giovedì 2 febbraio 2023

Recensione serie "Outlander", Diana Gabaldon

 


 Autrice: Diana Gabaldon


Titolo: Il prezzo della vittoria


Serie: Outlander #13


Prezzo: cartaceo 12,00   e-book 6,99


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Serie Outlander:

0,5)Il mio nome è Jamie

1)La straniera

2)L'amuleto d'ambra

3)Il ritorno

4)Il cerchio di pietre

5)La collina delle fate

6)Tamburi d'autunno

7)Passione oltre il tempo

8)La croce di fuoco

9)Vessilli di guerra

10)Nevi infuocate

11)Cannoni per la libertà

12)Destini incrociati

13)Il prezzo della vittoria

14)Legami di sangue

15)Prigioniero di nessuno

16)Quando accadrà dillo alle api

17)?

Essi appartenevano comunque a un'intimità che non avevo il diritto di dare ad altri.

Trama

Brianna e Roger sono tornati nel futuro con i bambini: Mandy è guarita e tutti e quattro si sono trasferiti a Lallybroch. Grazie ad alcune lettere scritte duecento anni prima da Claire e Jamie, sanno anche che entrambi sono scampati all'incendio che aveva spinto Brianna ad attraversare il cerchio di pietre. Ma Brianna trova un nuovo portale temporale e, per quanto legati al passato, sia lei sia Roger si rendono conto che le Highlands continuano a celare pericolosi segreti. Nel frattempo, da Fraser's Ridge, colonia della North Carolina, Jamie e Claire decidono di partire per la Scozia. Tra navi corsare, corvette della marina e battaglie navali, i tre sono però costretti a rimandare la traversata e a prendere parte attivamente alla ribellione contro la madrepatria. Per quanto Claire conosca in anticipo l'esito della guerra che sconvolge le colonie, non può sapere quale sarà il prezzo di quella libertà tanto agognata, il prezzo della vittoria.


Tutte le perdite sono una, e una perdita comprende tutte le altre: una sola morte è la chiave del cancello che blocca i ricordi.


Recensione

Ritroviamo l’allegra, altrimenti ribattezzata “succede tutto a noi” famiglia Fraser, con la data delle loro presunta morte che sta per avvicinarsi. Il malcontento verso la Corona inglese continua a aumentare, creando sempre più continui disordini. Nel frattempo, Brianna ha un incontro con un altro viaggiatore nel tempo, cercando di capire come funziona il meccanismo di viaggio. Roger sente la chiamata di Dio e comincia a servire messa, e riguardo a questo, c’è una scena durante una funzione che è davvero paradossale, pensando a Jamie e alla sua paura dei serpenti. Al Ridge, scoppia un’epidemia di febbre e Claire, cercando di salvare più gente possibile, si ammala rischiando quasi di morire. Al suo risveglio si trova con i capelli rasati a zero, perché si era soliti dire che tagliando i capelli si allontanava il male, e senza più forze, anche se poi, la forza per fare l’amore con Jamie la ritrova… del resto chi non la ritroverebbe, se fosse al posto di Claire?

Un passaggio che trovo molto bello dell’11° libro è, quando Ian porta la cugina Brianna con sé, con la scusa della caccia, per qualche giorno. È il suo modo di affrontare i fantasmi che lo accompagnano da quando ha lasciato i Mohawk. Si confida con lei, si apre completamente, lasciando uscire tutto il dolore e le incertezze che ha dentro, raccontandole alla persona a cui è più legato dopo suo zio Jamie. Devo dire che Ian, con il passare del tempo diventa sempre più un personaggio bellissimo. Senza tralasciare un fantastico siparietto tra i due sulla carta igienica.

E la tempesta non è mica finita, Brianna viene rapita da Bonnet, che non so perché non riesco ad odiare fino in fondo, forse per quello che leggerete in seguito. È un personaggio duro, a volte cattivo, anzi quasi sempre, ma è la conseguenza di tante cose, e la sua fine mi ha fatto pensare non poco. Reputo che segretamente e, a modo suo, sia innamorato di Bree.
Nel frattempo, arriva la guerra e Jamie, naturalmente, si trova coinvolto come Colonnello dei Ribelli nella battaglia di Moore’ Creek, a fronteggiare i suoi compatrioti highlander che invece difendono la Corona. È un momento difficile per Jamie, ma quello che fa venire i brividi è che lui sente accanto la presenza di Murtagh, sente come se fosse lì insieme a lui, come se gli stesse parlando, facendolo quasi cadere in trance ricordando i fatti di Culloden. È davvero emozionante e terrificante al tempo stesso, e anche molto commovente, forse per me che adoro Murtagh.
Per tornare a ridere, non vi dico quando Claire e Jamie tentano di far uscire una pietra preziosa dal naso di Ian, che per evitare di perderla la infila proprio lì. Ho riso per mezz’ora.
Nel frattempo, Brianna resta incinta e nasce Amanda, conosce suo fratello William, senza che lui sappia che lei è sua sorella, ma guardandola come se la conoscesse. È un altro bel passaggio.
Amanda, nasce con un difetto congenito che può essere operato solo con le tecnologie del futuro e sarà questo a riportare Roger e Bree nel presente. È un momento straziante, quello degli addii, del sapere che non ci si rivedrà più. Il libro si conclude con un fiume di lacrime, almeno le mie sicuro, quando Bree e Roger, nel presente, trovano un cofanetto in legno con dentro dei libri e tantissime lettere, lettere scritte dai suoi genitori per renderli partecipi della loro vita. Soprattutto una è molto importante, quella che comunica loro che sono sopravvissuti all’incendio.
E la storia continua sull’onda di queste lettere, il passato e il futuro che si intrecciano, Roger e Brianna, hanno comprato Lallybroch, l’hanno ristrutturata e sono andati a vivere lì, completando il cerchio e perpetuando la storia di casa Fraser. Leggere le lettere è sentimentalmente devastante, con qualche aneddoto divertente a smorzare la tristezza

