Titolo: Dimmi chi sei
Autore: Giacomo Assennato
Genere: Romance Contemporaneo M/M
Pagine: 203
Editore: Self Publishing
Prezzo: cartaceo 9,36 e-book 2,99
Link d'acquisto: QUI
Alla fine sono entrato. Dopo tante giravolte davanti ai vetri
della porta, ho trovato il coraggio di farlo. Ho bisogno di aiuto,
o anche solo di sentire uscire di bocca parole, tante parole, tutte
quelle che non uso più. E magari di essere ascoltato.
Antonio è anziano e ha bisogno di liberarsi dal grande problema che ha in casa e che gli rende deprimente la vita; per questo, con molte titubanze, decide di recarsi in un centro di ascolto e lì, dopo vari tentennamenti, inizia a raccontare la sua storia.Con le sue parole gli anni scorrono, seduta dopo seduta, a partire dal 1961 fino a raggiungere il presente. Il libro è articolato in piani temporali diversi; le vicende così fondamentali nella vita di Antonio non sono quindi raccontate, ma i vari momenti sono vissuti in diretta, in un altro "presente".Conosciamo quindi nuovamente Antonio, con il candore e l'innocenza dei suoi sedici anni, assistiamo al suo fondamentale incontro con Pietro, un diciottenne spavaldo e pronto alla vita, e alla nascita della sua bella amicizia con Filippo, un ragazzo di oggi che con la sua sincera vicinanza contribuirà a far conquistare equilibrio e una certa serenità ad Antonio.È il racconto di una vita vissuta tra momenti bui e tanta luce che si concluderà ai giorni nostri, con un evento atteso da sempre, qualcosa che è sempre sembrato irraggiungibile ma che alla fine si realizzerà e coronerà una storia d’amore unica.
Estratto
«Devo chiederti delle cose,» gli dico sottovoce, «però, per favore, sii serio.»
«Va bene, giuro. Dimmele.»
«Sì, ma non prendermi in giro se ti sembrano domande infantili.»
«Tu non sei infantile,» ribatte, senza distogliersi dal guardare il cielo, «sei proprio un bambino. È per questo che mi piaci.»
«Voglio parlare di quel giorno alla spiaggia, che poi, è anche strano, non te l'ho chiesto mai in tutto questo tempo...»
«Va bene, giuro. Dimmele.»
«Sì, ma non prendermi in giro se ti sembrano domande infantili.»
«Tu non sei infantile,» ribatte, senza distogliersi dal guardare il cielo, «sei proprio un bambino. È per questo che mi piaci.»
«Voglio parlare di quel giorno alla spiaggia, che poi, è anche strano, non te l'ho chiesto mai in tutto questo tempo...»
Si appoggia su un braccio e si gira dalla mia parte, semisdraiato; possiamo parlare con più discrezione.
«Spara. Sono tutto orecchi.»
«Punto primo: siamo stati tutto quel pomeriggio insieme; quand'è che ti è venuto in mente... insomma, quando ho cominciato a piacerti?»
«Appena sono sceso dal pullman ed eri lì.»
«Dai!»
«Giuro. T'ho guardato e ho pensato "uhm!".»
«Su, sforzati di essere serio.»
«No, no. L'ho pensato davvero. Magari era un discorso più lungo, però il significato era quello: "uhm, che bellino quello lì. Mi piacerebbe tanto averlo per me!»
«Subito così? Sono onorato.»
«Tu no?»
«Pietro, io mi sforzavo di non guardarti, però non ci riuscivo: eri un bagliore. Non pensavo neanche che fosse possibile dirtelo. Figurati il resto.»
«Onorato anch'io!» Mi prende in giro, lo so.
«Punto primo: siamo stati tutto quel pomeriggio insieme; quand'è che ti è venuto in mente... insomma, quando ho cominciato a piacerti?»
«Appena sono sceso dal pullman ed eri lì.»
«Dai!»
