domenica 30 aprile 2017

Orgoglio e Pregiudizio miniserie (recensione)

Buongiorno, oggi volevo parlarvi di una miniserie in 6 puntate da una sola stagione!

Titolo Originale: Pride and Prejudice
Paese: Regno Unito
Anno: 1995
Formato: serie tv
Genere: drammatico, sentimentale
Puntate: 6
Durata: 55 min (puntata)





Informazioni

Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice) è una miniserie televisiva britannica del 1995. Prodotta da Sue Birtwistle e diretta da Simon Langton, fu adattata in sei puntate da Andrew Davies dall'omonimo romanzo di Jane Austen.
Questa miniserie, molto fedele al testo originale ma anche piena di umorismo e vitalità, permise a molti spettatori di scoprire Jane Austen non solo come una "scrittrice accademica" e stimolò un nuovo interesse verso i suoi romanzi.
Prodotta dalla BBC con la collaborazione della Arts & Entertainment Network, divenne un vero e proprio cult in Gran Bretagna e in altri paesi di cultura britannica, svolgendo un ruolo importante nella carriera di Colin Firth e ricevendo numerosi premi nel 1996, tra cui il Premio BAFTA TV a Jennifer Ehle come "Migliore attrice" e un Emmy per i costumi.
Definita dal New York Times «un mix spiritoso di relazioni sociali e amorose, abilmente avvolte nelle ambizioni e nelle illusioni di una nobiltà di provincia»,la miniserie ha ispirato la scrittrice Helen Fielding per il suo romanzo Il diario di Bridget Jones.



Trama prima puntata


Il Signor Bingley, un gentiluomo del nord dell'Inghilterra, visita Netherfield nell'Hertfordshire con l'intenzione di trasferirvisi. Avuta notizia del suo arrivo, la Signora Bennet spera che il giovane possa sposare una delle sue cinque figlie: JaneElizabeth, Mary, Kitty e Lydia. Al ballo del paese Bingley e Jane si piacciono immediatamente mentre il suo ricchissimo amico, Fitzwilliam Darcy, sdegna la compagnia degli invitati e definisce Elizabeth (che non vista lo ascolta) «tollerabile suppongo, ma non abbastanza bella da tentarmi». Il giorno dopo, Jane è invitata a Netherfield dalla sorella di Bingley, Caroline, ma si ammala durante la visita. Per la permanenza forzata della sorella, Elizabeth è invitata a Netherfield per due giorni durante i quali si susseguono numerosi dialoghi pungenti con il Signor Darcy.




Recensione


Buonasera a tutti/e! Ho appena finito una miniserie in sei puntate, su uno dei più grandi romanzi della storia; sto parlando di Pride and Prejudice (Orgoglio e pregiudizio) del 1995; l'ho recuperato solo ora, perché quando è andato in onda in America, avevo solo 5 anni; ma da noi a quanto pare è arrivato solo adesso sul canale LaEffe, ossia il canale della Feltrinelli.
La storia la sappiamo tutti a menadito immagino, quindi non mi dilungo troppo sulla trama; devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso scoprire che oltre ai soliti film, era stata fatta anche questa miniserie; ovviamente  chi poteva interpretare Darcy, se non il nostro affascinante, ben amato, ma soprattutto FIGO DA PAURA, Colin Firth? Per me non c'era, non c'è e non ci sarà mai, un Darcy migliore di lui! Elizabeth è interpretata da Jennifer Ehle, attrice che finora non ho mai visto in vita mia (se voi l'avete vista, ben venga!); devo dire che hanno azzeccato pure lei, come Elizabeth Bennet; ma tutti gli attori presenti qui, sono adatti ai ruoli da loro interpretati; ammetto anche che ho odiato sia Mr Collins (il cugino delle Bennet, che avrebbe dovuto ereditare la casa, quando fosse morto il signor Bennet e che, come si sa, aveva chiesto la mano di Elizabeth, per poi ripiegare su Charlotte) e non sopportavo la zia di Darcy. 
Ho adorato la sorella di Darcy, il loro rapporto stretto (anche se i due si vedono veramente poco, si capisce perfettamente quanto tengano l'uno all'altra); si vede quanto lei tenga a lui, quindi indirettamente anche ad Elizabeth. Anche nella serie viene reso PERFETTAMENTE l'odio tra i due protagonisti, che come si sa, col tempo si trasforma in amore; lui all'inizio reticente, lei che proprio non riesce a sopportarlo, le differenze sociali, dovute ai ranghi completamente differenti.


