mercoledì 30 aprile 2025

Recensione tetralogia "Royal Ascot Scandals", Juls Way

 

Autrice: Juls Way

Titolo: Mr Holland non lo verrà mai a sapere

Genere: Historical romance - Regency Collection

Serie: Royal Ascot Scandals #1

Prezzo: e-book 3,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Royal Ascot Scandals:

1)Mr Holland non lo verrà mai a sapere

2)?

3)?

4?



Trama

Londra, 1817.

Miss Amy Bellamy si è guadagnata la reputazione di astuta e talentuosa sensale del ton. Indipendente e determinata a non prendere marito, vive con entusiasmo la vita mondana, aiutando giovani debuttanti a trovare l’amore in un mercato matrimoniale spietato.

Ma quando la famiglia Holland le chiede di trasformare il loro erede inaspettato in un gentiluomo degno del bel mondo entro la Gold Cup di Ascot, Amy si trova davanti alla sua sfida più difficile: timido, impacciato e macchiato dal disonore familiare, Edwin Holland è infatti lontano anni luce dal modello

di eleganza richiesto per conquistare il cuore di una fanciulla. Con una scadenza così serrata, ogni lezione diventa cruciale: dall’etichetta al ballo, dal savoir faire alla conversazione, i due

si immergono in un mondo fatto di regole non scritte e aspettative altissime. Ma mentre Edwin impara a destreggiarsi nel complesso universo dell’aristocrazia, Amy scopre in lui un uomo brillante e appassionato, molto diverso da quello che aveva immaginato.

Tra fraintendimenti, sguardi rubati e sentimenti inattesi, entrambi si troveranno invischiati in un gioco pericoloso: quello dell’amore.


Edwin Holland si guardò attorno alla ricerca di lady Weston.

La scorse quasi subito, bionda e capricciosa nel suo elegantissimo abito bianco, nonostante il trambusto della folla che si accalcava per prendere posto prima dell’inizio delle corse. Quando anch’ella lo notò, sorrise e fece per raggiungerlo. Lui s’alzò in piedi per accoglierla, mentre la chaperon si accomodava una fila più indietro.

«Lady Weston, sono lieto che abbiate trovato un momento per incontrarmi» le disse, affabile.

«Non potevo di certo perdermi la Gold Cup» cinguettò lei, con gli occhi fissi sulla linea di partenza.

Era un giorno importante e lui avrebbe dovuto sentirsi nervoso: una delle giovani più ambite del ton sarebbe diventata presto sua sposa. Eppure, non era per nulla eccitato all’idea.

Anzi.

Era arrabbiato.

Furioso, se proprio doveva essere sincero con sé stesso. Il ginocchio destro gli tremava per il nervoso.

«Chi vincerà secondo voi, Mr Holland?» La voce di lady Weston lo riportò alla realtà.

«King Richard» rispose frettoloso. Era l’unico cavallo che conosceva, dopotutto.

«Un’ottima scelta, signore.»


Recensione

Con Mr Holland non lo verrà mai a saperesi aprono le danze della Stagione londinese del 1817, e Juls Way ci fa conoscere due personaggi molto singolari, protagonisti di una storia d’amore appassionante ma anche parecchio divertente.

Questo, infatti, è uno di quei romanzi che si legge con il sorriso sulle labbra e che lascia addosso piacevoli sensazioni di dolcezza e leggerezza.

Particolarmente interessanti sono le dinamiche che intercorrono tra Miss Amy Bellamy Mr. Edwin Hollan, futuro Barone Guilford.

Lei è una donna di ventisette anni compiuti, ancora nubile e che non ha nessuna intenzione di sposarsi. Lui è un medico che ha dovuto abbandonare la propria professione per adempiere agli obblighi imposti da un titolo nobiliare che non gli sarebbe spettato per diritto di successione, se solo suo fratello maggiore non avesse deciso di sposare un'attrice di teatro, facendo in modo che la famiglia lo diseredasse.

