mercoledì 20 agosto 2025

WWW... Wednesday #283

Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading) nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


 1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?



Su audible sto continuando l'audiolettura di questa trilogia; sono al secondo, vi farò sapere appena finisco



Ieri ho iniziato questo, secondo volume di una tetralogia; vi farò sapere


A casa, per le vacanze estive, sto leggendo questo, dopo aver finito "Historia de Mix, de Max y de Mex" di Luis Sepulveda; vi farò sapere

 2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?



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3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


Su audible continuerò questa trilogia



Appena finisco il secondo volume di questa tetralogia (La sfida), andrò avanti con gli ultimi due (Il proibito, la scelta)


Questo lo leggerò appena finisco la tetralogia delle sorelle Spagnolo

Voi invece cosa state leggendo? Cos'avete finito? E soprattutto, cosa leggerete?


E questo era il www 283!


martedì 19 agosto 2025

UPA Next - serie tv- Mediaset Infinity (recensione)

Buongiorno, oggi vi parlo della serie UPA Next (seguito di Un Paso Adelante) che potete trovare su Mediaset Infinity



Titolo: UPA Next

Paese: Spagna
Anno: 2022

Formato: serie tv

Genere: drammatico, musicale

Stagioni: 1

Episodi: 8

Durata: 50 min (episodio)

Lingua originale: Spagnolo


Informazioni

UPA Next è una serie televisiva spagnola prodotta da Globomedia per Atresplayer Premium, distribuita dal 25 dicembre 2022 al 18 giugno 2023. È il sequel della serie Paso adelante (Un paso adelante) creata da Ernesto PozueloPilar NadalJesús del Cerro, Daniel Écija e Juan Carlos Cueto e trasmessa su Antena 3 dall'8 gennaio 2002 al 24 aprile 2005.

In Italia la serie è stata distribuita in esclusiva sul servizio di streaming Mediaset Infinity il 27 novembre e il 4 dicembre 2024.



Trama

A quindici anni dalla fine di Paso adelante (Un paso adelante), Rober torna dagli Stati Uniti con l'idea di mettere in scena un grande musical e collezionare i vecchi successi degli UPA insieme a quelli nuovi, per brillare come anni fa. Insieme a Silvia e Lola, lanceranno i test di ammissione alla scuola di arti dello spettacolo "Carmen Arranz", dove parteciperà un nuovo pool di studenti, ballerini, cantanti e compositori, che potranno partecipare al musical e portare nuovi ritmi al centro. Al team di insegnanti si uniranno Luiso e Sira, che affronteranno una nuova generazione di giovani, con i quali si scontreranno e approfondiranno le nuove culture e gli stili attuali.



Recensione

Sicuramente i fan della prima ora non potranno non essersi emozionati nel varcare nuovamente le porte della la Scuola di Arti Sceniche Carmen Arranz, la location principale di UPA Next la serie sequel ambientata 15 anni dopo quel successo incredibile spagnolo che è stato Paso Adelante. In Italia tenne incollati per sei stagioni molti ragazzi e ragazze di ritorno da scuola nei pomeriggi di Italia1. (ma io l'ho recuperato qualche anno fa su Netflix).

Ora si torna sui banchi di scuola, anzi sulla pista da ballo e negli studi di registrazione, per provare a scoprire una nuova generazione di artisti, senza mai dimenticare la vecchia che ne ha decretato il successo col marchio UPA.



Gli 8 episodi da 50 minuti della serie musical ci raccontano un mondo molto cambiato rispetto a quello di 15 anni fa. È questa la principale differenza della nuova serie rispetto all'originale Paso Adelante. Però è chiaramente il punto di vista dei vecchi protagonisti a farci rientrare in quelle atmosfere attraverso il personaggio di Rober (Miguel Ángel Muñoz), primo ad essere inquadrato mentre arriva all'aeroporto di Madrid da Miami con una proposta per Silvia (Monica Cruz). Quest'ultima nel frattempo è diventata direttrice dell'Accademia insieme a due soci, ma è sommersa dai debiti e non è sicura di riuscire a lanciare il nuovo anno scolastico.