Per non parlare dei matrimoni! Erano vestiti perfettamente, LI HO ADORATI! 


Se non avete ancora visto la serie, ve la consiglio con tutta l'anima, anche per tornare un po' ai tempi di Jane Austen, per tornare a vedere un capolavoro fatto in modo eccezionale!
Potreste odiare certi personaggi come ho fatto io, mandarne al diavolo altri e gioire con le protagoniste; una miniserie di questo calibro si trova raramente al giorno d'oggi!


















La mia valutazione 
5



Alla prossima
Luce <3

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venerdì 28 aprile 2017

Recensione serie "Hyperversum" , Cecilia Randall

Autrice: Cecilia Randall
Titolo: Hyperversum Il Cavaliere del tempo (Hyperversum #3)
Prezzo: cartaceo 14,85


Link d'acquisto: QUI




Saga Hyperversum:
1) Hyperversum
2) Hyperversum Il Falco e il Leone
3) Hyperversum Il Cavaliere del tempo
4) Hyperversum Next
5) Hyperversum Ultimate






Trama
Il terzo libro della serie "Hyperversum" in una NUOVA EDIZIONE rivista dall'autrice in occasione del decennale della pubblicazione (contiene un racconto inedito).
Sono passati tre anni dal momento in cui Ian e Daniel si sono salutati prendendo strade (e secoli) molto diversi tra loro. Di tanto in tanto, Daniel non può fare a meno di ritentare una partita con Hyperversum, nella speranza di incontrare nuovamente l’amico. Inaspettatamente, un giorno, riceve una misteriosa mail firmata Falco d’Argento, il soprannome con cui Ian è conosciuto nella sua vita medievale. Daniel è sconvolto: come è possibile? È ancora una volta il gioco che si intromette nelle loro vite? È realmente Ian, che ha trovato un nuovo varco nel tempo? O qualcuno si cela dietro le ali del Falco? E perché?

Racconto inedito "Il ladro di La Cour".
Un giovane servo ha commesso un furto a casa di Pierre Forret e ora aspetta di essere giudicato secondo la legge. Un caso già risolto. O forse no? Il Falco del Re vuole indagare ancora...




Recensione


Buonasera a tutti/e! Come avete passato queste vacanze? E quelle che verranno come le passerete? Già, perché anche questo sarà un week-emd lungo! Ma veniamo a noi.. Ho appena terminato di (ri)leggere Hyperversum Il Cavaliere del Tempo, libro che recensirò adesso.
Vi chiedo scusa se ci sto mettendo un po', ma non sto leggendo solo la saga di Cecilia Randall, ecco perché passa un po' di tempo tra una recensione e l'altra.. E io la sto tirando per le lunghe :D
Anche qui Cecilia gioca con realtà e fantasia; sta volta a fare da sfondo alle vicende di Ian e Daniel (perché sta volta ci saranno solo loro nel Medioevo), c'è la guerra di Occitania; per caso vi state chiedendo se sia un caso che questi due finiscono SEMPRE in mezzo a delle guerre? Temo proprio che la risposta corretta sia NO! Ad essere precisi, Ian prende parte a questa guerra, in quanto conte cadetto di Ponthieu, Daniel ci si ritrova in mezzo perché vuole trovare l'amico, che temeva di aver perso per sempre; quando la porta di Hyperversum si riapre, Daniel si ritrova appunto in mezzo alla guerra di Occitania e si riesce a salvare SOLO grazie a qualcuno che lo vede e capisce che non dovrebbe essere lì; ritrova pure Ian, che ovviamente è felice di rivederlo, ma c'è anche chi, Etienne de Sancere, ma non solo, vuole delle spiegazioni, visto che per loro Sir Daniel Freeland era morto nell'assedio di Ducnchester. E qui, si riparte con una carrellata di bugie; bugie che però, nel corso della storia, dovranno ampliarsi per spiegare la presenza dell'ennesimo americano nel Medioevo; perché insieme a Daniel, ma da tutt'altra parte, ossia in Occitania, dove ancora infuria la guerra, sta volta ci è finito Thierry de Ponthieu; un caso questo cognome? Assolutamente NO! Ian è il trisavolo di Thierry, cosa che Ian viene a sapere da Danie, con il quale si inventa l'ennesima bugia da raccontare a Guillaume de Ponthieu; la cosa regge; Ian va anche a recuperare Thierry a casa del suo nemico occitano, ma le cose si complicano, e Ian rischia la vita; tra un viaggio e l'altro, viene salvato dal Leone di Dunchester, con cui Ian ha ormai una grande familiarità. 
Poi, le cose si complicano ancora di più, tant'è che, come si suol dire, occhio perché le bugie hanno le gambe corte, o anche: i castelli di carta non durano a lungo, prima o poi crollano, le corde a tirarle troppo, si spezzano; e così succede alla vita, costruita da Ian, bugia per bugia; il conte di Ponthieu scopre la verità e lo esilia, a una vita che però non gli appartiene più; e quando torna, spera solo in una redenzione; ma questa redenzione ci sarà o no? Starà a voi scoprirlo, leggendo il libro, leggendo questa storia, che vi trascinerà in un vortice di emozioni sempre più forte, tanto forte da non riuscire più a staccarvene.




