Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo;
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO
Tutto sul romanzo
COVER + TRAMA + ESTRATTI
Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e
qualche info in più
rispetto alla trama scelta (Allega un estratto card e la
cover del romanzo)
“Ti ripeti che un giorno
verrà il tuo momento, la tua ora, ma nell’era degli uomini vuoti non verrà mai
l’ora della scimmia!” Alle soglie dell’età adulta, Lolo commette un errore, un
piccolo furto, le cui conseguenze sembrano condurre alla morte di un uomo.
Decide così di andarsene, fugge dalle accuse che lo vogliono colpevole, dal
giudizio degli adulti, da un posto e da una vita che non riconosce più come
suoi. Abbandona la comunità di nomadi che lo ha accolto quando era un bambino
senza passato e senza futuro e abbandona Rasnia, la ragazza per cui farebbe
qualsiasi cosa. La fuga lenta e senza meta di Lolo lo porta alla scoperta
dell’indifferenza, dell’ipocrisia, dell’illusione e degli altri vincoli mentali
ed emotivi che l’umanità pone a sé stessa per paura. Attraverso incontri
occasionali e situazioni in apparenza ordinarie impara a vedere oltre il Velo
che ricopre la realtà e ne mistifica l’aspetto per volere di Nahel e dei suoi
uomini vuoti, che fin dagli albori della civiltà si operano per diffondere la
Grande Menzogna e celare agli uomini il loro vero potenziale, meraviglioso e
distruttivo allo stesso tempo...
La cover riprende una delle poche immagini decenti, prive di
licenza, che sono riuscito a trovare su Google cercando “scimmia in gabbia”...
Lavorata poi da chi si occupa delle copertine in PAV
Edizioni.
La presenza della scimmia del titolo è forse fin troppo
scontata, ma ho suggerito questa immagine senza intenti didascalici, volevo
qualcosa che desse l’idea di un’innocenza arcaica imprigionata. Una scena
triste che riporta a sentimenti di impotenza, privazione, perdita di identità e
di scopo. La rete, anziché le sbarre, mi ha attirato in quanto me la immagino
addosso, a contatto con la pelle, ti avvolge e ti separa, come un velo
indistruttibile.
E a proposito del velo butto là qualche elemento della trama.
Immaginate un tempo molto lontano, un passato remoto dove i
primi uomini commettono un crimine impensabile, inconcepibile, qualcosa da cui
l’intero genere umano non può più tornare indietro, un crimine così assoluto da
poter essere coperto solo dietro una Grande Menzogna difesa dalla completa
omertà dei testimoni diretti.
Ai giorni nostri, in un anno e in un Paese indefiniti, viene
commesso un altro crimine, una classica stupidaggine, le cui conseguenze a
catena portano però il giovane protagonista, Lolo, a dover lasciare la sua casa
e la sua famiglia adottiva nel campo nomadi della Città.
L’unica cosa che potrebbe trattenerlo è l’amore per Rasnia,
la sua amica di sempre, ma anche qui le vicende prendono una piega tale e
nefasta che lo spinge a fuggire di corso, da sé stesso, alla ricerca della sua
identità, da ciò che ha fatto, alla ricerca del suo passato.
Una ricerca fatta in realtà di vita vissuta, di espedienti,
di sopravvivenza e di incontri casuali con le ingiustizie e le ipocrisie della
nostra società. Dallo sfruttamento sul lavoro, alle questioni razziali, alla
politica assente, alla violenza domestica, al disagio sociale e così via fino
ad addentrarsi in una storia del mondo diversa da quella che conosceva, che
delinea una realtà assurda e incredibile, ma non per questo meno vera. Una
realtà che si dipana tra le linea di sangue celate dal Velo di Maya con cui
l’antichissima congrega degli Uomini Vuoti copre il mondo di menzogne,
sussurrando agli uomini parole di sospetto e di dubbio.
Per riuscire a trovare la verità che cerca, Lolo dovrà sacrificare ciò che ha in una lotta dagli esiti incerti contro la Belva, incarnazione ancestrale della paura, e riscoprire il fatico cammino che apre l’orizzonte alle infinite possibilità degli uomini e alla speranza.
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