Il loro passato sembra tutto tranne che morto e sepolto, così come quello con Lola (Beatriz Luengo), coreografa professionista che però non viene apprezzata dalle ballerine moderne a cui si trova ad insegnare. Si sente la mancanza degli altri membri del cast storico ma il pretesto ricorda quello di un altro spin-off a puntate, High School Musical solo che in questo caso viene coinvolta parte dei veterani, la cui partecipazione è obbligatoria altrimenti il progetto non andrà in porto e la scuola non verrà salvata. Un'operazione fatta ad uso e consumo per la gioia dei fan.

Parallelamente alle storie dei vecchi vengono presentate quelle delle new entry di Upa Next che purtroppo non hanno il pedigree e l'impatto della 'vecchia guardia'; possiedono comunque del fascino e del carisma, provando ad abbracciare le generazioni Zeta ed Alpha degli adolescenti e ventenni di oggi.

C'è il ragazzo povero che deve prendersi cura dei fratellini; la ragazza di buona famiglia la cui vita benestante va all'aria dopo l'arresto del padre per frode finanziaria; il suo migliore amico gay aspirante cantautore e spesso eccentrico; la ragazza timida dal talento canoro che si trova per caso alle audizioni. Provini organizzati da Rober e Silvia in persona che passano quindi dall'altra parte della barricata, trovando a confrontarsi con gli artisti di domani e provando a formarli, con l'inevitabile passaggio all'età adulta, anche se qualcuno di loro non sembra davvero cresciuto.


Lo scontro generazionale è il fulcro del racconto di questo revival. Diviene rappresentativo di un modo differente di fare musica e danza: esistono mille strumenti oggi per potersi mostrare al pubblico, attraverso i social rispetto a vent'anni fa. Tra TikTok, Instagram e Snapchat - anche se inspiegabilmente nel serial viene nominato solamente un tool "vecchio" come YouTube. Una generazione che brama di essere ascoltata e vuol provare ad esprimersi ma che è anche un po' arrogante. Lo sottolinea Silvia, che non può non rimanere allo stesso tempo colpita dalla preparazione e dal talento di alcuni di loro.

Ma si sa, non basta la bravura, per farcela in questo campo profondamente in crisi oggigiorno, servono anche costanza, pazienza e duro lavoro: concetti che non sempre le nuove generazioni riescono ad assimilare, facilmente distratti dopo pochi secondi di contenuto. Sarà proprio questo continuo scambio a tenere in piedi la narrazione e il ritmo, così come i drammi irrisolti tra i vecchi protagonisti, provando ad acchiappare vecchi e nuovi spettatori appassionati. Accompagnandoli ovviamente con una sana dose di coreografie e musiche originali.


Un Paso Adelante Next è una serie revival che rispetta tutti gli stilemi del genere e non fa totalmente breccia nel cuore del (vecchio) pubblico attraverso i nuovi protagonisti, ma potrebbe coltivare nuovi adepti. Del resto è a questo che serve il cast storico accanto a quello inedito, per parlare a pubblici diversi e complementari. UPA Next prova anche a farli parlare tra loro, riflettendo sulla situazione attuale dell’evoluzione del mondo dello spettacolo e dell’arte.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3




sabato 16 agosto 2025

Reseña "Historia de Mix, de Max y de Mex", Luis Sepúlveda

 


Titolo: Historia de Mix, de Max y de Mex

Autore: Luis Sepúlveda

Prezzo: 12,50  e-book 5,99

Link d'acquisto: QUI


Trama

La extraordinaria historia de amistad entre un gato, su dueño y un simpático ratón mexicano.

