giovedì 12 novembre 2020

Segnalazione "Tre Passi nel Delirio", Herbert Zambellii

 Buongiorno e bentornati sul blog con una nuova segnalazione



Titolo: Tre Passi nel Delirio

Autore: Herbert Zambelli

Genere: Giallo /Thriller

Pagine: 240

ISBN: 9788894506082

Anno: 2020

Editore: N.M. Book


Biografia:

Herbert Zambelli è nato a Bergamo il 27/09/74, padre di tre figli. Lavora come infermiere in

una clinica bergamasca. All'età di 30 anni ha il suo primo approccio con la scrittura, scrive con

il fratello una sceneggiatura per un cortometraggio. Nel 2020 partecipa al progetto benefico 22

battiti d'ali con altri scrittori esordienti, con un suo ra cconto sulla resilienza in perdiodo di

covid 19, il ricavato viene devoluto in beneficenza. Il 25 settembre esce “Game Over” PAV

edizioni ed ora “Tre passi nel delirio” edito da nmbookworld.


Sinossi:

Il romanzo si svolge, nell’estate del 2012, in alcuni paesi della provincia di Bergamo.

Seppur le storie si svolgano nel presente, questo è alterato, i paesi piccoli si sono uniti tra loro diventando 

“Distretti”, perdendo cosi l’identità.

Il romanzo è diviso in 4 capitoli, che servono per dividere in parte le 3 storie presentate.

Il primo ha per titolo “Il Marchio”,dove si raccontata la storia di un uomo sul letto di morte, che per un accordo con quest’ultima, gli fa vivere una vita parallela per vendicarsi di torti subiti.

Dopo una piccola introduzione che spiega questo, l’azione si sposta sul’alter ego, questi in prima persona racconta di essere un killer di professione,dopo aver ucciso la sua fidanzata,per conto di un boss mafioso,di cui era la figlia, decide di andare a vivere in un posto tranquillo e smett ere di esercitare.

Si ritrova in un paese della Bergamasca,apparentemente tranquillo, ma dopo qualche tempo, un mandante gli commissiona degli omicidi.

Inizialmente non accetta il lavoro, ma dopo l’ennesima lettera dove si menziona la sua fidanzata decide di riprendere.

Questo lo porterà in una sorta di gioco gestito dalla Morte, che lo utilizza per sterminare gli

abitanti del paese, colpevoli di aver costruito una nuova Gomorra.

Inizialmente il protagonista non capisce di essere stato raggirato, ma con l’a

iuto d’ incubi

dove le sue vittime lo mettono in guardia su quello che sta compiendo, scopre di essere

stato l’ultimo discendente della famiglia fondatrice del paese, ed è stato riportato in quel

stato l’ultimo discendente della famiglia fondatrice del paese, ed è stato riportato in quel luogo per aiutare la distruzione.luogo per aiutare la distruzione.

Dopo l’ultimo omicidio l’uomo si suicida.

Il capitolo finisce con la morte vera dell’uomo nel letto d’ospedale e davanti a lui si ritrovano le persone che hanno fatto parte del suo sogno, compreso il protagonista della ritrovano le persone che hanno fatto parte del suo sogno, compreso il protagonista della seconda storia.seconda storia.

Il secondo capitolo ha per titolo “Virus”, il protagonista è un commissario di polizia, il suo rotagonista è un commissario di polizia, il suo nome è Ruggero Inverni.nome è Ruggero Inverni.

Inverni si trova alle prese con un killer seriale,che uccide le sue vittime rimandando il tutto a riti satanici.a riti satanici.

Avvalendosi di un prete esorcista, del suo intuito e di una modalità di ricostruzione degli ricostruzione degli omicidi molto inusuale, scoprirà che l’artefice di tutto è il suo assistente Ribolla, malato di omicidi molto inusuale, scoprirà che l’artefice di tutto è il suo assistente Ribolla, malato di Aids dalla nascita, affetto da disturbo dissociativo della personalità, tenta di farsi giustizia Aids dalla nascita, affetto da disturbo dissociativo della personalità, tenta di farsi giustizia da solo per cercare di liberare il mondo dda solo per cercare di liberare il mondo dai portatori del virus che lo sta uccidendo.ai portatori del virus che lo sta uccidendo.

Inoltre si scopre che il protagonista del primo capitolo , Omar Berardi, medico legale che aiuta Inverni nel caso, è il cognato.aiuta Inverni nel caso, è il cognato.

Berardi viene trovato in studio dagli assistenti dopo un attacco di cuore, portato in in ospedale in fin di vita, viene raggiunto da Inverni.ospedale in fin di vita, viene raggiunto da Inverni.

