercare!» Incrocio le braccia e taccio: aspetto una risposta. La esigo.
La merito.
Ne ho bisogno.
Un dannato, disperato bisogno. Il loro sguardo si incupisce.
«D’accordo. La faremo breve…» dice Ben, dando una pacca a suo… a nostro fratello. È davvero strano pensare che quei due bel-lissimi ragazzi siano la mia vera famiglia. Luke prende fiato, come prima di un tuffo, e inizia a parlare.
«Non sei stata abbandonata, Becca. Nostra madre ti ha portato via quando avevi appena un anno. Non sappiamo il motivo. Ha preferito suicidarsi piuttosto che spiegare il suo gesto. Ti abbiamo ritrovata pochi giorni dopo, solo che lei aveva fatto… una cosa che ci impedì di riportati a casa. Ora finalmente sei libera e per questo noi siamo qui...»
Sembra tutto così strano, ma cosa mi dicono? Cos’è, un telefilm? Perché mia madre mi avrebbe rapita e poi si è suicidata?
«Cosa mi aveva fatto di così grave per impedire che mi ricongiun-gessi a voi?» chiedo, in preda a sentimenti contrastanti.
«Aveva apposto su di te un sigillo per renderti umana».
«Cosa?» Sgrano gli occhi.
«Hai capito».
Questa volta è Ben a parlare, la sua voce è ferma, ma compren-siva, accomodante.
«Un umano non può entrare nella nostra corte e lei ha fatto in modo che il tuo potere e il tuo vero essere si assopissero dentro un guscio da mortale, tramite quel sigillo, che oggi si è dissolto».
Sono pazzi. Non può essere.
«Potere? Guscio umano?» rido isterica.
«Becca, sei una demone! Sei la terza figlia di Belial, uno dei sera-fini che cadde con Lucifero».


Recensione

Oggi vi parlo del romanzo "L'inferno è femmina" di Arianna Petracin; ringrazio il blog lib(e)ramente per avermi coinvolta.
Aiutoo! Questo sì che si chiama FANTASY! "L'inferno è femmina", a quanto pare primo di una serie, ha tutte le carte in regola per una serie da paura; ma veniamo a noi.
"L'inferno è femmina" parla di Becca, una ragazza che al compimento del suo diciannovesimo compleanno, scopre una verità alquanto singolare: i nuovi arrivati, sono suoi fratelli e lei è la figlia femmina di Belial, demone dell'inferno; all'inizio Becca pensa che i due siano fuori di testa, ma quando i due la convincono a trasformarsi, la nuova vita di Becca ha finalmente inizio.
E noi lettori, da quel momento in poi, veniamo catapultati nel mondo infernale, dove Becca viene ammirata da tutti, anche dal principe Aiden, che cerca in tutti i modi di restarle indifferente, ma la cosa, come credo sia ovvio, sfuma nel nulla, perché resistere a Becca, soprattutto versione demone, è praticamente impossibile, per chiunque! Avremo a che fare con demoni, angeli, licantropi e streghe.
Questo romanzo rivela un sacco di sorprese, che non voglio rivelare; come detto è un fantasy con i fiocchi, ha parecchi colpi di scena e Becca è quella che ce ne riserva di più.
Fino al finale, inaspettato, che ovviamente fa intendere ci sia un seguito, perché di sicuro, la Petracin, non ha nessuna intenzione di lasciarci con il fiato sospeso! Spero che il prossimo libro esca il più presto possibile!


La mia valutazione
Alla prossima

Luce <3



Non riesco a toglierle gli occhi di dosso. È perfetta, bellissima. Quei grandi occhi di ghiaccio ci scrutano uno a uno senza nes-suna paura. Tiene il mento in alto, con portamento fiero. Le sue labbra rosse sono piene e sembrano così morbide! Ops, che mi prende adesso? Per tutti i diavoli, che corpo! Un bel seno sodo, probabilmente una quarta, trattenuto appena da un corpetto a cuore, la vita stretta e due gambe lunghe e lisce. Potrei passare la lingua su ogni centimetro... Basta, calmati! Distolgo lo sguardo da lei, noto i miei amici, figli dei consiglieri, imbambolati a fissarla, lo stesso fanno mio padre e il suo, insieme agli altri. Non vola una mosca mentre i tre avanzano fino a fermarsi davanti a noi. I fratelli si inchinano e lei li imita ma, al contrario di loro, fissa mio padre dritto negli occhi… vuole morire? Sono pronto a sentirlo urlare, invece scoppia a ridere. Dà una pacca sulla schiena a Belial: «Mi piace tua figlia! Ha fegato!» Come, scusa? Mi giro a guardarlo a bocca aperta, lo stesso fanno gli altri. A nessuno di noi è consentito tanto. Men che meno a me, che del re degli Inferi sono figlio ed erede! Lucifero si alza in piedi e si avvicina a lei. Le prende una mano e sorridendole gliene bacia il dorso. «Benvenuta nel mio regno, principessa». «È un onore essere qui» risponde lei, educata e padrona di sé come se fosse cresciuta all’Inferno. La sua voce è soave quanto tagliente. È fantastica. Si alza anche suo padre. Appena il mio torna a sedersi sul suo trono, Belial si piazza davanti a lei, si guardano per alcuni istanti dritto negli occhi, poi si abbracciano.

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