Mix es el gato de Max, un joven estudiante que lo siente como un verdadero amigo: los dos han vivido cientos de aventuras y han aprendido a la vez creciendo juntos. Pero cuando Max acaba sus estudios y empieza a trabajar, Mix pasa mucho rato solo. Además, con la edad, Mix se ha quedado ciego. Sin embargo, en el momento más inesperado aparece un nuevo amigo, un simpático ratón mexicano que nos hace ver la importancia de la amistad, y qué gratificante es cuando esta sucede entre diferentes. He aquí una espléndida lección sobre la hermandad entre especies y el respeto frente a la posesión. Como dice Sepúlveda: "Siempre me han gustado los gatos. En realidad, me gustan todos los animales, pero con los gatos tengo una relación especial. Hace muchos años conocí a un astrólogo chino que me dijo: "Alguna vez, en una vida pasada, fuiste un gato muy feliz, porque eras el gato favorito de un mandarín".




Trama (tradotta da me)

La straordinaria storia di amicizia tra un gatto, il suo padrone e un simpatico topo messicano.

Mix è il gatto di Max, un giovane studente che lo ritiene un vero amico: i due hanno vissuto cento avventure e hanno appreso alla volta crescendo insieme. Ma quando Max lascia gli studi e inzia a lavorare, Mix passa molto tempo da solo. In più, con l'età, Mix è diventato cieco. Senza dubbio, nel momento più inaspettato appare un nuovo amico, un simpatico topo messicano che ci fa capire l'importanza dell'amicizia, e che gratificante può essere quando succede tra esseri diversi. Ecco qui una splendida lezione sulla fratellanza tra le specie e il rispetto davanti al possesso. Come dice Sepúlveda: "Mi sono sempre piaciuti i gatti. In  realtà, mi piacciono tutti gli animali, ma con i gatti ho una relazione speciale. Da molti anni conosco un astrologo cinese che mi ha detto: "Qualche volta, in una vita precedente, sei stato un gatto molto felice, perché eri il gatto preferito di un mandarino".





Reseña

It:

Il primo incontro è tra Max, un bambino, e Mix, il suo gattino, che il papà – lo stesso Sepúlveda – è andato a prendere al gattile di Monaco di Baviera. I due sono inseparabili e vivono in uno stato di simbiosi che può crearsi soltanto tra un animale e un essere umano. Non parlano la stessa lingua e si esprimono solo con gesti e sentimenti.

La loro vita insieme inizia dentro una casa in una bella via alberata di Monaco di Baviera. “Max y Mix, o Mix y Max, vivían en una casa de Múnich, y la casa estaba en una calle flanqueada por altos castaños, hermosos árboles que daban buena sombra en el verano que siempre fueron la gran alegría de Mix y la gran preocupación de Max.”
(Traduzione: Max e Mix, o Mix e Max, vivevano in una casa di Monaco, e la casa si trovava in un viale affiancato da alti castagni, alberi meravigliosi que facevano ombra d’estate e che furono sempre la gioia di Mix e la preoccupazione di Max.)

Monaco di Baviera

Monaco di Baviera

La loro vita insieme continua in un’altra casa, dopo che Max, diventato grande, si trasferisce in un piccolo appartamento. Mix, che segue il ciclo della vita dei felini e non degli uomini, diventa vecchio. Non si arrampica più sui castagni ma sale volentieri sul tetto, grazie a una scala che il suo fedele amico ha costruito. “Los amigos comprenden las limitaciones del otro y lo ayudan.” (Traduzione: Gli amici capiscono i limiti dell’altro e lo aiutano)

Mix diventa cieco. La sua vita ormai si svolge al buio. L’ambiente dove può muoversi è ristretto tra le quattro mura di casa. Mix ha bisogno di un nuovo amico, più simile a lui. Non basta più esprimersi con gesti e sentimenti. Sepúlveda decide che tutti gli animali parlano la stessa lingua. Arriva un topolino senza nome, attirato dalla scatola di cereali di Max lasciata aperta sul tavolo. “Entonces el ratón describió a sí mismo, dijo que su piel era de un color marrón pálido, con una franja blanca que partía desde el cuello hasta sus posaderas, agregó que sus bigotes eran cortos, su rabo delgado y que su nariz tenía un tono rosa.”
(Traduzione: Allora il topo descrisse se stesso, disse che la sua pelle era di color marrone pallido, con una striscia bianca che partiva dal collo fino al fondoschiena, aggiunse che i suoi baffi erano corti, la sua coda sottile e che il suo naso era roseo.)

