giovedì 21 marzo 2019

Recensione "Amico, nemico", Simone Censi

Autore: Simone Censi
Titolo: Amico, nemico
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Mia madre mi partorì tra infiniti dolori a Bray, una cittadina dal sorriso sdentato che si affaccia nella costa est dell’Irlanda, proprio di fronte ai nostri tanto odiati dirimpettai, a nord della contea di Wicklow, famosa per i Monti Wicklow, troppo bassi per essere definiti tali e conosciuta anche come “Giardino d’Irlanda” dato che tutti gli abitanti di Dublino, oltre chiaramente ai turisti, ci invadono nei fine settimana per fare delle grandi scampagnate per poi ritornare a casa loro una volta finita la festa.


Trama
Provenienti da storie familiari simili, due ragazzi si conoscono e stringono una solida amicizia all'interno di un istituto industriale irlandese, struttura d'ispirazione cattolica con lo scopo di accogliere ragazzi abbandonati o provenienti da famiglie disagiate. Amici, con caratteri diversi ma uniti dalle difficoltà, vivranno fra malnutrizione e soprusi, vittime delle particolari attenzioni di chi dovrebbe garantire la loro salute e formazione. Gli eventi scardineranno la loro amicizia fino a farli allontanare e perdere di vista. Si ritroveranno più avanti, in qualità di insegnanti, ognuno su barricate differenti, ma qualcosa di profondo e terribile li avrà cambiati per sempre.




Mio padre, Jill O’Brien, non era certo un uomo forte, soprattutto fisicamente. Era una
persona più che buona direi innocua, che lavorava come schiavo in una fabbrica americana che
aveva impiantato la sua produzione di medicinali dalle nostre parti, confidando nella manodopera
a basso costo. La chiamavano dislocazione.


Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di un racconto cortissimo (92 paginette); ho conosciuto quest'autore grazie a un altro suo romanzo, Il garzone del boia, di cui trovate QUI la recensione. Questa volta Simone Censi ci porta nella vita famigliare e scolastica, poi da docenti, una volta adulti, di due ragazzi con le stesse situazioni famigliari, che si conoscono in un istituto dove affrontano entrambi delle difficoltà.
Jonny è quello che si attacca di più a uno dei professori, tanto da arrivare a diventare come lui; il protagonista, che è anche colui che ci narra la storia in prima persona, all'inizio crede che l'amico sia il ragazzo morto trovato sotto la finestra del professro Murphy, lo stesso professore con cui Jon aveva legato di più, ma per fortuna si scopre che non è così; fortuna o sfortuna, in realtà, dipende dai punti di vista, soprattutto quando i due si ritrovano, ma con carriere totalmente differenti: Jon preside, il nostro protagonista professore. E durante la lettura si scoprono tante cose, per lo più negative, sul conto di Jon.
Questo è un romanzo di amicizia, destinata a cambiare, come cambiano i protagonisti, un racconto breve, se si vuole definire così, in grado di intrattenere il lettore fino all'ultima pagina, col fiato sospeso e con un finale che, nel bene o nel male, strappa comunque un sorriso a chi lo legge.




La mia valutazione
5


Alla prossima
Luce <3





Se qualcuno sta già pensando alla vecchia storia delle due metà che si ricongiungono o al

fatto che due persone tanto diverse possano tra di loro andare a compensarsi, può farsi gli affari
suoi. Scoprii solamente molto tempo dopo che lui l’aveva messa incinta in una sera di bagordi, di
mio fratello maggiore

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