La mia valutazione
5


"L'uomo che si era identificato come Mesker scosse la testa per rassicurarlo e fece
persino un sorriso, sempre degno di un mastino. «No, non si preoccupi. Vorremmo
solo farle alcune domande, se ci concede qualche minuto».
Daniel sospirò di sollievo per la paura superata, ma allo stesso tempo sentì uno
spiacevole presagio cominciare a ronzare nella sua testa. «Certamente» replicò,
sforzandosi di restare calmo. «Volete entrare? Ho ancora del caffè caldo».
«Lei è molto gentile» accettò il poliziotto e seguì il giovane dentro casa insieme al
collega, mentre Skip annusava entrambi con sospetto.
«Bel cane» disse il sergente Neils, accarezzando la testa del labrador.
Daniel annuì distrattamente e fece accomodare i due in salotto, conscio che negli
stessi istanti i poliziotti stessero valutando con occhio esperto l'intera casa e quindi
anche il suo inquilino.
«Come posso esservi utile?» domandò, mentre si dirigeva in cucina a recuperare
due tazze dal mobiletto pensile sopra il lavandino per versarvi il caffé, rimasto nella
brocca sul fornello.
«Lei conosce un ragazzo di nome Ty Hamilton?» domandò Mesker dal divano.
A Daniel per poco non sfuggì la tazza di mano. Riuscì a posarla sul pianale della
cucina insieme all'altra e a riempirle di caffé senza fare danni, ma il presagio nella
sua testa diventava a ogni istante più orribile.
«L'ho incontrato solo attraverso internet. Abbiamo giocato insieme a un
videogioco di ruolo. Perché me lo chiedete? Che cosa ha fatto?»
«Per me senza zucchero» disse Neils, ancora chino ad accarezzare Skip.
Daniel si voltò a guardarlo, quasi disorientato. «Come?»
«Il caffé. Senza zucchero, grazie» gli disse il poliziotto, con un mezzo sorriso di
scusa per aver interrotto il dialogo.
Daniel si rese conto di aver già messo la mano sulla zuccheriera, meccanicamente.
«Oh, sì. Certo» si riprese. Tornò nel salotto portando le due tazze e porse la prima al
più giovane, che lasciò Skip per raggiungere il collega sul divano.
Daniel tese l'altra a Mesker insieme alla zuccheriera, poi si sedette sulla poltrona lì
di fronte mentre i due poliziotti bevevano. «Stavate dicendo di Ty Hamilton»
continuò, nervoso, e si appoggiò con i gomiti sulle ginocchia, raccogliendo le mani
l'una nell'altra. «Che cosa ha fatto?»
«Niente, per ora, almeno a quanto ne sappiamo» replicò Mesker. «È sparito da una
settimana e i colleghi canadesi ci hanno chiesto una mano per ritrovarlo. Siamo qui
per chiederle se lei di recente ne ha avuto notizia».
Il cuore di Daniel mancò un palpito. «Come, sparito?»
«È scomparso da casa senza lasciare tracce e senza portare nulla con sé. Niente
soldi, vestiti, documenti, cellulare. Con oggi sono passati ormai sette giorni» spiegò il
poliziotto. «Non ha lasciato messaggi, non ha telefonato a casa e non si è fatto vivo
nemmeno con i soliti amici. Nella sua stanza è rimasto solo...»
Ti prego, non lo dire! Non lo dire! si augurò Daniel disperatamente, stringendosi le
mani così forte da farsi male.
«...il computer acceso» continuò il poliziotto. «Con un videogioco in funzione. Un
videogioco di ruolo, come diceva lei poco fa. Si chiama...»
«Hyperversum» lo aiutò il collega più giovane.
«Sì, esatto. Quel nome lì». "





