Titolo: E' questione di maturità
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La professoressa Cavilli non era una veterana del mondo scolastico, le
mancavano la disillusione e l’acidità dei docenti navigati e prestava
ancora attenzione alla sua immagine, al suo modo di comportarsi e a
quello che diceva, chiedendosi mille volte se avrebbe fatto meglio a tacere
o a mettere un pantalone diverso. Nei suoi pochi, verdi anni di servizio
aveva dato la colpa di quell’ansia latente che mai l’abbandonava agli
ambienti infelici in cui aveva dovuto dispiegare la sua didattica. Gli
insegnanti delle medie non si curano degli alunni, dettano e assegnano
esercizi per poi concentrarsi solo sul pettegolezzo fra colleghi e sui fatti
propri, si era spesso ripetuta. Negli istituti non si presta attenzione al
sapere, i ragazzi non sanno nemmeno scrivere in italiano corretto ecco
perché non capiscono la letteratura, si era detta con amarezza. Il Liceo
Linguistico sarà sempre di serie B, purtroppo molti ragazzi poveri di
voglia e interesse vengono forzati dai genitori a scegliere un liceo e allora
vengono qui quando invece dovrebbero stare altrove, aveva deciso un paio
di cattedre prima. In primo sono ancora troppo bambini, in terzo è come se
ricominciasse tutto daccapo, si lamentava.
Tutte verità, ma la verità più grande, che la professoressa Cavilli
doveva ancora scoprire, era che i ragazzi, dovunque e a qualsiasi età
avrebbero sempre cercato di fare il meno possibile per copiare durante il
compito in classe.
Trama
Il liceo Classico “Francesco Petrarca” è un normalissimo liceo italiano. I professori che vi insegnano, come la neoassunta prof.ssa di lettere Camilla Cavilli, condividono le piccole ansie e i dubbi che pervadono tutta la nuova generazione di docenti in erba. La classe V° C non sembra avere nulla di speciale, incastrata fra problemi di rendimento, drammi adolescenziali e l’inevitabile ombra dell’Esame di Stato. Tuttavia, non tutti stanno vivendo quell’ultimo anno di liceo in maniera convenzionale. La realtà scolastica e la vita privata di Silvia, Paride, Margherita, Emma e Jacopo sono messe a soqquadro da un bizzarro evento. Senza volerlo, i cinque studenti intaccano le leggi cosmiche, assottigliando il velo fra la vita e il misterioso “Limbo dei Poeti”, dovranno vedersela con cinque letterati che credevano immobili fra le pagine dei libri. Accompagnati per tutto l’anno da un giovane Manzoni, un acerbissimo Leopardi, un irrequieto Giovanni Verga, un instancabile D’Annunzio e uno spaesato Dante Alighieri, i cinque ragazzi dovranno fare i conti con la loro conoscenza, il loro futuro, le loro emozioni e il temibile ultimo livello che li separa dalla vita adulta: l’Esame di Maturità.
Era tradizione ormai assodata, al liceo Francesco Petrarca, che tutti gli
anni le classi quinte organizzassero ognuna una festa di Natale esclusiva di
cui si sarebbe dovuto parlare per i seguenti cinque mesi di scuola. La
leggenda voleva che in quelle misteriose feste di Natale a porte chiuse si
potessero ribaltare i destini di sfigati e rappresentanti d’istituto, si
vociferava che riti di passaggio e iniziazione venissero effettuati dalle
classi più intraprendenti e che durante il corso della serata ogni gerarchia e
antipatia venisse sovvertita permettendo anche al più timido secchione e al
più esuberante don Giovanni di diventare amici così come al più
distaccato e anonimo di avere una chance con la più bella della classe.
Ogni studente ovviamente attendeva con ansia il 22 dicembre del quinto
anno sin dal primo giorno di scuola. Le voci accrescevano la curiosità e le
fantasie, l’idea di una serata fuori dal comune, separata dal resto dell’anno
da quindici giorni di vacanze, rendeva la festa di Natale un evento mistico
e idealizzato.
Recensione
Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "E' questione di maturità" di Clelia Pulcinelli; questo è un romanzo DECISAMENTE diverso dal solito, perché? Parla di ragazzi di quinta superiore, che devono affrontare la maturità e della loro professoressa di italiano, e quindi? Direte voi? Dov'è la COSIDDETTA DIVERSITA'? Sta nel fatto che i nostri cari protagonisti, a una festa fanno una seduta spiritica, invocano qualche letterato morto da secoli, tipo: Leopardi, Verga, Dante Alighieri, Gabriele D'Annunzio e.. secondo voi cosa succederà? I letterati salteranno fuori? Sicuramente questo libro ha qualcosa di assurdo, ma proprio perché assurdo è anche divertente; storia scorrevole, in alcune parti ci si sbellica dalle risate.
Silvia Crespo era la compagna di banco di Emma da due anni ormai,
all’inizio non si piacevano, poi avevano scoperto di avere in comune più di
quanto pensassero. Tutte e due erano escluse e additate per quello in cui
credevano e per i loro ideali e il loro stile di vita. Si bilanciavano
abbastanza bene, Emma sempre pronta ad attaccare e Silvia sempre pronta
a perdonare e trovare un compromesso. Emma non si curava delle
apparenze, delle frasi fatte, dei giudizi degli altri, si sentiva perfetta così
con i suoi 76kg e una sfilza di ex fidanzati uno più strano dell’altro. Silvia
si faceva tantissimi problemi, faceva copiare i compiti in classe pur di
piacere ai compagni, si cambiava dieci volte prima di uscire, metteva solo
maglie nere o bianche per paura che si vedesse anche il minimo alone di
sudore e aveva avuto solo un fidanzato estremamente anonimo che l’aveva
lasciata dopo due mesi. Anche quella sera, Silvia aveva salvato Emma da
una litigata di cui poi tutti si sarebbero pentiti. Propose di fare gruppo con
Valerio e Samuele che avevano smesso di parlare di Star Trek e si erano
imbarcati nel complicato discorso “Trono di Spade” prima che Silvia ed
Emma li interrompessero e portassero il discorso su qualcosa di meno
impegnativo
Carino, grazie per la recensione
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasembra molto interessante!
RispondiEliminaCiao! Sembra una lettura divertente e originale! Non posso fare a meno di segnarmelo! :)
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