Illustrazione di Noemí Villamuza

Illustrazione di Noemí Villamuza

Dice a Mix che è triste e lui – con un istinto felino smussato dall’affetto per Max e con il cuore leggero che soltanto chi ha avuto una vita felice può sviluppare – gli propone di diventare amici. E gli dà un nome. “Como has dicho que eres un ratón mexicano, me gustaría llamarte Mex.” (Traduzione: Sicomme hai detto di essere un topo messicano, mi piacerebbe chiamarmi Mex.) Mex e Mix si aiutano a vicenda. Mex può mangiare i cereali della scatola lasciata aperta sul tavolo. Mix può vedere di nuovo.

Entonces, Mix le pidió que trepara al alféizar y le contara todo lo que veía al otro lado de la ventana. Mex obedeció, y empezó a describirle la calle blanca, pues durante la noche había nevado, contó los nidos de urracas de los árboles más cercanos, indicó que las ramas estaban sin hojas pero no trises porque el frío las había congelado y se veían como figuras de cristal. Indicó que un hombre caminaba dejando profundas huellas en la nieve, que una mujer tiraba del carrito de las compras con gran dificultad y que las bicicletas de los carteros descansaban como flacos animales amarillos frente a la oficina del correo.”

(Traduzione: Allora, Mix gli chiese di arrampicarsi sul davanzale e di raccontargli tutto quello che vedeva dall’altro lato della finestra. Mex obbedì, e inizio a descrivergli il viale bianco, poiché durante la notte aveva nevicato, raccontò dei nidi delle gazze più vicini, indicò che i rami erano senza foglie ma non tristi perché il freddo li aveva congelati e sembravano delle figure di cristallo. Indicò che un uomo camminava lasciando profonde orme nella neve, che una donna tirava il carrello della spesa con grande difficoltà e che le biciclette dei postini riposavano come magri animali gialli davanti all’ufficio postale.)

Mix, Mex e Max vivono insieme felici e contenti, in un piccolo appartamento in un bel viale alberato di Monaco di Baviera.

Es:

El primer encuentro es entre Max, un niño, y Mix, su gatito, a quien su padre —el propio Sepúlveda— recogió del criadero de Múnich. Ambos son inseparables y viven en una simbiosis que solo puede existir entre un animal y un humano. No hablan el mismo idioma y se expresan solo con gestos y sentimientos.

Su vida en común comienza en una casa en una hermosa calle arbolada de Múnich. «Max y Mix, o Mix y Max, vivían en una casa en Múnich, y la casa estaba en una calle bordeada de altos castaños, hermosos árboles que proyectaban una hermosa sombra en verano que siempre fue la gran alegría de Mix y la gran preocupación de Max». Max y Mix, o Mix y Max, vivían en una casa en Múnich, ubicada en una avenida bordeada de altos castaños, árboles maravillosos que daban sombra en verano y siempre eran una alegría para Mix y una preocupación para Max.

Su vida en común continúa en otra casa, después de que Max, ya adulto, se muda a un pequeño apartamento. Mix, que sigue el ciclo vital de los felinos, no de los humanos, envejece. Ya no trepa a los castaños, sino que sube voluntariamente al tejado gracias a una escalera que construyó su fiel amigo. «Los amigos comprenden las limitaciones de los demás y los ayudan».

Mix se está quedando ciego. Su vida ahora transcurre en la oscuridad. El espacio en el que puede moverse está restringido entre las cuatro paredes de la casa. Mix necesita un nuevo amigo, uno más parecido a él. Expresarse con gestos y sentimientos ya no es suficiente. Sepúlveda decide que todos los animales hablan el mismo idioma. Un ratón sin nombre llega, atraído por la caja de cereales de Max, abierta sobre la mesa. "Además de lo mucho que me describió el ratón, dije que su piel era de color marrón pálido, con una franja blanca que comenzaba desde abajo, tan larga como sus poseras. Coincidí en que sus bigotes eran cortos, su pelo corto y su nariz rosada".

