sabato 28 settembre 2019

Recensione "The First Boy", Cristiano Pedrini


Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Narrativa
Formato cartaceo 13x20
Formato ebook: epub/mobi e pdf
Prezzo: cartaceo 20,00  e-book 2,99
Pagine 340
Pubblicato con Youcanprint


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Christopher si chinò sul trolley aprendolo. «Nel 1922 lo stato del Massachusetts apre le sue cariche pubbliche alle donne… a febbraio di quello stesso anno si concluse il summit che portò alla firma del trattato di Washington per fermare la corsa agli armamenti navali e, sebbene non sia un patito di nuoto, se non ricordo male Johnny Weissmuller nuota i 100 metri stile libero in 58.6 secondi, infrangendo il record mondiale e la "barriera del minuto”.»


Trama
Christopher Lowen è stato accettato per uno stage negli uffici della Casa Bianca. Mai avrebbe immaginato che, per un suo progetto, potesse ottenere il permesso di entrare nel famoso Studio Ovale. È talmente meravigliato ed euforico che neanche si rende conto della presenza del Presidente degli Stati Uniti d’America, Lawrence Layton.
Il Presidente è subito colpito dall'intelligenza e dalla spontaneità di Christopher, tanto da ascoltarne i consigli. Da quel momento il ragazzo inizia ad attirare sempre di più le attenzioni di Lawrence e allo stesso tempo il risentimento del suo staff. Come è riuscito infatti, da appena arrivato, a manipolare il Presidente tanto da renderlo giorno dopo giorno più debole agli occhi del popolo americano? Amareggiato e spaventato, Christopher vorrebbe andarsene. Ma riuscirà ad abbandonare Lawrence, proprio quando ha iniziato a capire di ricambiare i suoi sentimenti?
Christopher dovrà imparare ad affrontare le proprie paure, anche se questo dovesse significare di scontrarsi con il mondo intero. Ma se l’amore è in grado di piegare l’uomo più forte del mondo, ben presto Christopher e Lawrence comprenderanno come questa debolezza possa diventare l’arma più potente e miracolosa che possono mostrare al mondo.


L’uomo, che aveva l’abitudine di girare per gli uffici dell’ala ovest con le maniche sollevate anche in pieno inverno, si massaggiò la barba nera come il carbone alzando gli occhi al soffitto: «Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, con l’aiuto della loro arte e intelligenza trasformano una macchia gialla nel sole… ma che cazzo significa?» replicò senza mascherare il suo tipico accento newyorkese.



Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con il Review Party del nuovo libro "The First Boy" di Cristiano Pedrini; un nuovo M/M che vi farà versare tutte le lacrime possibili e immaginabili, sappiatelo!
The First Boy è la storia di Christopher Lowen un ragazzo che è stato  accettato a lavorare alla Casa Bianca, cosa che per suo padre è inaccettabile, visto che i due, riguardo l'ambito lavorativo, hanno idee totalmente differenti; ma è proprio alla Casa Bianca, che la vita di Christopher cambierà da un momento all'altro, per essere precisi, appena entra nello Studio Ovale, luogo del suo primo incontro con il Presidente. Christopher è un ragazzo senza peli sulla lingua, di quelli che ti dicono in faccia ciò che pensi, ed è proprio questo suo lato, oltre ad altri, che faranno breccia nel cuore di Lawrence, che dopo il suo primo amore, ha sempre avuto paura di innamorarsi di nuovo. Sia ben chiaro: ovviamente non mancano gli ostacoli, prima da dentro, poi da fuori; ne succedono di tutti i colori, fino al finale, che è decisamente STRAPPALACRIME! Cristiano Pedrini ha creato un'altra storia capace di arrivare dritta al lettore, per la sua semplicità, per la sua capacità di catturare il lettore e trattenerlo finché non si arriva in fondo, perché è così che vi ritroverete appena avrete per le mani questo libro: catturati dalla storia, tanto da non staccarvene neanche se vi passasse una bomba sotto al sedere! (o forse quella vi farà alzare il sederino, per avere salva la vita, che ne so io??); ripeto però che la storia è talmente intrigante, che non potrete farne a meno!


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3



Christopher aveva perso la cognizione del tempo. Poteva essere seduto su quella sedia da cinque minuti, oppure da cinquanta, ecco uno dei suoi peggiori difetti che si presentava ogni volta che si sentiva a disagio, la perdita della cognizione del tempo! Ed essere in attesa senza sapere il perché non era certo un buon inizio.


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