In un ultimo saluto Berardi ordina a Inverni di seguire la sua autopsia, perché sicuro di essere stato avvelenato.essere stato avvelenato.

Come per il primo capitolo facciamo la conoscenza del protagonista del terzo, il comcommissario Pezzini.missario Pezzini.

Il terzo capitolo ha per titolo “Illusioni”, protagonista è Renato Pezzini, commissario di un altro distretto, vicino a quello di Inverni.altro distretto, vicino a quello di Inverni.

Si trova a dover risolvere l’omicidio del conte Ferrandi, avvenuto nella sua villa.

Pezzini pensa che risolvendo il caso possa ritornare a Milano,dove era he risolvendo il caso possa ritornare a Milano,dove era commissario,trasferito in provincia, dopo aver causato la morte accidentale di un ragazzo commissario,trasferito in provincia, dopo aver causato la morte accidentale di un ragazzo durante uno scontro a fuoco.durante uno scontro a fuoco.

Verrà fatta luce sul possibile omicidio di Berardi, in quanto ha un ruolo fondamentale per la ntale per la risoluzione del caso Ferrandi.risoluzione del caso Ferrandi.

nel capitolo finale che ha per titolo “Giustizia”, Inverni scoprirà che l’assassino di suo cognato,è Pezzini ritornato a Milano dopo aver risolto il caso Ferrandi. Inverni s’avvale cognato,è Pezzini ritornato a Milano dopo aver risolto il caso Ferrandi. Inverni s’avvale dell’aiuto del suo fedele compadell’aiuto del suo fedele compagno Micheli,che lo aiuterà nell’arresto di quest’ultimo.gno Micheli,che lo aiuterà nell’arresto di quest’ultimo.

La “Morte” avrà un ruolo importante in questa serie di eventi in quanto sarà proprio lei la protagonista, che deciderà il destino di tutti gli uomini ,mescolando le carte della vita a protagonista, che deciderà il destino di tutti gli uomini ,mescolando le carte della vita a proprio piacimeproprio piacimento.


PRESENTAZIONE: 

Un assassino senza scrupoli, al limite della schizofrenia e al servizio della nera Signora Un assassino senza scrupoli, al limite della schizofrenia e al servizio della nera Signora farà strage di vittime in un piccolo paese affetto da una maledizione. Sarà ostacolato dal farà strage di vittime in un piccolo paese affetto da una maledizione. Sarà ostacolato dal commissario Inverni e dalle sue astute mosse. Un romacommissario Inverni e dalle sue astute mosse. Un romanzo che mette a dura prova nzo che mette a dura prova chiunque si immerga nei tre casi più geniali di sempre. Pronti? Il caso è aperto!chiunque si immerga nei tre casi più geniali di sempre. Pronti? Il caso è aperto!


STRILLO:

“Nel mio lavoro sono il migliore, per questo mi pagano bene. Entro nelle vita delle persone e in un attimo la morte. In fondo tutti e in un attimo la morte. In fondo tutti dobbiamo morire, io anticipo solo le cose.”dobbiamo morire, io anticipo solo le cose.”

ESTRATTO:

Entrai nello studio, vuoto e silenzioso. La scientifica aveva portato via buona parte delle cose dalla ntrai nello studio, vuoto e silenzioso. La scientifica aveva portato via buona parte delle cose dalla stanza, rimaneva solo la scrivania macchiata di sangue.stanza, rimaneva solo la scrivania macchiata di sangue.

Presi una sedia e mi sedetti al centro dello studio per avere una visuale a trecentosessanta gradi dello studio per avere una visuale a trecentosessanta gradi della stanza. Non esiste il delitto perfetto, nessun assassino riesce a non lasciare tracce, un capello, della stanza. Non esiste il delitto perfetto, nessun assassino riesce a non lasciare tracce, un capello, della saliva, profumo, un’impronta seppur parziale...qualcosa doveva pur esserci. Gli indizdella saliva, profumo, un’impronta seppur parziale...qualcosa doveva pur esserci. Gli indiziati non iati non erano professionisti del crimine, dovevano aver fatto qualche sbaglio, dovevano avermi lasciato un erano professionisti del crimine, dovevano aver fatto qualche sbaglio, dovevano avermi lasciato un indizio. In quell’istante Minetti entrò nella stanza.indizio. In quell’istante Minetti entrò nella stanza.

« Che cazzo ci fai qui? »

« Mi...mi scusi, commissario, ma c’è il vicequestore al telefono e vuole parlare con lei, dice che è vuole parlare con lei, dice che è urgente.. »urgente.. »

« Digli che arrivo subito... » rimasi ancora un attimo nella stanza, sapevo cosa voleva il vicequestore, dovevo giocarmi bene ogni mossa se volevo la mia libertà. . Uscii dalla stanza e presi il tee presi il telefono dalla mano di Minetti.lefono dalla mano di Minetti.

