Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv che trovate su Netflix
Titolo originale: Las chicas del cable
Paese: Spagna
Anno: 2017-2020
Formato: serie tv
Genere: drammatico, in costume, sentimentale
Stagioni: 5
Episodi: 42
Durata: 50 min (episodio)
Lingua originale: spagnolo
Informazioni
Le ragazze del centralino (Las chicas del cable) è una serie televisiva spagnola. La prima stagione, composta da otto episodi, è stata distribuita il 28 aprile 2017 in tutti i paesi in cui Netflix è disponibile.
Si tratta della prima serie spagnola interamente ideata, prodotta e rilasciata da Netflix.
A maggio 2017 viene rinnovata per una seconda stagione, sempre di otto episodi, che è stata rilasciata il 25 dicembre dello stesso anno. Il 7 settembre 2018 Netflix pubblica anche la terza stagione e annuncia il rinnovo fino alla sesta.
Dopo la quarta stagione, uscita il 9 agosto 2019 tuttavia, gli sceneggiatori tornano sui loro passi e dichiarano che non ci sarà una sesta stagione. La quinta e ultima stagione sarà però composta da dieci episodi, invece dei canonici otto, e suddivisa in due parti. La prima parte viene pubblicata il 14 febbraio 2020, mentre la seconda parte, con l’episodio finale della serie, esce il 3 luglio 2020.
Trama
Le protagoniste sono cinque giovani donne che vengono assunte come centraliniste dalla Compagnia telefonica nazionale spagnola. Le ragazze diventano amiche, nonostante abbiano caratteri e storie personali molto diverse, e promuovono una rivoluzione tra amori, amicizie e carriera nella Madrid del 1928.
La voce narrante è quella di Alba Romero, che si fa assumere come Lidia Aguilar per derubare la Compagnia. Verrà però scoperta dal Direttore, Francisco, il suo primo amore che aveva perso di vista appena arrivata a Madrid e che sceglierà di aiutarla, non denunciandola, a patto che non scappi via. I due scopriranno infatti di essere ancora innamorati, nonostante siano trascorsi dieci anni e lui sia ormai sposato con la figlia del proprietario della Compagnia, e inizieranno una tormentata storia d’amore. A complicare la situazione, infatti, interverrà Carlos, cognato e migliore amico di Francisco, che si innamorerà a sua volta di Lidia senza sapere chi sia davvero. Quest’ultima dovrà quindi scegliere tra i due e, contemporaneamente, fare i conti con il proprio passato in vista del futuro.
Al suo fianco ci saranno Carlota, Marga, Angeles e Sara, grazie alle quali Lidia scoprirà l’importanza dell’amicizia, vero valore centrale dell’intera serie.
Recensione
La storia è ambientata nella Madrid degli anni ’20-’30 del Novecento e protagoniste sono quattro donne di diverse origini, che vengono assunte come centraliniste presso una compagnia telefonica.
Ognuno di loro ha il proprio passato, le proprie traversie familiari. Le loro strade si incontrano per puro caso e le loro vite si trameranno a tal punto da rimanere legate nel segno della vera Amicizia (per tutte le stagioni); dunque, sono le loro voci a essere le protagoniste assolute, mentre gli uomini rimangono un po’ sullo sfondo. La serie tv è un mix fra la leggerezza delle difficoltà quotidiane e i problemi che le donne vivevano in quel particolare momento storico, concentrandosi, tramite anche la nascita di associazioni femminili e le conseguenti rivolte, sulla lotta per la conquista dell’uguaglianza dei sessi, dei diritti formali per essere riconosciute come donne in quanto tali e non solo per essere le mogli o figlie di qualcuno e per la parità di trattamento nel lavoro e nelle istituzioni. Donne spesso costrette a dover rinunciare alla propria libertà e al proprio lavoro, donne che quotidianamente per ottenere la bramata libertà rischiavano di essere violentate e picchiate da mariti o padri di grande rigidità mentale, donne obbligate a dover accettare che il divorzio era concesso solo con la morte del coniuge.
esse opportunità degli uomini, trovando in alcuni di loro persone disposte ad aiutarle. Altro tema affrontato e indiscutibilmente sempre attuale è quello della libertà sessuale femminile e per il quale si affronterà il percorso di un personaggio verso la sua accettazione personale e sessuale e, in modo particolare, nella seconda stagione, ci sarà un approfondimento riguardo le strutture psichiatriche di quel tempo.
Penso che puntare l’attenzione sulla condizione femminile di quel tempo, possa farci apprezzare i traguardi raggiunti, ma soprattutto possa anche farci pensare quante lotte e quanta strada abbia dovuto percorrere la donna per ottenere l’agognata parità.
La serie, in alcune parti, assume le caratteristiche di una telenovela, perché ci sono i classici cliché che spiegano e motivano determinate azioni e conseguenze; per il resto presenta una stesura piuttosto elevata.
Se conoscete lo spagnolo (come me), guardate la serie in originale, perché secondo me ha molto più valore che doppiata (se non lo sapete, guardatela doppiata).
Gli attori hanno una capacità interpretativa singolare, i loro sguardi sono magnetici, sia tra di loro sia con gli spettatori. La fotografia così come la regia, la sceneggiatura sono magiche e in grado di cogliere assolutamente i momenti giusti, quelli perfetti per capire e apprezzare la bellezza di quell’attimo; i personaggi e i costumi d’epoca sono meravigliosi: tutto riprodotto alla perfezione.
Un vero e proprio difetto però c’è: le musiche in sottofondo non sono spagnole e nemmeno degli anni ’20-’30. Il soundtrack è interamente fatto di musiche moderne e americane, seppur molto gradevoli. Diciamo che questo è un dettaglio che potevano curare maggiormente, data la fedeltà storica che l’intera serie abbraccia. Penso che se avessero inserito delle musiche di quel periodo storico o anche semplicemente coerenti con la lingua originale della serie, avrebbero permesso all’atmosfera di raggiungere la perfezione, in ogni scena.
La mia valutazione
Alla prosssima
Luce <3
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