lunedì 29 giugno 2020

7 blog per 1 autore: Danilo Scastiglia

Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo
ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - VENTO DI LIBRI
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO



Tutto sul romanzo

COVER + TRAMA + ESTRATTI

Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta

R. Per quanto riguarda la cover è stata realizzata da me. Infatti negli ultimi miei lavori mi sono dilettato nel crearle. In Why me? Why not! La copertina è una foto che ho scattato all’Abbazia di Mont Saint Michel in Francia. E’ un luogo che bisogna visitare almeno una volta nella propria vita, suggestive sono le maree che circondano poi tutta Mont Saint Michel in diverse ore della giornata, rendendo il panorama ancora più incantevole. Quale scelta migliore per parlare di Marta, una donna genuina, dolce e amorevole. Delusa dalla vita, cerca una rivincita su tutto ciò che non è stata ma che avrebbe voluto essere, sicuramente ci saranno diverse situazioni nuove che dovrà affrontare. Ne vedrete delle belle… Marta assieme ai suoi quattro figli sono il fulcro di questo romanzo, ma state certi che arriveranno anche altri interessanti personaggi!

 

1° Estratto.

 

 Era molto buio visto l’orario. Marta era tornata a tarda notte, con le sue enormi buste dopo aver fatto un  terapeutico shopping pomeridiano. Chiuse la porta alle sue spalle con un colpo di tacco ben assestato e con il gomito accese la luce del salotto, per poi lanciare le buste sul lungo divano. Si ricordò del trolley, lo aveva lasciato fuori casa. Le era servito per la sfilata di quel sabato sera.

Di tanto in tanto le piaceva divertirsi con le amiche sfilando assieme a loro in alcuni eventi che venivano organizzati. Lei, rossa dai capelli corti, dall’alto del suo 1,71 di altezza, calzava con raffinata grazia il suo tacco dodici. “Chi guarda dall’alto è sempre una donna che sa il fatto suo…” adorava ripetere fino allo sfinimento.

Tornò sui suoi passi e recuperò il trolley, lo portò in camera da letto e lo aprì. C’erano gli abiti e tutto il resto che aveva indossato. Il costume, un due pezzi che valorizzava curve e gambe, ma soprattutto c’era il suo cavallo di battaglia, l’abito rosso. Quel vestito le stava d’incanto, lungo fino ai piedi, esaltava il suo buon gusto e la sua avvenenza. Particolare da non trascurare era la totale assenza di spacchi che mostrassero le sue gambe. Proprio questo, rispetto ad altre concorrenti aveva fatto la differenza la sera precedente. In questo mondo dove tutto si deve esibire, mostrare come un trofeo, Marta, fedele al suo deciso carattere, aveva optato per essere semplicemente se stessa fino in fondo. Non voleva regalare a schiere di uomini “allupati” le sue bellezze in maniera del tutto gratuita.

I giudizi avevano premiato il suo stile ed i suoi valori con la fascia di Miss Glamour, del tutto meritata ascoltando gli applausi del folto pubblico. Prese con cura l’abito e lo lasciò appeso, bello in mostra per i suoi occhi, per ricordarle la stupenda soddisfazione di quel concorso, cui aveva partecipato per caso e per gioco. Non poteva fare a meno di sorridere, con quel sorriso che da sempre mostrava gioia di vita.

Voleva rilassarsi un po’. Decise di farsi una doccia bella calda. Fu benefica per Marta. Uscì estasiata come una dea. Si avvolse in un caldo accappatoio per poi allungarsi beatamente sul letto. Rimase così per un po’, poi si asciugò tutta e prese dal cassetto la sua crema preferita, quella al profumo di vaniglia che tanto le piaceva. Quella crema le procurava sempre dolci sensazioni. La faceva stare bene, la rendeva vogliosa di guardarsi allo specchio ed al tempo stesso di ammirarsi per poi ridere di gusto a voce alta. Si sentiva bene, si sentiva viva, si sentiva Marta e tutto quello che era.

Con fare molto ammiccante indossò il suo intimo. Lo fece lentamente, per potersi guardare meglio e sentire la stoffa accarezzarle con dolcezza la pelle. Provava sempre piacere a scegliere con cura il suo completo intimo per dormire. Quella sera aveva preso dal cassetto reggiseno e perizoma dal colore blu elettrico, proprio perché si sentiva elettrizzata dopo quella serata. Il perizoma le risultava più comodo da indossare, anche se spesso, in determinati abbigliamenti prediligeva la brasiliana, un mix tra il minimal perizoma ed uno slip molto sgambato. Indossato l’intimo si infilò nel letto per recuperare le forze della giornata appena trascorsa.