« Vice questore, sono Pezzini, scusi se l’ho fatta attendere, ma stavo finendo di controllare una cosa..

« Come stanno andando le indagini? » mi rispose in modo poco garbato, potevo capirlo, ma mi infastidiva comunque che usinfastidiva comunque che usasse quel tono con me.asse quel tono con me.

« Ho appena finito di interrogare le presone presenti ieri notte in casa, per ora ho solo un indizio, che penso sia fondamentale. Il conte li aveva convocati per ricattarli, voleva estorcere a ognuno di che penso sia fondamentale. Il conte li aveva convocati per ricattarli, voleva estorcere a ognuno di loro 25000 euro, questo è il loro 25000 euro, questo è il movente. L’arma del delitto ancora non è stata trovata, ma la scientifica movente. L’arma del delitto ancora non è stata trovata, ma la scientifica insieme ad alcuni agenti stanno setacciando il giardino e controllando la roggia fuori dalla villa del insieme ad alcuni agenti stanno setacciando il giardino e controllando la roggia fuori dalla villa del conte. »

« Pezzini, lei sa che deve chiudere velocemente, ho già il capo della polizia al culo, Ferrandi è un polizia al culo, Ferrandi è un cognome influente non solo in quel buco di paese, dunque vediamo di fare le cose bene e veloci, cognome influente non solo in quel buco di paese, dunque vediamo di fare le cose bene e veloci, sono stato chiaro? »

Herbert Zambelli

“Tre passi nel delirio”

Una volta in auto, Inverni disse: « Ti va di andare a scrivere un articolo di giornale, Ribolla? un articolo di giornale, Ribolla? »»

« In che senso, commissario? »

« Ho intenzione di far prendere un po’ di paura al nostro killer e ho la persona che fa al caso mio… »

« Secondo me, si mette nei guai. »

« Vero, ma mi piace vivere nel pericolo. »

Presero la strada che li portava verso la strada che li portava verso ““L’Eco di Bergamo”

Arrivarono in redazione intorno alle 19.00. Inverni si avvicinò alla reception.

« Buonasera, sono il commissario Inverni, potrei parlare con la signorina Trovesi, se è possibile? »possibile? »

« Vedo se è in sede, attenda la prego. »

« Grazie. Aspetteremo. »

Durante l’attesa, Inverni fischiettava. Dopo qualche secondo: « Commissario, la signorina Trovesi l’aspetta al secondo piano, ufficio 15, la scala è qui a destra. »

« Andiamo, Ribolla. »

« Credo che aspetterò qui: devo per forza andare in bagno o vomiterò sul pavimento. »

« Che ti succede? »

« Nulla, ma mi sono trattenuto e non riesco più… »

Ribolla cominciò ad avere conati di vomito, vide la porta del bagno e vi corse dentro. Inverni salì le scale, ma era turbato, salì le scale, ma era turbato, il viso di Ribolla non gli piaceva. Entrò nell’ufficio e vide la signorina Trovesi intenta a guardare lo schermo del computer. Si accorse di lui, ma non alzò lo sguardo.

« Cosa vuole, commissario, prendermi in giro come in centrale? Ho fatto ciò che voleva, ho , ho rischiato il posto, ma l’ho fatto. »

Inverni trasse un sospiro e poi le parlò: « Mi devo scusare per l’altro giorno, ma ero sotto pressione. Per farmi perdonare le ho portato una sorpresa. »

Trovesi alzò lo sguardo e vide che Inverni le sorrideva. « Se sta scrivendo l’articolo per domani, si fermi: ho io quello che fa per lei. »

Tornò di sotto dopo circa venti minuti e vide Ribolla seduto su un divanetto. Gli si avvicinò: « Tutto bene? « 

« Sì, scusi, ma l’emozione di oggi deve avermi giocato un brutto scherzo… È da qualche scherzo… È da qualche giorno che non sto molto bene, quel cazzo di virus che c’è in giro deve avermi beccato. »

« Non ti preoccupare, ti accompagno a casa, ti metti sotto le coperte e ti fai un bel sonno… vedrai che domani starai meglio. »

« Grazie, commissario, ma penso che prenderò un taxi. »

« Come vuoi. Ci vediamo domani allora. »

« Va bene, buona serata. »

Inverni gli fece un cenno di saluto con la mano e uscì dalla redazione. Ribolla chiese alla receptionist se gli chiamava un taxi e nell’attesa receptionist se gli chiamava un taxi e nell’attesa rimase seduto



Per oggi è tutto, a presto


Luce <3

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