Le dice a Mix que está triste, y Mix, con un instinto felino embotado por el cariño hacia Max y con la alegría que solo quienes han tenido una vida feliz pueden desarrollar, le propone hacerse amigos. Y le pone un nombre: "Come has dicho que eres un ratón mexicano, me gustaría llamarte Mex". (Traducción: Como dijiste que eras un ratón mexicano, me gustaría que me llamaran Mex.) Mex y Mix se ayudan mutuamente. Mex puede comer el cereal de la caja abierta sobre la mesa. Mix puede volver a ver.

"Así que le pedí que se preparara para el árbol y le conté todo lo que vio al otro lado del viento. La obedecí y comencé a describirle la calle blanca, que durante la noche estaba nevada. Conté los nidos de los árboles más codiciados y le indiqué que las ramas seguían vivas, pero no tres veces porque el hielo se había congelado y parecían figuras de cristal. Dije que un hombre caminaba profundamente en la nieve, que una mujer tiraba del carrito con gran dificultad y que faltaban las bicicletas en los carritos. Como animales amarillos y flacos frente a la oficina de correos."

Entonces, Mix le pidió que se subiera al alféizar y le contara todo lo que veía al otro lado. Mex obedeció y empezó a describir la avenida blanca, pues había nevado durante la noche. Le habló de los nidos de urracas cercanos y le señaló que las ramas estaban sin hojas, pero no tristes porque el frío las había congelado y parecían figuras de cristal. Señaló que un hombre caminaba dejando huellas profundas en la nieve, que una mujer tiraba de un carrito de la compra con gran dificultad y que las bicicletas de los carteros descansaban como animales amarillos y flacos frente a la oficina de correos.

Mix, Mex y Max viven felices en un pequeño apartamento en una hermosa avenida arbolada de Múnich.


La mia valutazione


Alla prossima
Luce <3

domenica 10 agosto 2025

La cupola di vetro - miniserie tv- Netflix (recensione)

Buongiorno, oggi vi parlo di una miniserie che trovate su Netflix tratta dal romanzo di Camilla Lackberg 



Titolo originale: Glaskupan

Titolo italiano: La cupola di vetro

Paese: Svezia

Anno: 2025

Formato: miniserie tv

Genere: drammatico, giallo, noir, thriller

Puntate: 6

Durata: 45 min (episodio)

Lingua originale: svedese, inglese


Informazioni

Glaskupan: La cupola di vetro è un noir scandinavo svedese del 2025, creato da Camilla Lackbergh e reso disponibile su Netflix dal 15 aprile 2025




Trama

La serie composta da sei episodi è ambientata a Granås, una piccola cittadina svedese di fantasia. Ha inizio con l'esperta comportamentalista e criminologa Lejla che fa ritorno dagli Stati Uniti, posto in cui vive e lavora, dopo che il suo padre adottivo, il capo della polizia in pensione Valter, telefona per comunicarle la morte improvvisa della moglie. Il posto dove è cresciuta evoca in lei sentimenti contrastanti, da bambina fu infatti rapita e trattenuta per mesi da uno sconosciuto.


Recensione

Glaskupan – La cupola di vetro, divisa in sei episodi e disponibile su Netflix a partire dal 15 aprile 2025, nasce dalla penna della scrittrice svedese Camilla Läckberg, il cui successo è arrivato anche in Italia. Liberamente ispirata ad alcuni eventi del romanzo La principessa di ghiaccio, Glaskupan – La cupola di vetro è un crime detection che vede la protagonista Lejla, rapita da bambina da un colpevole mai trovato, tornare in Svezia dopo anni, dove indaga su un altro rapimento, forse per mano della stessa persona che anni prima aveva preso lei. Lejla è infatti stata l’unica che è riuscita a fuggire, le altre bambine non sono invece mai state ritrovate. Nel cast dello show Netflix figurano Léonie Vincent e Johan Hedenberg.

