domenica 21 gennaio 2024

Il giro del mondo in 80 giorni - serie tv (recensione)

 


Titolo originale: Around the World in 80 Days

Paese: Italia, Francia, Germania

Anno: 2021

Lingua: francese

Stagioni: 1

Episodi: 8

Durata: 50 minuti




Informazioni

La serie, una coproduzione italiana, francese e tedesca, esordisce su BBC One nel dicembre 2021. Dopo alcuni rinvii, sarà finalmente disponibile su Rai 2 a partire da stasera, 27 dicembre 2023, e successivamente sulla piattaforma RaiPlay.

La serie con David Tennant è il più recente adattamento del romanzo di avventura di Verne. Girata in pieno Covid (ragion per cui le riprese sono state temporaneamente interrotte nel 2020), dimostra che la storia di Fogg non smette di esercitare il suo fascino su lettori e spettatori, anche nell’era dei treni ad alta velocità, degli aerei, delle connessioni rapide e dei social media. Ancor prima dell’uscita del primo episodio, nel 2021 è stata annunciata una seconda stagione, che seguirà nuove avventure del trio di protagonisti.

Il giro del mondo in 80 giorni vede David Tennant (Doctor WhoGood Omens) nelle vesti dell’abitudinario e benestante Phileas Fogg, che per una scommessa del valore di ventimila sterline si ritrova a fare il giro del globo in meno di tre mesi, partendo da Londra. Ad accompagnarlo – e assisterlo - nella sua corsa contro il tempo il leale domestico Jean Passepartout, interpretato dall’attore Ibrahim Koma.

Tra i protagonisti dell’adattamento televisivo c’è anche Leonie Benesch, nel ruolo di Abigail Fix Fortescue – personaggio che non è presente nel libro -, una giornalista incaricata di seguire Fogg per documentare il suo frenetico e folle viaggio.




Recensione

La serie è ambientata nel 1872 a Londra. Il facoltoso Phileas Fogg (David Tennant) trascorre il tempo libero al Reform Club. Un giorno la sua attenzione viene catturata da un articolo sul progresso tecnologico. Su come abbia influito irrimediabilmente sul modo di viaggiare.

È poi una giornata particolare, perché il passato torna a bussare. Riceve, infatti, la cartolina di una donna che ha amato e perduto e che gli dà del codardo.

Scombussolato, esorcizza l’amarezza con una scommessa siglata con un altro socio del circolo, Nyle Bellamy (Peter Sullivan). Circumnavigherà il globo in soli 80 giorni. Sul piatto, 20.000 sterline. È un’impresa folle, sulla carta impossibile, ma si avvia in questa avventura. Per riuscirci deve abbattere la sua recondita pigrizia, che negli ultimi vent’anni lo ha portato a stazionare quotidianamente sul divano del club. Oltre a una buona dose di adattamento, improvvisazione e resistenza sia fisica sia mentale.

Porta con sé il fidato valletto francese Passepartout (Ibrahim Koma) e al viaggio si unisce la temeraria giornalista del Daily Telegraph Abigail ‘Fox’ Fortescue (Leonie Benesch), figlia del proprietario del giornale. La donna è anche l’autrice dell’articolo in cui incappa Fogg.

Quindi i tre lasciano l’Inghilterra alla volta dell’ignoto. Per ognuno di essi il viaggio hai contorni di un’incredibile scoperta di culture, costumi e tradizioni. E anche una lezione di vita impagabile che punta su fiducia, tolleranza e amore.



Il giro del mondo in 80 giorni è una serie internazionale prodotta da Rai, ZDF (Germania) e France Télévisions. Acquistata dalla BBC, ha debuttato nel Regno Unito alla fine del 2021. Le riprese si sono svolte in Romania.

Nel corso degli 8 episodi – per un totale di 4 prime serate – Phileas Fogg attraversa l’Europa, con tappa a Parigi, per poi proseguire ad Al Hudaydah, in Yemen, e Canale di Suez. Quindi Bombay, in India, Hong Kong e l’America, fino a New York, per poi tornare in Inghilterra, prima a Liverpool e poi a Londra.


La mia valutazione


Alla prossima
Luce <3


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