venerdì 23 luglio 2021

Recensione "Innamorarsi alle canarie", Chiara D'Andrea

 


Titolo: Innamorarsi alle Canarie

Autore: Chiara D’Andrea

Pagine: 203

Prezzo e-book: 2,99 euro

Prezzo cartaceo: 9,90 euro

Data uscita: 21 giugno

Self publishing

Esclusiva Amazon

Disponibile per Kindle Unlimited

Link d''acquisto: QUI


Dicono che la vera vertigine sia l’assenza di follia e non posso che concordare, perché io con due folli ci sono cresciuta e so quanto gli piaccia volare in alto senza pensare alle conseguenze. In questo preciso momento sto assistendo alla caduta in picchiata di mia madre. Sta precipitando per l’ennesima volta in fondo al baratro della disperazione e della delusione. E ho un’unica certezza: non farò i suoi stessi errori.


Quarta di copertina 

Esiste la vita impeccabile, il compagno ideale, la città definitiva? Caterina è sicura di sì! Lei vive a Bologna con il “marito perfetto”. Ne è certa perché lo ha scelto a tavolino, con la lista dei pro e dei contro alla mano. È una maniaca del controllo emotivo, felice e soddisfatta.

Ma gli imprevisti capitano, purtroppo, e anche i migliori piani possono fallire.

Caterina si ritrova sola, con un biglietto aereo vinto grazie ai suoi biscotti preferiti.

Destinazione: Gran Canaria.

Una pausa è quello che le ci vuole.

Ma sarà pronta a mettere in gioco tutte le sue amate certezze? Perché la breve vacanza potrebbe trasformarsi in un vortice di sorprese mai programmate!


Marco è astemio. Lo so, lo so, non ci si diverte senza alcol, ma una donna che non vuole soffrire deve saper fare qualche sacrificio. D’altronde, quando il tuo compagno non rientra a casa perché è rimasto a farsi duecento birre con gli amici e torna all’alba strisciante e maleodorante, nessuna donna si diverte sul serio!

E infine la cosa più importante e fondamentale per una sana e stabile vita di coppia è che l’uomo sia brutto e non ci sappia fare a letto. No, non sono matta, solo saggia. I tipi belli e prestanti sono il male. Da evitare come un virus letale. Sono quelli che ti fanno ammalare e perdere la ragione, letteralmente


Recensione

Buongiorno, oggi vi parlo del romanzo "Innamorarsi alle Canarie" di Chiara D'Andrea, che ringrazio per avermi concesso di leggere il suo libro. 

Per caso vi state rompendo le scatole e non sapete cosa leggere? Direi proprio che "Innamorarsi alle Canarie" in questo caso, faccia per voi! Questo romanzo parla di Caterina, una ragazza di Bologna, che pensa di avere la vita perfetta, cosa che invece si rivela tutt'altro; e quando la bolla scoppia, Caterina ne approfitta per volare alle Canarie a trovare un'amica d'infanzia, dove però, oltre alla suddetta amica, trova anche altro.

Caterina vi farà ridere e non poco, fossi in voi, preparerei le valigie per andare alle Canarie con lei! E prenderete a sberle certi personaggi, quanto amerete lei e il suo modo di vedere le cose, una volta iniziata la vacanza.


La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3



 “Caterina, che succede? Hai ricevuto brutte notizie?” si preoccupa guardando il mio cellulare che tengo ancora in mano.

“No, era mamma.”

“Capisco” esclama rassegnato come un bambino che sa che sta per essere rimproverato.

“Stavamo parlando di Marco” mi affretto a dirgli, non di te.

“E perché? Cosa vuole ora?” riconquista il suo spirito grintoso.

“Sembra che mamma abbia saputo che è rimasto solo e vuole che torni a Bologna per riconquistarlo.”

“E tu?”

“E io cosa?” Prendo tempo anche se ho capito perfettamente cosa mi sta chiedendo.

“Cosa vuoi tu?” La domanda suona senza nessuna influenza o eventuale giudizio: è diretta e trasparente.

E io con totale onestà rispondo: “Non lo so, sono molto confusa.”

“Ci sta” cerca di tranquillizzarmi.

“Non lo so, ho paura di sbagliare” mi sfogo, “vorrei sapere qual è la cosa giusta da fare.”

“Capisco” mi sorride comprensivo

“Da una parte lo vorrei uccidere per quello che ha fatto, ma dall’altra ho sempre pensato che io e Marco fossimo fatti l’uno per l’altra…” Faccio una pausa breve e mi affretto ad aggiungere: “Purtroppo.”

“Perché avevi questa convinzione?” azzarda a chiedere.

“Non lo so, forse perché mi sembrava avessimo le stesse paure, gli stessi atteggiamenti di difesa verso la vita” rispondo amareggiata.

“Pensi che la vita ti possa fare male?” C’è stupore nella sua domanda.

“Sì” rispondo secca.

“Perché?” E ora anche un pizzico di sconforto.

“Perché io non sono forte, papà” confesso e poi aggiungo: “Non sono come te!”

“Mi vedi forte?” dice teneramente compiaciuto.

 “Sì.”

“Ma amore mio, non lo sono affatto. Io non sono forte. Sono semplicemente innamorato.”

“Di chi?” Ora la mia attenzione è condita da un pizzico di gelosia.

“Della vita, Caterina. La vita va amata, amore mio.” Si siede sul letto con me e mi guarda dritto negli occhi. “Io spero fermamente, come tutti i genitori, che tu sia felice. Ma spesso si confonde la felicità con la stabilità e la serenità per i nostri figli in un matrimonio, un lavoro sicuro e dei figli sani. Ma l’amore è la vera felicità che io ti auguro, figlia mia. Io voglio che tu sia sempre innamorata, spudorata, appassionata, anche cadendo e facendoti male. Non me ne frega niente se ti fai male. Non c’è niente di male a farsi male. Anzi. Sarà più bello il momento che vivrai dopo. Più intenso. Credimi, una vita piatta e stabile questo non te lo darà mai. E con questo non ti voglio convincere che Marco non sia la scelta giusta. Perché se tu pensi di amarlo, vai, buttati, chi se ne frega se ti ha tradito. Tutti sbagliamo. Tutti abbiamo il nostro lato oscuro e sicuramente si può sempre recuperare un errore. Ma non scegliere Marco, ti prego, solo perché lo ritieni la soluzione più comoda."

1 commento:

  1. grazie Benedetta, bellissima recensione e bellissimo estratto hai scelto!

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