«È il caso che tu torni a casa, Edwin. Il buon nome della famiglia è nelle tue mani. Ed eccola lì, la trappola: il sangue, il nome. Al primo cenno di crisi, Edwin era tornato a Hatchlands Park. Non aveva saputo dire di no.»

Edwin non è per nulla capace di destreggiarsi nelle situazioni mondane. Men che meno ha un temperamento e una spavalderia che possano far dimenticare lo scandalo che ha colpito la sua famiglia.

Trovare una moglie e assumersi le responsabilità del suo casato non sembra un’impresa facile.

Per tale ragione, lady Marjorie, nonna di Edwin, ritiene possa essere una buona idea quella di richiedere l’intervento di Miss Amy Bellamy. Nonostante, quest’ultima non sia stata capace di trovare un marito per sé stessa, è risaputo quanto sia brava ed efficace nel combinare i matrimoni altrui. Una capacità che le ha dato modo di essere considerata meno zitella tra le zitelle, di continuare a frequentare i salotti delle famiglie più in vista e di ottenere l’approvazione e il rispetto che altrimenti nessuno le avrebbe riservato.

«“Avete una mente brillante, miss Bellamy. Se foste nata uomo avreste di certo scalato i ranghi dell’esercito.” “E invece sono la figlia zitella.”»

Del resto Amy è determinata a rimanere nubile piuttosto che accontentarsi di un marito che non sia in grado di rispettarla, amarla e ammirarla. Lei è bella e intelligente, non le sono certo mancati i pretendenti ma ha fatto in modo di non doversi mai trovare nella situazione di essere costretta ad accettare la proposta di uno di loro.

«Amy Bellamy adorava immaginare la vita amorosa altrui, non la sua. Quella non le interessava affatto. »

Quando lady Marjorie le chiede di aiutare il proprio nipote a trovare una fanciulla con cui fidanzarsi ufficialmente, Amy non si fa pregare molto prima di accettare ma a condizione che venga mantenuta una promessa: “Mr Holland non lo verrà mai a sapere” che i consigli, le lezioni di comportamento e di corteggiamento, che gli da non sono nati spontaneamente ma in seguito a un preciso accordo fatto con sua nonna.

Il fatto che Mr. Holland sia anche un caro amico di sir Basil Sinclair, cognato di Amy (in quanto marito di Violet, sorella maggiore di quest’ultima) risulta provvidenziale nel mantenimento di questo piccolo segreto. Le presentazioni ufficiali tra i due protagonisti, infatti, vengono fatte da lui senza che si renda necessario un intervento diretto della nonna di Edwin.

 «Quell’uomo avrebbe trovato la sua sposa entro la Royal Cup.»

Nonostante Amy sia sempre attratta dalla sfida di riuscire a formare coppie affiatate che possano aspirare a una felice vita coniugale, le appare chiaro, sin dal loro primo incontro, che quella in cui si è imbarcata è un’impresa di non poco conto. 

Prima di riuscire a trovare un giusto equilibrio tra i numerosi suggerimenti elargiti da Miss Bellamy e l’impegno di Mr Holland nel metterli in atto, si rende indispensabile investire del tempo e trovare qualche piccolo escamotage che favorisca l’incontro del futuro barone con la candidata che lui sembra prediligere.

Amy deve fare i conti con un uomo che non ha nessuna idea di quali siano gli atteggiamenti richiesti dall’etichetta. In mezzo alla gente Edwin sembra avere la capacità di scomparire. Non prende parola e manca di spirito di iniziativa, non sa come mostrarsi galante e tantomeno sa come attirare su di sé le attenzioni di una donna. 

« “L’unico scopo della conversazione» gli spiegò lei, “è compiacere le altre persone e, di conseguenza, essere considerato piacevole mentre parlate. Le regole di base sono quelle di sempre: non interrompere, ascoltare, parlare a turni, essere d’accordo.”»

