Titolo: Vita di paese
Prezzo: 8,50
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“Non avevo coscienza dell’aver varcato una soglia pericolosa, la soglia dell’eccedenza dell’io. E di questo smanioso concentrarmi su me stesso, nell’illusione di sollevarmi sull’universo ebbro di una bellezza e di un’armonia senza pari, avrei pagato un prezzo molto alto. Avrei vissuto sì, al margine della volgarità, della cupidigia, del consumismo, del capitalismo soffocante, del perbenismo, della scuola, del sistema, della noia, ma sarei finito pure al margine di me stesso.”
Trama
È possibile fare ritorno in una terra-miraggio, rimasta nell'attesa di un futuro che pare non compiersi mai e trovare finalmente se stessi? Damiano Pellegrino, trentacinquenne simbolo di una generazione in viaggio, ci prova, affrontando e vincendo una difficile sfida.
…essendo arrabbiato con me stesso, mi ero convinto che gli altri vedessero in me il mostro che sentivo di essere. Dunque mi nascondevo da tutti e,comportandomi a quel modo, assecondavo le mie manie di persecuzione invece di combatterle.
Recensione
Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di un romanzo di formazione, che si legge senza problemi; perché questo è Vita di paese: la storia di Damiano Pellegrino, partito ragazzo, per tornare guerriero, in una casa dove forse, non lo capiranno; ma così non è, perché Damiano viene accolto come il figliol prodigo della parabola e lui non è sicuro di meritarsi tutto questo. Noi lettori veniamo a conoscenza dei pensieri più intimi del protagonista, accompagnati dal rimpianto di aver lasciato la terra natia per un paese straniero; lo vediamo tornare a casa, con la speranza di trovare qualcosa cambiato, ma esattamente cosa spera di trovare cambiato Damiano?
Sullo sfondo, la terra madre, il Salento, che lo riaccoglie come se non fosse successo niente, come se Damiano non si fosse mai allontanato da lì; d'altro lato, il ricordo piacevole del padre, un ricordo che, sicuramente a differenza dei primi tempi, non fa più male, né a Damiano né al resto della sua famiglia.
E' sì, un romanzo di formazione, ma con dietro un sacco di dolori e rimpianti; sicuramente non lo consiglio a figli piccoli, ma solo agli adulti e al massimo agli adolescenti dai 15 anni in su; perché non è detto che tutti riescano a capire cosa si cela dietro questa storia; ho amato il legame tra il protagonista e la sua terra, perché si capisce benissimo quanto la rimpianga negli anni in cui è letteralmente sparito. L'unico difetto, se così si può definire, di questo romanzo, è la struttura quando lo si legge, mi spiego meglio: sembra scritto in versi e questo non è un problema, però ci sono alcune parole che vengono dimezzate e intervallate dalle note, così secondo me, c'è il rischio di confondere il lettore, che si ritrova a tornare indietro molte volte per capire cosa succede; non mi è mai capitato, ma immagino ci sia sempre una prima volta per tutto.
Per il resto, ripeto: consiglio la lettura agli adulti ma NON a bambini e adolescenti.
Alla prossima
Luce <3
Sullo sfondo, la terra madre, il Salento, che lo riaccoglie come se non fosse successo niente, come se Damiano non si fosse mai allontanato da lì; d'altro lato, il ricordo piacevole del padre, un ricordo che, sicuramente a differenza dei primi tempi, non fa più male, né a Damiano né al resto della sua famiglia.
E' sì, un romanzo di formazione, ma con dietro un sacco di dolori e rimpianti; sicuramente non lo consiglio a figli piccoli, ma solo agli adulti e al massimo agli adolescenti dai 15 anni in su; perché non è detto che tutti riescano a capire cosa si cela dietro questa storia; ho amato il legame tra il protagonista e la sua terra, perché si capisce benissimo quanto la rimpianga negli anni in cui è letteralmente sparito. L'unico difetto, se così si può definire, di questo romanzo, è la struttura quando lo si legge, mi spiego meglio: sembra scritto in versi e questo non è un problema, però ci sono alcune parole che vengono dimezzate e intervallate dalle note, così secondo me, c'è il rischio di confondere il lettore, che si ritrova a tornare indietro molte volte per capire cosa succede; non mi è mai capitato, ma immagino ci sia sempre una prima volta per tutto.
Per il resto, ripeto: consiglio la lettura agli adulti ma NON a bambini e adolescenti.
La mia valutazione
4/5
che è dovuta alla questione delle note e le parole sparpagliate, cosa che secondo me, genera confusione, per il resto storia bellissima Alla prossima
Luce <3
Il mare mi ha guarito: bruciando i miei occhi pieni d’astio, mi ha donato uno sguardo benevolo I miei sensi di colpa come granelli di sabbia: infiniti. Ne ho dovute percorrere, di strade, prima di arrivare al mare! Terreni rocciosi, cespugli minacciosi, vipere, spine...
Ciao Benedetta!
RispondiEliminaMi sembra interessante mà mi è colpito che solo lo consegli agli adulti. Per quello che dici, penso che sia importante che per i giovanni, anche se loro non lo capiscano benissimo.
Ci leggiamo
Sandra
Ciao!
RispondiEliminaMmh... io posso leggerlo, vero? XD
Perché l'autrice me l'ha inviato e io l'ho inserito in lista...
Mi potresti spiegare meglio perché non è consigliato agli adolescenti? :)
Ciao, uh, mi sono spiegata male e nel post ho sistemato: leggilo! Intendevo dire che sarebbe meglio leggerlo da 15 anni in su... sotto no
EliminaCiao Benedetta,
RispondiEliminati ringrazio di cuore della tua bella recensione!
In realtà, nel testo non ci sono parole dimezzate: il problema sta nel formato epub non convertito correttamente … mi scuso e provvedo a fornirti il pdf!
Un caro saluto,
M. Caterina
Prego! Grazie a te per avermi permesso di leggere il libro
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