Glaskupan - La cupola di vetro - cinematographe.it

Glaskupan – La cupola di vetro non ha niente che lo identifichi come un prodotto nordeuropeo, fattore che è spesso l’attrattiva principale delle serie tv del genere, in particolare se si tratta di Netflix. Il crime detection di stampo nordico ha una serie di elementi, principi e anche specificità riconoscibili che sarebbe anche giusto ritrovare, ma che in Glaskupan – La cupola di vetro si manifestano solo all’inizio, quando si presenta l’arena dove fitte foreste, distese di neve e case isolate saranno teatro di indagini che le cui fonti e motivazioni sono da ricercarsi nel passato. Quando anche la protagonista, Lejla è stata rapita e, appunto, rinchiusa in una cupola di vetro. Incubi continui, indagini che non portano a nulla, segreti confessati solo ed esclusivamente attraverso il dialogo e un incarico visivo che non aggiunge nulla. Un vero peccato considerando le basi, non all’avanguardia, ma comunque ingredienti creativi degni e idonei al mondo crime.


L’acclamata scrittrice Camilla Läckberg questa volta non lascia il segno. La serie tv sembra rifarsi a quello che il cinema e la televisione ha insegnato negli anni con il genere del crime drama, con un focus sulle tecniche di narrazione e scrittura statunitensi, ormai riscontrabili e considerati accettabili. E che rendono molti show simili tra loro, anche se spesso con quel particolare in più che non guasta. Ma anche in quel sapore americano che si potrebbe avvertire, Glaskupan – La cupola di vetro sembra essere una serie tv senza una reale identità. I personaggi, che hanno un propria psicologia, almeno per quanto riguarda le figure principali, non convincono fino in fondo. La drammaticità della vicenda è affidata solo a Lejla e al personaggio di Said, che oltre ad essere un padre alla ricerca della figlia scomparsa, è anche incarnazione dei due temi che Glaskupan – La cupola di vetro intende esplorare. E che risultano poi forse quelli meglio rappresentati e raccontati.

Glaskupan - La cupola di vetro

Le due tematiche che la serie tv affianca a quella dell’investigazione sono la delicata e controversa situazione dell’immigrazione in Svezia, e i giacimenti minerari, in particolare di ferro, dei quali è difficile usufruire, a causa della vegetazione subpolare, senza che questo porti a proteste, danni o necessità di abbandonare l’aerea interessata. I sottotesti di contorno, che sono inoltre propri del Paese dove lo show è ambientato, vengono descritti con attenzione, sintetizzati quanto basta e ben esplicati, con la volontà di mostrare un Nord Europa che è costantemente spaccato in due sulle questioni e con un’attinenza alla realtà che restituisce uniformità e anche una maggiore partecipazione del pubblico. Mentre la regia di Glaskupan – La cupola di vetro insiste su elementi naturali, su un paesaggio articolato: vasto, buio e sovrastato da foreste di conifere e betulle capaci di inghiottire, fagocitare e imprigionare chiunque. Foreste dove l’esatta direzione può salvare la vita, o dalle quali sarà impossibile uscire.

Glaskupan - La cupola di vetro

Nonostante il finale di Glaskupan – La cupola di vetro si dimostri inaspettato e tetro, oltre che unico dettaglio da nordico background cinematografico, anche lì non sono presenti né un’adeguata profondità né l’idea di esplicitare quale sia l’imperscrutabile mistero del passato che ha portato ad agire un assassino seriale a tutti gli effetti. Come la regia fa ampio uso di quelle che sono le peculiarità del paesaggio, del panorama e del territorio, anche la fotografia si concentra sui colori che sono propri di quella natura, una natura che si cerca di mantenere integra e che si fa di tutto perché venga trattata con rispetto. Un occhio di riguardo quindi a un bianco neve senza tempo, simbolo della purezza e dell’innocenza rubata a quelle bambine rapite e mai ritrovate. Insieme alla tonalità del verde bosco che, raffinata, scura e intensa è quel percorso buio che può divorare, ma anche rendere liberi. Dolente e amaro il messaggio finale, secondo punto di forza dello show, che rivela come mettere la parola fine all’esperienza di Lejla sia quasi impossibile e come la scoperta del villain non potesse avere conseguenze e consapevolezze più tragiche.



La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3