Anche il suo abbigliamento, la sua postura e la sua gestualità sono totalmente inadatti a conquistare una certa rispettabilità e ottenere quel riscatto sociale che tanto giova alla famiglia Holland.

Le uniche occasioni in cui Amy ha potuto vedere un Edwin totalmente diverso dal solito è quando interagiscono tra di loro.

Con lei Mr. Holland perde quell’aria timida, introversa e smarrita che ha invece in qualsivoglia situazione mondana. 

Anche lo stesso Edwin si trova a riflettere: quando ha a che fare con Miss Bellamy non riesce a evitare di essere pungente e polemico. Lei fa emergere la parte di sé leggera e ironica. Non sa perché ma con quella donna si sente libero di essere sé stesso, non deve fingere e non si sente obbligato ad assolvere ad alcun dovere. 

Edwin, infatti, non avrebbe mai voluto rinunciare alla propria professione di medico né avrebbe scelto di sottoporsi alla tortura del ton e dell’etichetta.

Lui non aveva nessuna fretta di prendere moglie e non pensava minimamente di dover sostituire il fratello maggiore nell’acquisizione del titolo e nella gestione delle proprietà di famiglia. Affrontare tutto questo e sopportare le critiche e l’indifferenza da parte di suo padre e di sua nonna, rappresenta un fardello che non crede di riuscire a portare.

«Non faceva altro che domandarsi che cosa c’era di speciale in miss Bellamy. Era ormai una curiosità che lo stuzzicava in continuazione, senza dargli tregua e a cui sentiva che prima o poi avrebbe dovuto dare sfogo. »

Quando si trova in compagnia di Amy Bellamy, però, questa zavorra sembra pesargli meno. Ogni giorno che passa, lei diventa sempre di più un punto di riferimento. Certo non avrebbe potuto immaginare che, a un certo punto, avrebbe iniziato a considerarla, oltre che spigliata e intelligente, bella e attraente.

Ma, al contempo, anche Edwin comincia a suscitare in Amy delle sensazioni impreviste. Lei inizia a vederlo per quello che è: colto, innamorato della sua professione a cui ha dovuto rinunciare a causa di insensati obblighi familiari. Responsabilità che lo costringono, il più delle volte, a ingobbirsi e incupirsi. 

« Arthur era bello, intelligente, capace. Edwin, invece, era solo il figlio cadetto che si era trasferito per fare il medico, quasi rinnegando le proprie origini. Non era vero, ovviamente. Lui sapeva in cuor suo di essere brillante e arguto. Solo non lo era nello stesso modo in cui lo era Arthur. Loro non capivano. Non potevano. Per tutta la vita aveva desiderato unicamente realizzarsi lontano dal peso di quel perenne confronto. Tutto, »

Amy avverte dei veri e propri segnali di pericolo quando si rende conto che condividere gli stessi spazi con lui non la lascia più indifferente. I battiti del suo cuore subiscono una brusca accelerazione non appena egli è nei paraggi.

Più tempo passano insieme e più lei si dimentica di aver promesso a lady Marjorie di fare fidanzare ufficialmente il nipote entro la Gold Cup di Ascot; e lui non sembra più in grado di dare il giusto peso ai passi che sta compiendo verso un matrimonio che non desidera.

«Condividevano, lei ed Edwin, un destino molto simile: non erano i primogeniti a cui erano state dedicate cure e aspettative, avevano entrambi cercato di fuggire dal modello che avevano in casa. Arthur– da quanto ricordava– era stato il figlio ideale. Ideale come lo era stata Violet.»

Nel corso del tempo, ammettere i sentimenti che provano l’uno per l’altra diventa inevitabile. Un post scriptum segna l’inizio di qualcosa di spontaneo, bello e incontrollabile ma che la realtà dei fatti rende complicato e, forse, impossibile.

