Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo;
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO
La cover in realtà è stata una sorpresa. L’editore ha
inoltrato a Pamela (Catnip Design) una scheda del
romanzo e le spiegato la trama, qualche frase, estratto.
L’unica richiesta vera se non sbaglio è stata
"dev’esserci tanto gelsomino e una di quelle ville che
si associano ai bellissimi entroterra del centro Italia".
E Pamela ci ha sorprese come fa sempre, realizzando una
cover che è elegante, raffinata e che rispecchia
il clima di "Villa Sole": senza tempo e un’Alena
pronta a entrare a casa. A tornare a casa.
Sulla sua pagina c’è anche una sorta di backstage di questo
progetto e da lì penso si possa osservare il
grande lavoro di ricerca e foto manipolazione che ha fatto
per rendere immagini diverse tra loro, il perfetto
connubio per il mio romanzo.
TRAMA: La famiglia è un dono prezioso, dal valore
inestimabile. Ed è proprio in una famiglia protettiva
e amorevole che crescono Alena Demeo ed Ethan Loi, in una
tenuta tra le campagne Picene dove
imparano già da piccoli ad amare la terra, il vigneto,
l’orto dei nonni e i mercati biologici della domenica.
Alena ed Ethan non sono fratelli ma la sorte li ha uniti sin
dalla nascita, promettendo loro di tenerli
insieme per sempre. Il destino, però, a volte è beffardo,
soprattutto quando sono i pregiudizi a mettersi
in mezzo tra il fato e il libero arbitrio. Eppure, sebbene
molti le chiamino streghe, le donne Demeo
superano ogni pregiudizio entrando nel cuore di chiunque
varchi la soglia di “Villa Sole”. Ma quando
tutto sembra scritto, prevedibile e predeterminato, un paio
di occhi color cioccolato, quelli di Cristian,
mettono in dubbio ogni certezza acquisita. Il destino è
forse pronto a rimescolare le sue carte? Tra segreti
e verità taciute, tra antiche spezie e qualche ingrediente
magico, osteggiata dai rimorsi del passato e con
mille aspettative per il futuro, Alena è pronta a far
rinascere l’azienda di famiglia e la vecchia tisaneria delle
zie. Ma sarà capace di fidarsi ancora del destino?
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Cartaceo: appena lo abbiamo lo alleghiamo
ESTRATTI:
1) Tutti prima o poi torniamo. Torniamo da chi abbiamo
salutato in lacrime, torniamo da qualcuno
che pensavamo non avremmo più rivisto, torniamo da chi ci fa
stare bene e a volte anche da chi
ci ha fatto male. Torniamo perché sentiamo il bisogno di
ricongiungerci a qualcuno, a un posto
lontano, a un ricordo che ci appartiene più di un presente
estraneo. Così tornai anchʼ io.
2) «“Stella, stella del primo amore…”» Bea prese a recitare
e io le feci subito eco. «“Dimmi se lui è
il vero amore. Dimmelo con tre cose: sentirò una porta
sbattere, un cane abbaiare e un uomo
fischiare.”» E a quel punto il fischio di Ethan ci colse di
sorpresa, lo stesso fischio prolungato che
lui, anni addietro, di nascosto faceva giungere alle nostre
orecchie ogni notte, dopo ore trascorse
a fissare sempre la stessa stella, senza mai perderla di
vista, in attesa dell’ultimo segno, il più
difficile, quello più restio ad arrivare.
3) «Hai i baffi di latte, ragazzina sciocca», le dissi
fissandole le labbra piene e rosse. Vi passò sopra
la lingua ripulendo ogni invisibile traccia bianca che inventai
solo per avere una scusa per guardarle
la bocca e desiderarla in santa pace.
«Ancora?» domandò.
“Sì, ancora”, avrei voluto dirle, ma distolsi lo sguardo e
cominciai a mischiare le carte.
«Pronta a perdere nuovamente?» domandai con un mezzo ghigno.
«Certo. Non mi va di ostentare la mia intelligenza e la mia
furbizia proprio con te che sei così
poco dotato di materia grigia. La sconfitta è il mio modo di
volerti bene, Loi.»
E di qualunque sconfitta stesse parlando, io non sarei mai
stato davvero pronto a perdere. Non
sarei mai stato davvero pronto a perdere lei.
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