Al suo risveglio Marta era su di giri. La bella dormita le aveva giovato al corpo ma anche all’anima. Fu una mattinata molto soft ed introspettiva. Voleva coccolarsi un po’ come non faceva da tempo. Si fece il colore ai capelli. Rossa naturale lo era, ma sentiva il bisogno di diventare più eccentrica, viva. Voleva dare sfogo alle sue matte passioni, senza dover dare conto a nessuno, senza doversi giustificare. Tante volte era stata sul punto di mettere in pratica alcune decisioni desiderate, ma nel momento di compierle, qualche giudizio o commento di troppo di amiche o parenti avevano vanificato tutto, facendola desistere.

Ma quella domenica mattina, guardandosi negli occhi allo specchio, disse con grande convinzione “Al diavolo tutti, sono quello che voglio essere, non quello che gli altri vogliono che io sia. Voglio sorridere alla vita ma non grazie alle decisioni degli altri, ma grazie alla mia vitalità ed alla mia voglia di vivere a 360°. Voglio iniziare a vedere il mondo da una nuova e più redditizia prospettiva!”

Marta voleva quindi stare a contatto il più possibile con la sua nuova voglia di felicità. La vita le aveva donato quattro fantastici figli. Lei riusciva a gestirli benissimo nonostante la separazione. Eh già, proprio così. In quell’istante, però, la nostalgia di quell’amore grazie al quale era diventata adulta e poi donna era tornato a farle visita e ad impadronirsi della sua mente, dei suoi pensieri ed anche dei suoi tanti ricordi… Alle volte non riusciva ancora a capacitarsi del perché Ambrogio, il suo ex marito, non fosse riuscito, nonostante ventitrè anni di matrimonio e cinque di fidanzamento e di convivenza comune, a vedere quanto di bello e positivo tanti uomini le dicevano di vedere ora. Quello che gli uomini esaltavano di lei erano le caratteristiche che aveva sempre avuto e che l’avevano sempre contraddistinta, anche nel momento dell’innamoramento di Ambrogio. Ultimamente le accadeva di essere corteggiata sempre più frequentemente.

 

2° Estratto

 

Lasciandolo alle spalle, Marta sentì gli occhi di Gonzaga addosso, in maniera molto audace e sfacciata. Camminando sulle sue nuove scarpe sentì un brivido percorrerle su per le gambe, la cosa non le stava dispiacendo. Lungo il tragitto che la riportava a casa si rese conto di una cosa. Le era sfuggito un particolare, che gli ultimi eventi, tutti chiaramente migliorativi nella sua vita, avevano allentato il desiderio di conoscere un uomo, solo per il gusto di essere corteggiata e poi magari chissà…

Del resto Massimo Gonzaga non le era indifferente, anche se durante il set si era dimostrato super professionale, mai al di sopra delle righe e nessun comportamento che facesse prevedere un ammiccamento inopportuno. Un uomo così fascinoso non l’aveva mai incontrato, ma pensare a queste cose la faceva sentire bene e viva come donna, piacente ed ancora seducente per qualcuno.

Appena rientrata a casa, chiamò subito Anastasia. Le raccontò della nuova opportunità di lavoro, questa volta a tempo pieno, ma anche e soprattutto si soffermò su Massimo Gonzaga. L’amica, cercando di buttare acqua sul fuoco sentenziò:

«Tesoro mio, dire che è uno degli uomini più ambiti delle nostre parti è dire poco. Onestamente non so che tipo sia, certo è che dipende da cosa cerchi e da quello che vuoi prenderti.»

«Cioè?»

«Se cerchi un nuovo compagno lascia stare. Se cerchi un diversivo per riempire il tempo che ti rimane, buttati a capofitto nel corteggiamento. Però non farti trattare da sfigata in cerca di…»

«Mi conosci come sono con gli uomini Anastasia. Vedremo cosa accadrà, non voglio forzare nulla. Forse ho frainteso tutto stamattina.»

«Che ti conosco non significa nulla. Potresti lasciarti andare con chiunque nel tuo stato!»

Marta sentì trasalire l’ira nella sua voce, le vene pompavano il sangue in maniera più accellerata, prese fiato e rispose:

«In che stato sarei?»

Anastasia ci andò pesante dicendo:

«Che stai cercando un uomo per spassartela. Non lo guarderesti nemmeno in faccia, gli salteresti addosso in men che non si dica…»

«Non mi sembra proprio. Poi da che pulpito arriva la predica.»

«Cosa vuoi dirmi Marta?»

«Che tu mi stai giudicando, dandomi consigli, basati sul tuo pregiudizio. Ma che cazzo stai sentenziando come una maestrina!»

