Autrice: Giusy Viro
Titolo: Foreign Officer - la sua legge
Prezzo: e-book 0,99
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Trama
Blueberry Edizioni, la Nuova Casa del Romance
Martina De Luca è una ragazza semplice, come tante, col sogno nel cassetto di diventare medico chirurgo. Iscritta all'Università Cattolica di Roma, è orfana di entrambi i genitori fin dalla più tenera età e vive con la nonna e la zia. Soffoca quel vuoto che si porta dentro da una vita con lo studio, immergendovisi completamente, e passando il suo tempo libero con Paola, la sua migliore amica.
Edward Robert Spencer, trentasette anni, è un diplomatico inglese, tornato a Roma dopo ben quindici anni dall'ultima volta. Ha un compito molto delicato da svolgere per conto del Foreign Office britannico ma tornare nella Capitale, per lui, non è semplice. Nonostante il suo fascino, il suo sex appeal, e le tante storielle alle spalle, non è mai riuscito a dimenticare colei che era stata capace di rubargli il cuore. L'unica donna che era riuscito ad amare davvero.
Martina ed Edward non hanno davvero niente in comune: lei una giovane studentessa universitaria, lui un diplomatico in carriera. Eppure, uno scontro fortuito davanti alla Fontana di Trevi fa incrociare i loro sguardi e qualcosa sembra cambiare immediatamente. Perché uno di quei brividi che non si dimenticano, attraversa entrambi. Possibile che ci sia un filo sottile, tessuto abilmente dal destino, che già li unisce? Cosa si nasconde nel passato di Edward? Ma soprattutto, quest'ultimo, sarà capace di chiudere i conti col passato e tornare finalmente ad amare?
“La città immortale è morta per me, almeno da quindici anni. Quindici anni…per una frazione di secondo la malinconia, una vecchia amica che ha accompagnato molte delle mie notti passate, torna a fare capolino nel mio animo, ma la scaccio subito. […] Possibile che quindici anni non siano bastati per guarire una vecchia ferita?”
Recensione
Edward e Martina sono tornati in una veste completamente nuova! Se ricordate, infatti, vi avevo già parlato di loro in Nei miei occhi, nel tuo cuore; e infatti "Foreign Officer" altro non è che Nei miei occhi nel tuo cuore, ma con dettagli in più.
Rileggere di questi due è stata un'emozione unica e come al solito Amanda è riuscita a farsi odiare (strano!); lui un diplomatico inglese che con Roma ha giusto, giusto qualche conto in sospeso, per cui diciamolo, all'inizio non è la sua città preferita; lei giovane studentessa di medicina che invece adora la città in cui è nata.
Sapete già che i due più che incontrarsi si scontrano e che da lì si conosceranno e vi faranno vivere una storia stupenda; Giusy approfondisce i caratteri, le emozioni, i dubbi e le speranze dell'amore, quell'amore che nasce e per cui Martina ed Edward devono combattere, per avere il loro agognato lieto fine. George e Liza mi hanno nuovamente colpita per i loro modi di fare e per ciò che sono disposti a fare pur di vedere i loro amici felici, e sono ancora qua, a chiedermi perché cavolo non hanno un libro tutto loro..
Come sempre Giusy non delude neanche questa volta e a me non resta altro da fare che aspettare il suo prossimo romanzo; quanto a voi: se non avete letto la vecchia versione di Edward e Martina, siete pregati, se non obbligati (sto scherzando), a leggere Foreign Officer la sua legge.
Alla prossima
Luce <3
«Perché vuoi andare a Fontana di Trevi proprio adesso?», aveva chiesto
lui. Io mi ero arrampicata sulle sue ginocchia, l’avevo guardato con quel
faccino a cui lui non riusciva a negare nulla e avevo sostenuto le mie
motivazioni:
«Perché oggi, a scuola, la maestra ci ha svelato un segreto», avevo
risposto tutta seria. «Ci ha raccontato che Fontana di Trevi non è una
fontana come tutte le altre: è magica», avevo detto convinta e lui mi aveva
guardata rimanendo in silenzio. Sapeva che ero dotata di una fervida
immaginazione, che credevo ancora a Babbo Natale e che amavo le favole,
quindi aveva annuito fingendosi esterrefatto e aveva sorriso divertito da
quella singolare rivelazione.
«Magica? Ne sei sicura?», aveva chiesto assecondandomi.
«Certo! La maestra ci ha detto che tutti quelli che vengono a Roma e
vogliono tornarci di nuovo, se vanno a Fontana di Trevi, gettano una
moneta ed esprimono questo desiderio, la fontana li esaudisce. E li fa
tornare, capisci?» Avevo parlato con l’aria fiera di chi svela qualcosa di
estremamente confidenziale, allora lui si era avvicinato al mio orecchio e,
abbassando la voce per enfatizzare ancor di più la risposta, aveva detto:
«Quello che dice la maestra è vero. Solo non credevo che fosse
magica». Ecco quello che avevo aspettato di sentire. La gioia che avevo
provato la ricordo ancora come fosse accaduto solo ieri.
«Lo sapevo, lo sapevo!», avevo gridato saltando giù dalle sue gambe
per danzare in giro per la stanza.
«Calmati terremoto», mi aveva redarguita scherzando mentre mi
invitava a tornare da lui. «Però, spiegami! Tu sei già qui, non devi tornare a
Roma. E allora perché ti interessa tanto andarci?
«Semplice», avevo risposto con un sorriso. «Se la fontana fa tornare la
gente a Roma farà avverare anche gli altri desideri». Papà era scoppiato in
una fragorosa risata. Avevo superato me stessa. Lo avevo abbracciato
rivolgendogli di nuovo quello sguardo convincente.
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