Autrice: Daniela Morelli
Titolo: Salis e l'equilibrio dei regni
Prezzo: 18,05
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"La catastrofe di anni prima ha devastato il pianeta. La terra è malata, molte specie animali si sono estinte, la gente muore o ammattisce dalla fame, bambini non ne nascono quasi più. Nelle città rudere, bande di guerrieri presidiano i centri commerciali di un tempo, disposti a farti fuori per una scatoletta di cibo scaduto chissà da quando. Qualcosa si è rotto nell’equilibrio dei Regni: Animale, Vegetale, Minerale, qualcosa di sconosciuto che spaventa gli uomini.
Si è parlato di cambiamento genetico, di salto tra le specie, di sconfinamento tra i Regni, sono state raccontate storie di forze invisibili e misteriose. Chi diceva alieni, chi diceva il clima, chi la guerra biologica, chi i virus intelligenti, chi la Terra arrabbiata.
Si avanzavano ipotesi. David, scienziato, geologo, veniva interpellato, ma non rispondeva. Ad Anahì diceva di sentirsi impotente: la scienza deve osservare per capire. Aveva bisogno di tempo per osservare, annotare e capire, ma tutto cambiava troppo in fretta. Poi la gente smise di chiedere e cominciò a rassegnarsi al processo inarrestabile in cui il Regno Animale sembrava avere la peggio e gli altri due parevano lottare per il predominio.
La chiamarono Metamorfosi e la sola parola fa ancora accapponare la pelle."
Trama
In un mondo devastato, Salis è schiava nelle saline dominate dal Regno Minerale e dai Cristalli di Sale. È un'adolescente speciale grazie all'alleluja dono della Luna, che le chiede di riportare l'Equilibrio nei Regni. Orfana di madre, Salis fugge alla ricerca del padre attraverso l'insidiosa Regione dell'Acqua Dolce, l'inizio di una straordinaria avventura. Riuscirà a scoprire cosa si nasconde nel Vulcano? L'aiuteranno altri ragazzi che, come lei, manifestano facoltà speciali? La sua ribellione sarà contagiosa? Potrà accendere la scintilla per ristabilire l'equilibrio nei regni? Età di lettura: da 12 anni.
"Eccola, imponente. Almeno dieci volte la sua altezza: la barriera di rovi ha il colore del ferro arrugginito e non pare avere fine, né a destra, né a sinistra. Ha una leggera curvatura, proprio come l’orizzonte… È spaventosa e insormontabile e corre a perdita d’occhio!
Non ha fine, non ha inizio. Come faccio a trovare il tunnel? Nord, sud?
L’alba è invasa da una luce grigia e piatta in cui spicca solo questa cosa gigantesca e aggrovigliata che si gonfia anche se non c’è vento. Come un fiato sordo e soffocato. Salis la osserva con il cuore in gola. È proprio così, la barriera è un mostro infinito che respira e tira fuori le spine contro chiunque si avvicini. Non osa toccarla. Dalla sua posizione non vede nemmeno più il Vulcano. Come fa a trovare la direzione giusta, se non vede la sua meta? "
Recensione
Ho iniziato l'audiolettura di questo libro il 26/08/22, se ci ho messo un po' è perché, nonostante i capitoli siano solo 10, ognuno è parecchio lungo, ecco perché l'ho concluso il 5/9 e la recensione ve la beccate adesso.
Si tratta di una raffinata e potente storia dedicata ai ragazzi e alle loro speranze, ma soprattutto alle loro capacità, diverse e importanti ma tutte da riscoprire grazie alla condivisione con gli altri. Un bellissimo messaggio per ritrovare un profondo equilibrio nel proprio percorso di crescita.
Da qui una straordinaria avventura la porterà a scoprire se stessa, le proprie potenzialità, quanto questo significhi sacrificio e impegno per portare a compimento le richieste della Luna. Riuscirà a scoprire cosa si nasconde all’interno del Vulcano? L’aiuteranno altri ragazzi che, come lei, manifestano facoltà speciali? La sua ribellione sarà contagiosa tra gli uomini incapaci di ascoltare la Natura? Potrà con le sue forze accendere la scintilla per ristabilire l’Equilibrio nei Regni?
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
"Non un alito di vento. Promontori brulli e rocciosi. Improvvisi avvallamenti. Non c’è traccia di vita. Il silenzio mette paura. Ancor più del silenzio mettono paura i rumori che lo rompono.
Una pietra cade dal fianco di una collina.
Qualcosa si muove.
È un uomo e sembra l’ultimo rimasto sulla terra.
Si arrampica con furia. La sacca a tracolla buttata dietro la schiena quando gli intralcia il passo. Gli occhi verdi si stringono a fessura contro la luce. Si asciuga il sudore con la manica scostando dalla fronte ciocche di capelli impolverati e forse, un tempo, biondi. Si volta. Da una roccia aguzza compare una donna, la pelle ambrata, la
massa di capelli neri tenuta a bada da un cencio. La veste lisa e stracciata. Si ferma a prendere fiato. La sua figura magrissima si deforma sul ventre che regge con le mani come il più prezioso dei fardelli.
– Ce la fai? – le chiede.
Sulla faccia ancora bella, nonostante gli occhi incavati, spunta un largo sorriso. – Mi ha appena dato un calcio.
– Vuol dire che è questo il posto giusto. Il posto dove vuole nascere!"
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