È un altalenare tra la vita di Claire e quella di Roger e Brianna. Claire ci fa assistere a una scena memorabile, il bagno nel fiume di tutta la popolazione maschile del Ridge, con conseguente descrizione del magnifico corpo del marito, in particolare del suo sedere. Ritorna Lord John con le sue battute dissacranti, Jamie che viene continuamente perseguitato dai sogni.
Brianna, in un pomeriggio di sole sui prati delle Highlands, ripensa e quasi riesce a sentire tutti coloro che ha lasciato indietro… “Zio Ian, Zia Jenny… lo sciame di cugini che aveva conosciuto così brevemente. Il Giovane Ian. Erano tutti morti, ormai… eppure, fatto piuttosto curioso, non se n’erano mai andati.” Ho voluto citare la frase perchè la trovo davvero significativa e bellissima. E di queste scene ce ne sono moltissime, come Jem che è convinto che c’è un luogo vicino casa sua dove può parlare con il Nonno… credetemi da fare venire i brividi!
Jamie che sogna il presente e i suoi nipoti, come se ci fosse un continuo collegamento attraverso i secoli, come se li sentisse sul serio.

E come non elettrizzarsi sul fatto che la Gabaldon, sia riuscita a far entrare molti personaggi della storia Americana, sembra che Jamie e Claire abbiano sempre la fortuna di incappare in questo o in quell’eroe della Rivoluzione.

Viene dato anche molto spazio a William, cominciamo davvero a conoscerlo, questa fotocopia di Jamie, con i capelli castani, ma che viene preso in giro perché da altre parti i suoi peli sono rossi.

Ci sono momenti in cui davvero, per la profondità e la tenerezza ti ritrovi in lacrime senza accorgertene. La capacità di questa donna di trascinarti in situazioni opposte nel giro di un paragrafo o di un capitolo è incredibile.
William ormai è diventato un personaggio fisso, viene a sapere chi è il suo vero padre e non vi sto a dire la sua reazione… da perfetto figlio di Jamie Fraser.
Ne ritorna un altro che avevamo lasciato tempo fa, che dal passato arriva nel futuro sconvolgendo un bel po’ la vita di Roger e Brianna.
Affronteremo la presbiopia di Claire e Jamie, che non scordiamoci hanno ormai hanno sessant’anni, anche se io continuo a vederli sempre giovani, chissà perché.
Decidono di ritornare in Scozia, per riprendere la famosa macchina per la stampa che Jamie lasciò a Edimburgo prima di partire per l’America.
Il ritorno è bello da un lato, ma straziante da un altro, non sto a dirvi perché, è giusto che lo leggiate voi, ma una parte di questa storia se ne va, e una parte davvero importante.
Nel frattempo, Claire viene a sapere che il figlio di Fergus ha bisogno urgente di essere curato, quindi viene presa la decisione di ripartire, non insieme ma separatamente, non è un momento felice.
Claire parte per l’America, e Jamie si reca a Parigi dove frequenta dei circoli intellettuali molto importanti, e certo mica poteva frequentare circoli qualsiasi: Diderot, Voltaire mica cotica! Le scrive una lettera davvero divertente, concludendola con una frase bellissima: ‘Bramo dalla voglia di distendermi di nuovo accanto a te, e so che in questo i nostri corpi sono complici. ’
Ma chi non vorrebbe sentirsi dire una frase del genere, ditemelo. Questi due sono ancora felicemente innamorati dopo trent’anni, e sono capaci di dirsi ancora delle frasi così incredibili.
Al momento che Jamie, con la sorella Jenny decidono di partire per l’America, succede il finimondo. Perdono la nave e si imbarcano in un’altra, quella che dovevano prendere affonda. In America giunge la notizia, e Claire e Lord John, si devono sposare per evitare che lei venga arrestata perché è contro la Corona. In un attimo di disperazione dei due, succede qualcosa che porterà ad incrinare i rapporti tra Jamie e Lord John.
Ma il presente non è meno privo di insidie, Jem viene rapito da un collega di Brianna, gettando la famiglia nel panico più totale, convinti che Jem sia stato riportato nel passato. Insomma, la verità è che non c’è un attimo in cui ti annoi, o che non succeda qualcosa che ti faccia stare serena. A volte sono convinta che la Gabaldon ce l’abbia con Jamie, non è possibile che non lo faccia mai stare tranquillo, che ne so… a mungere mucche, a spalare la terra, a dar da mangiare alle galline, no, sempre invischiato lui e tutta la sua famiglia, presente e passato che sia, nelle situazioni più assurde. Ma questo è il bello di questa storia, che non ti fa annoiare mai.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


"Quando muore un uomo, se ne va soltanto lui", disse. "E uno vale l'altro, più o meno. Aye, la famiglia ha bisogno di un maschio che la nutra e la protegga. Ma può farlo qualunque uomo decente. [...] Una donna porta con sé la vita, quando muore. Una donna... rappresenta infinite possibilità."

1 commento:

  1. avevo letto e adorato il primo ma mi ero fermata, forse dovrei proseguire, grazie per la recensione

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