giovedì 27 febbraio 2020

[Review Party] Recensione "Fiori di loto", Manuela Chiarottino



Autrice: Manuela Chiarottino
Titolo: Fiori di loto
Prezzo: cartaceo 11.47  e-book 3,99

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L’asportazione della mammella incide non solo fisicamente, ma comporta
ripercussioni psicologiche importanti, proprio per il significato che una zona
anatomica così particolare ricopre: modificazioni al suo aspetto possono
alterare l’impressione che una donna ha di sé, della propria immagine, del
proprio valore, con inevitabili ricadute non solo emotive, ma addirittura sul
piano delle relazioni, oltre a quello più intimo della sessualità. Il seno
rappresenta una parte essenziale dell’essere donna e la mastectomia è
un’amputazione in grado di mettere in crisi persino la nostra identità,
penalizzante sulla percezione di femminilità che una donna ha di se stessa.


Trama
Perdere o vedere irrimediabilmente cambiata una parte di sé, a causa di un male crudele o di un destino scritto da qualcun altro, è un’esperienza traumatica che segna nell’intimo. Segni e cicatrici tatuano la pelle e non solo, scavano nell’animo e minacciano di chiudere il cuore, facendoci dubitare dell’immagine di chi eravamo, chi siamo e saremo. Da una ferita, però, può sbocciare una vita nuova, con radici ancora più profonde e variopinte, così forte da ergersi oltre il fango dei ricordi e le paure, schiudendo i petali su un mondo tutto da esplorare. Laura ha subito la mastectomia e sta reinventando una seconda esistenza circondata dai volumi della sua libreria, ma qualcosa le impedisce di aprirsi davvero alle possibilità che ha di fronte e forse all’amore. Ah-lai conserva sul viso le tracce di una storia lontana, e nei piedi le conseguenze della fasciatura; fluttua come un giunco nel vento, eppure il suo spirito non si è mai spezzato, nemmeno dopo aver provato la fugace gioia di un sentimento vero e travolgente. Un incontro nato quasi per caso, nutrito dalla condivisione, dai racconti e una nuova consapevolezza del proprio Io: un’amicizia delicata come il loto e altrettanto preziosa, tenace e indimenticabile.
Prefazione di Mariangela Camocardi. Commento di Arianna Garrone.
Patrocinio e postfazione della Fondazione Ricerca Molinette. Appendice a cura della Dott.ssa Etta Finocchiaro
Parte del ricavato delle vendite di questo libro sarà devoluta a sostegno del progetto “Donne per le Donne” per la prevenzione e la cura dei tumori al seno.




Era andata solo per un controllo, uno stupido, banale controllo.

Laura guardava il dottore e non sentiva cosa stesse dicendo, né si
accorgeva più del suo gesticolare nervoso con la penna, ma il brivido gelido
già le correva lungo la schiena.
Non poteva pronunciare quella parola a voce alta, non voleva neppure
immaginarla.
Familiarità? Sì, c’era, ma non si era mai soffermata a pensarci più di
tanto.
Sua madre? No, mia zia, sì, anche una lontana cugina, però…
Ma io sono molto più giovane, io sono…
A cosa servivano tutte quelle domande?
Se lo fece ripetere ancora e ancora. Non ci credeva davvero, non aveva
senso, non poteva averne.
Negare, voleva soltanto negare di essere lei quella a cui il dottore stava
parlando. Posare le mani sulle orecchie e non ascoltare ciò che non le
piaceva, come faceva da bambina.
Il cuore prese a battere più in fretta fino a scoppiarle. Si alzò di scatto e
fece per fuggire via, ma era sciocco, inutile. Perché non era un incubo e lo
sapeva.
Fu così che si aprì quella breccia nella sua vita e ci fu un prima e ci fu un
presente senza fine.
Lo sentì chiaro e nitido, quel momento, come lo stridio di un gesso sulla
lavagna che le riempiva le orecchie e il cervello, che le invadeva le vene,
l’anima. Un terremoto e allo stesso tempo la percezione che tutto andasse al
rallentatore.




Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con il review party di un racconto, più che un romanzo, sulle donne con tumore al seno e delle bambine a cui venivano accorciati i piedi fin da piccole; avete capito benissimo, quindi evitate di tapparvi le orecchie e chiudere gli occhi grazie!
Un libro talmente corto che lo leggerete in meno di due ore, ma che parla di due storie e due donne diverse, entrambe con dietro un dolore che le abbatte all'inizio, ma le rende molto più forti alla fine; due destini che apparentemente sono lontani l'uno dall'altro come il giorno e la notte, ma che alla fine, si incontrano sulla stessa strada. Da una parte c'è Laura, che deve fare i conti con il tumore al seno, la sua asportazione e il fatto che non potrà portare la protesi, dall'altra abbiamo Ah-lai, una donnina anziana, che ha subito la fasciatura ai piedi (leggete la storia e capirete cos'è e quanto atroce sia); Manuela Chiarottino con questo racconto fa capire il dolore, fisico e mentale che comporta avere il tumore e subire ciò che ha subito Ah-lai; vi assicuro che come minimo vi ritroverete con le stesse domande delle protagoniste: perché? Perché a me? Come può il destino essere così crudele? Probabilmente alcune di voi si ritroveranno in entrambe le protagoniste, altre forse no, ma questo racconto, per quanto breve, arriverà al cuore di tutte.



La mia valutazione
Alla prossima

Luce <3



«Lei ha subito l’asportazione in blocco dell’intera mammella, compresi i
due muscoli pettorali, e dell’intero pacchetto di linfonodi che vanno dalla
mammella al cavo ascellare.»
Laura deglutì a stento. Non avevano potuto iniziare la ricostruzione del
seno durante l’intervento, come capitava a molte, e voleva soltanto capire
quando sarebbe stato possibile.
Il senologo infilò le mani in tasca e la guardò con un’espressione paziente.
Anche la sua ginecologa, la dottoressa Piera Bennini, era lì con lei, quel
mattino. Era una donna di altissima professionalità, dopo un’esperienza
all’estero era tornata a lavorare all’ospedale Molinette, ma soprattutto
l’aveva seguita passo passo, come se la sua fosse davvero una missione. In
lei aveva trovato non solo competenza, ma quell’umanità che non aveva
avvertito nella prima visita.
C’era anche suo padre, ma aspettava nel corridoio. Vicinanza e
imbarazzo, una costante nel loro rapporto.



Qui sotto trovate i nomi degli altri blog che hanno aderito al Review Party:
«Sì, ho capito, ma la ricostruzione? Dovrò aspettare tanto?»
Vide i due medici scambiarsi uno sguardo.
«Nel suo caso non è stata e non è possibile una normale ricostruzione
mammaria con protesi. Ci sono altri modi, più complessi, ma ci sono.»
La dottoressa le posò una mano sulla spalla. «Ascolta tutto e poi rifletti
con calma, Laura. Sappi soltanto che non è una scelta obbligata. C’è anche
la possibilità di rimanere senza seno.»
«Senza…»




4 commenti:

  1. Storia interessante, la fasciatura dei piedi era un rito crudele e assurdo...

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  2. Un romanzo davvero emozionante!
    Ti lascio il link alla mia recensione se ti va di passare: https://unabuonalettura.blogspot.com/2020/02/review-party-fiori-di-loto-di-manuela.html

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