«Io non ho pregiudizi!»

«Certo che ne hai. Ma poi, scusa, ma tu sei proprio l’ultima che può giudicarmi…»

«Continua.»

«Dico che mi accusi di essere una donna che cerca un uomo qualsiasi per placare i propri istinti. Ma di te io cosa dovrei dire allora? Adori saltare da un letto all’altro, barattando il tuo corpo, per una cena o un ingresso vip in qualche locale. Il giorno dopo, quando ti viene a svegliare tua figlia chiedendoti chi è il tipo nel tuo letto, cosa le rispondi? Sai che ti dico? Tu sei fatta in questo modo, io no! Ma se anche volessi un uomo per divertirmi in una notte di follia, sono in grado di scegliermelo da sola, senza consigli finti ed ipocriti come il tuo. Ora metto giù, ci aggiorniamo.»

Marta, chiudendo la conversazione si sentì sollevata. Questo era un sassolino che da troppo tempo voleva togliersi dalla scarpa. Del resto Anastasia, si vantava sempre delle sue serate, delle sontuose cene e del solito e triste dazio che corrispondeva al ricco di turno. Sembrava che ci provasse gusto a sbeffeggiarla per la sua vita da mamma prima e da separata poi. Ed ora che finalmente la ruota le era girata, si ostinava a dirle di lasciar perdere, che non era quello il suo mondo. Ma per sua sfortuna Anastasia non si era sentita addosso quegli occhi così famelici e lussuriosi. Occhi pieni di desiderio e voluttà. Se Massimo, nelle successive frequentazioni, avesse mostrato ancora quel caldo interesse, tutto sarebbe potuto accadere. Se ad Anastasia non fosse andata giù e “Sti cazzi!”

Il suo nuovo lavoro, iniziò subito a dare buoni frutti. Vide una sfilata di moda, dove un paio di ragazze seppur non brillassero in spigliatezza, potevano diventare delle brave modelle. Alla Dream Model Academy, la notizia venne accolta con grande entusiasmo, visto il periodo nero nella ricerca di nuovi talenti. Il provino andò benissimo e le due ragazze iniziarono subito a posare per loro.

Intanto gli ammiratori di Marta iniziarono a farsi avanti. Trovava messaggi d’amore nella buca delle lettere o una rosa rossa ogni mattina sotto il tergicristallo della macchina. Queste attenzioni, a cui non era abituata, le regalavano sorrisi e dolci pensieri. Ogni volta che incrociava gli sguardi delle persone cercava di immaginare chi potesse essere. Chissà se in uno di quegli occhi si celava qualche persona deliziosa che le potesse far battere il cuore di nuovo, nonostante il suo anonimato quotidiano. Dopo un buon inizio purtroppo durato troppo poco, doveva ricordare al suo ex marito ancora una volta quali fossero i suoi doveri di padre. Il risvolto della medaglia invece era che dopo tanto, si sentiva bene ed appagata. L’ultimo tassello da inserire in quella felicità era l’amore sincero di un uomo, ma sapeva bene, che alla sua età anche qualche avventura sarebbe stata gradita per tornare in pista.

 

3° Estratto

 

Il tempo di un paio di selfie abbracciati e si diressero verso il vicino albergo dove alloggiava Marta.

Su per le scale i baci di Quique si fecero più intensi ed audaci. Marta però, questa volta, non voleva perdere l’ennesima occasione… Mentre apriva la porta, Quique da dietro le toccava il fondoschiena ed i capezzoli duri. Sentì appieno tutto il suo trasporto, questa volta il suo calore ed il suo sesso non erano uno scherzo sopra di un bigliettino, ma tutto voluttuosamente reale…Le sue labbra carnose erano vere, la sua lingua che frugava salata, il suo fiato profumato e caldo sui suoi seni irti e vogliosi. Il tempo di chiudere la porta con una gamba, e Quique già la stava spogliando. Le lasciò addosso solo il reggiseno e le autoreggenti. Allargandole le gambe, iniziò ad assaporarla con la sua sapiente ed eccitante lingua. A Marta questa sua caratteristica non le dispiaceva affatto, anzi per aiutarlo ancora di più, gli spingeva la testa contro la sua intimità, calda, umida e vogliosissima…

Quique era super, la stava sbranando sotto tutti i punti di vista e Marta desiderava solo impazzire di piacere sotto di lui! Sembrava volesse recuperare tutto quel tempo perduto vanamente. Lei voleva prendersi tutto ciò che le passava nella mente ed in quel letto. Voleva impossessarsi di Quique.

 

 


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