«Giuro. T'ho guardato e ho pensato "uhm!".»
«Su, sforzati di essere serio.»
«No, no. L'ho pensato davvero. Magari era un discorso più lungo, però il significato era quello: "uhm, che bellino quello lì. Mi piacerebbe tanto averlo per me!»
«Subito così? Sono onorato.»
«Tu no?»
«Pietro, io mi sforzavo di non guardarti, però non ci riuscivo: eri un bagliore. Non pensavo neanche che fosse possibile dirtelo. Figurati il resto.»
«Onorato anch'io!» Mi prende in giro, lo so.
«Che c'è?» mi fa.
«Niente. C'è che sto come se fossi veramente vivo solo da
quando ci sei tu; non dovremo avere mai nessun'altra cosa oltre
noi, né io né te... Giuralo, Pietro.»
«Hai detto una cosa bellissima.»
Recensione
Oh, c'è poco da fare, Giacomo è riuscito un'altra volta a farmi piangere... Perché?? Perché "Dimmi chi sei", non è un titolo a caso, è una frase FONDAMENTALE per il romanzo, e no, non vi dirò perché, lo dovrete scoprire voi leggendo il libro; "Dimmi chi sei", è la storia, narrata da Antonio, uno dei protagonisti, che alterna passato e presente, per far capire al lettore qual è, o dovrei dire: CHI E', il peso che Antonio ha in casa. Questa è una storia di periodi bui, a causa di ciò che i protagonisti erano, sono e resteranno, periodi bui a causa dei famigliari che non li capiscono e li abbandonano, facendoli sparire; ma anche periodi di spensieratezza, perché si sa: L'AMORE VINCE SU TUTTO E TUTTI, sia esso di una donna per un uomo, un uomo per una donna, una donna per una donna o un uomo per un uomo. Ho adorato le parti del passato di Antonio che ti fanno capire cosa ha dovuto sopportare, ma anche la sua gioia quando ha trovato Pietro; ho adorato il presente perché mi ha fatto capire che nonostante le difficoltà, Antonio era, è e rimarrà sempre al fianco di Pietro; l'ho adorato (sempre Antonio eh) anche quando a muso duro ha affrontato situazioni più grandi di lui, che lo riguardassero o meno.
Insomma: Dimmi chi sei è un romanzo che va letto assolutamente, perché esattamente come "Sapessi, Luca" ti entra dentro; il finale?? Strappalacrime esattamente come tutto il resto della storia e io ora mi fermo, perché non voglio dire altro, se non: LEGGETE STO LIBRO E LASCIATEVI TRASPORTARE DA ANTONIO E CHI GLI STA INTORNO!
La mia valutazione
5
Alla prossima
Luce <3
Luce <3
«Scusate, non sono abituato a parlare, e non so come si deve
fare...»
Ho trovato la voce e sono riuscito a cominciare; già questa
frase mi è costata. Potrei bloccarmi e smettere qui, però non
devo e allora riprendo:
«Cioè... si parte come si vede nei film, che uno dice Mi
chiamo così e sono 40 giorni che non tocco bottiglia?»
Sempre schietta e diretta nelle tue recensioni, che adoro proprio per questo! Grazie per la recensione e grazie anche per aver detto si anche a questo RP <3
RispondiEliminaGrazie per tutte le cose belle che dici, che mi fanno capire come tu abbia amato davvero i miei ragazzi. E grazie anche per il tono perentorio con cui INTIMI a tutti di leggere il libro!!! Tvb.
RispondiEliminaConcordo con te. Un libro che fa decisamente letto
RispondiEliminaUn libro ben scritto, pochi riescono a emozionare come la storia di Antonio e Pietro
RispondiEliminaE' una storia emozionante e commovente ed una storia che davvero vale la pena leggere
RispondiElimina"Dimmi chi sei" è unafrase fondmentale. Hai ragione, il titolo è azzeccatissimo e forse la frase più commovente
RispondiEliminaUn libro stupendo!
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