giovedì 19 ottobre 2023

Recensione serie "Il Trono di Ghiaccio", Sarah J Maas

 

Autrice: Sarah J Mass

Titolo: Il Regno di Cenere

Serie: Il Trono di Ghiaccio #7

Prezzo: 16,62  e-book 7,99

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Serie Il Trono di Ghiaccio:

0)La Lama dell'Assassina

1)Il Trono di Ghiaccio

2)La Corona di Mezzanotte

3)La Corona di Fuoco

4)La Regina delle Ombre

5)L'Impero delle Tempeste

6)La Torre dell'Alba

7)Il Regno di Cenere


C’era una volta, in una terra ridotta in cenere, una giovane principessa che amava il suo regno…

Trama

Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.


Il principe

Si era lanciato al suo inseguimento nell’attimo esatto in cui gliel’avevano portata via.

La sua compagna.

A malapena si ricordava il proprio nome. Gli tornava in mente soltanto perché coloro che

condividevano il suo viaggio lo pronunciavano spesso, impegnati con lui nella ricerca, per mari violenti e

oscuri, foreste antiche e sonnecchianti, montagne spazzate da tempeste indicibili e già sepolte nella

neve.

Aveva smesso da tempo di nutrire il proprio corpo e concedeva agli altri soltanto poche ore di sonno.

Non fosse stato per loro, sarebbe volato via a setacciare ogni angolo di mondo.

Ma la forza delle loro lame e della loro magia gli era fondamentale, il loro acume e la loro saggezza

gli sarebbero state necessarie per poter superare quel momento.

Per poter arrivare ad affrontare la Regina Oscura, che era riuscita a colpirlo nella sua parte più intima,

che gli aveva strappato la compagna ben prima che questa venisse rinchiusa in una bara di ferro. E una

volta terminato con lei, si sarebbe scagliato contro gli dei stessi, contro quegli esseri dal sangue freddo

decisi a tutti i costi a distruggere quel che rimaneva della sua compagna.

E così era rimasto con gli altri, anche se i giorni passavano. E diventavano settimane.

Poi mesi.

Ma lui continuava a cercarla. A cercarla in lungo e in largo, battendo ogni strada, anche la più

polverosa e dimenticata del mondo.

E a volte le parlava, utilizzava quel legame che li univa per affidare la sua anima al vento e fargliela

arrivare, ovunque fosse il luogo in cui la tenevano prigioniera, tumulata.

Io ti troverò.

Recensione


Quella del Trono di Ghiaccio è stata l'ultima serie della Maas che ho letto (ho dato la precedenza a: Una corte di Rose e Spine, per poi iniziare "Crescent City") ed è quindi quella che mi ha accompagnata in questi giorni.
Non entrerò troppo nel merito della trama di quest'ultimo volume, perché sarebbe spoiler, ma vi dico solo che la battaglia finale è alle porte: avevamo lasciato Aelin, alla fine de "L'impero delle tempeste", prigioniera di Maeve. Ora tutti i personaggi che sono comparsi nella serie, a partire dalle novelle prequel, dovranno unire le forze per sconfiggere Erawan e salvare il loro mondo.


Non è un romanzo perfetto oggettivamente, ma per me lo è: a livello emotivo ho amato tutto, a partire dai personaggi. È stato bellissimo assistere a tutte le varie reunion, specialmente a quelle dei personaggi che abbiamo incontrato solo nei primissimi libri/novelle della serie. Anche se amo tutti e per me sono un po' come dei figli, colei che avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore è Aelin: il suo percorso di crescita è stato, per me, meraviglioso da osservare e ormai la considero come l'amica che vorrei avere. 

Per essere un romanzo di mille pagine non mi sono mai annoiata: non saprei nemmeno dire quali scene la Maas avrebbe potuto tagliare, perché tutte le scene mi sono piaciute e secondo me sono state fondamentali. Forse, sotto sotto, questo è dovuto anche alla mia fatica nel dire addio a questa serie, e quindi sono stata contenta per ogni frase, ogni pagina, ogni attimo in più che ho potuto vivere con questi personaggi. 


Due delle critiche che più ho letto per questo volume (e per l'autrice in generale) sono: che tutti i personaggi hanno una relazione amorosa, e che non ci sono abbastanza morti durante le battaglie. Per quanto riguarda la prima critica, la Maas ha sempre detto di essere cresciuta con i romance e di essere un'amante dei lieto fine, e io non potrei essere più felice di così: amo quando ci sono tante belle ship, quindi non potrei che essere pienamente d'accordo con questa scelta. E per quanto riguarda le morti, quelle che ci sono in Kingdom of Ash mi sono bastate, perciò ringrazio il cielo che non ce ne siano state altre.
I libri della Maas sono poco realistici per questo? Probabilmente sì, ma io dico "chissene frega"! Di certo non leggo la Maas solo per il realismo: amo quest'autrice perché so che saprà farmi sognare ed emozionare, avendo la quasi certezza che non ucciderà i personaggi principali (e qui spero di non aver parlato troppo presto!).


 
L'epilogo mi ha fatto versare una valle di lacrime, l'ho trovato perfetto e adatto alla storia.

Se non si fosse capito, leggete questa serie e preparatevi a provare tutto lo spettro di emozioni, perché una volta che salite, non ne uscite più!


La mia valutazione


Alla prossima
Luce <3


La principessa

Il ferro la soffocava. E aveva soffocato il fuoco delle sue vene, fredde come se le fiamme fossero state

spente per sempre.

Sentiva il rumore dell’acqua, nonostante quella cassa di metallo, nonostante la maschera di ferro e le

catene che le adornavano il corpo come fiocchi di seta. Riempiva il vuoto tra le sue urla.

Un’isola minuscola nel cuore di un fiume nascosto dalla bruma, poco più di una lastra di roccia

ancorata tra rapide e cascate. In un tempio di pietra costruito per un qualche dio dimenticato.

Come ben presto sarebbe stata dimenticata anche lei. Sempre meglio dell’alternativa: venire

ricordata per il suo immane fallimento. Ammesso che fosse rimasto qualcuno a ricordarla. Ammesso

che fosse rimasto qualcuno, innanzitutto.

No, non lo avrebbe permesso. Quel fallimento.

Non avrebbe confessato quello che volevano sentirle dire.

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