Edwin avrà il coraggio di andare contro ogni convenzione sociale e di far valere i propri desideri? Oppure dovrà piegarsi alle responsabilità che i propri familiari gli hanno addossato?

E Amy potrà mai rinunciare al proposito di non sposarsi? 

Tutto questo, e molto di più, potrete scoprirlo tra le pagine di Mr Holland non lo verrà mai a sapere.

Juls Way ha saputo dar vita a un Historical Romance ricco di ironia, sagacia e dialoghi elettrizzanti. 

Amy e Edwin sono due protagonisti difficili da dimenticare.

Lei è forte, determinata e capace di mettere al primo posto sé stessa e i propri desideri. Ma è anche poco incline a credere di meritare di essere la prima e unica scelta.

Lui è generoso e altruista ma prigioniero del suo stesso senso del dovere. Incatenato al volere dei propri familiari di cui ha da sempre cercato  di ottenere rispetto e approvazione.

Insieme sapranno elevarsi e migliorarsi.

Amy riconoscerà a sé stessa il diritto di amare e di essere amata.

Edwin imparerà a lottare per ciò che desidera e per cui vale la pena.

E io non posso fare altro che rimanere in attesa del secondo volume, sperando di non dover aspettare troppo, perché mi ha ricordato un po' Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, un po' Bridgerton di Julia Quinn che ho adorato.


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


«Perdonate la sfacciataggine con cui mi rivolgo a voi, mia signora, ma inizio a pensare che siate qui affinché io vi faccia da sensale.»

Quella frase fu musica per le sue orecchie.

«Amy Bellamy! Che termini sono questi?» la rimbeccò Eliza.

«Miss Bellamy, mi piace che siate così diretta. Le vostre alte conoscenze e il vostro acume sono ciò che più mi interessa.»

«Lady Marjorie, è vero che Amy, malgrado abbia rifuggito il matrimonio, abbia numerose amiche che potrebbe presentare a vostro nipote. Tuttavia, ritengo sconveniente che si mostri ancora disponibile a questo tipo di… incombenze» disse Eliza Bellamy in un vano tentativo di proteggere la virtù e l’immagine della figlia.

Fece una pausa per bere un sorso di tè, poi aggiunse: «Amy, sai bene che tuo padre non approverebbe.»

Miss Bellamy, però, non sembrava molto interessata alle parole materne. Marjorie intuì che la sua mente si era già attivata.

«Oh, maman! Non temete, sarò discreta, come sempre. Inoltre, le nostre famiglie sono legate da tempo. Non è giusto, forse, soccorrere un amico in difficoltà?»

Eliza sospirò. «Hai ragione, lady Guilford sa che è una persona a noi molto cara… tuttavia, immagino comprenda anche le mie di preoccupazioni, in quanto madre.»

«Vi prometto che sarà mia premura far sì che le regole del buon costume vengano sempre rispettate» le assicurò lady Marjorie. Tutti quegli scrupoli per una figlia zitella, non li capiva proprio.

«Allora è deciso!» chiosò Amy Bellamy, tutta sorridente. Si lisciò la gonna glicine e fece per alzarsi. «Se non c’è altro, mi accomiaterei, con vostro permesso.»

«Un’ultima questione, miss» la interruppe lady Marjorie. «Spero non mi troverete sfacciata, ma ho un piccolo favore da chiedervi.»

«Ditemi» rispose la giovane, compiacente.

«Sarebbe meglio che Edwin non venisse a conoscenza del nostro accordo. Sapete come sono gli uomini, tutta presunzione e fierezza che finisce in vanagloria.»

Miss Bellamy accennò una risatina. «Concordo, ma non temete: Mr Holland non lo verrà mai a sapere» le promise. A quel punto si levò in piedi. «Siamo d’accordo. Presentatemi vostro nipote, alla soirée. E, se tutto andrà come penso, il vostro Edwin avrà un fidanzamento ufficiale per la Gold Cup di Ascot.»

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