Alla prossima
Luce <3


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sabato 22 aprile 2017

Recensione film "Alice attraverso lo specchio"

Titolo originale: Alice Through the Looking Glass
Lingua originale: Inglese
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2016
Genere: fantastico, avventura
Durata: 113 minuti





Trailer









Trama


Alice Kingsleigh ha trascorso tre anni come capitano della nave ereditata dal padre. Tornata a Londra dopo un avventuroso viaggio in Cina, Alice scopre che il suo ex fidanzato, lord Hamish Ascott, ha ereditato il controllo della compagnia del defunto padre. Ascott, pieno di livore, complotta per costringere la madre di Alice a vendergli la nave in cambio della propria casa, su cui grava un'ipoteca, e ridurre Alice a una umile mansione di impiegata, un'evidente ripicca per il rifiuto che Alice aveva riservato alla sua proposta di matrimonio anni prima. Dopo uno scontro con la madre, poiché la ragazza non sa rinunciare alla nave tanto cara all'amatissimo e sempre compianto padre, Alice segue una farfalla che riconosce essere il Brucaliffo e, attraversando magicamente uno specchio, fa ritorno nel Sottomondo.
La ragazza viene accolta dalla Regina BiancaBianconiglioPincopanco e Pancopinco, il Ghiro, Bayard e lo Stregatto, i quali la informano che il Cappellaio è più matto del solito ed è divenuto triste e poco amichevole. Alice gli fa visita e tenta di consolarlo, ma il Cappellaio Matto ha sviluppato la convinzione che la sua famiglia, data per morta anni fa, sia ancora viva e che sia sopravvissuta all'attacco del Ciciarampa nel "giorno orristraziante".
Quando Alice, dispiaciuta ma disillusa, tenta di far ragionare Tarrant, il suo lato oscuro riemerge e il Cappellaio la respinge, negando che possa davvero essere la "sua" Alice, colei che gli avrebbe creduto. Credendo che trovare la famiglia del Cappellaio sia l'unico modo per fermare il deterioramento della sua salute, la Regina Bianca suggerisce ad Alice di consultare il Tempo in persona per convincerlo a salvare la famiglia del Cappellaio nel passato. Nel palazzo del Tempo, Alice si imbatte nella Cronosfera, un oggetto con il quale è possibile viaggiare attraverso il tempo.
Malgrado il Tempo l'avvisi che tentare di alterare il tempo è troppo pericoloso, Alice decide di rubare la Cronosfera, poco dopo avere scoperto che la Regina Rossa esiliata, Iracebeth, ha intrapreso una relazione col Tempo e desidera a sua volta il prezioso oggetto per cambiare la sua sorte. Alice tenta di tornare indietro fino al giorno orristraziante dell'attacco del Ciciarampa, ma viene raggiunta da Tempo e accidentalmente finisce al giorno dell'incoronazione di Iracebeth. Inoltre, la Regina fa in tempo a riconoscerla.
All'incoronazione, un Cappellaio Matto più giovane inizia a beffarsi della Regina Rossa quando la sua testa non riesce a entrare nella corona reale. Questo provoca a Iracebeth una terribile crisi di nervi, ed il popolo comincia a farsi ingiustamente beffe di lei; suo padre la ritiene inappropriata al ruolo che le spetta e passa quindi il titolo di regina alla sorella minore Mirana, la Regina Bianca. La sopportazione di Iracebeth finisce, e la ragazza disperata fugge, implorando l'amore di almeno una persona e insultando colei che ritiene la causa dei suoi mali, ovvero la sorella. Alice, suo malgrado dispiaciuta, non può che assistere alla scena. Il Cappellaio in seguito viene severamente redarguito dal proprio padre per essersi burlato della regina e se ne va, credendo che suo padre lo consideri una delusione.
Alice scopre un evento nel passato delle due sorelle che aveva provocato la rottura tra loro e viaggia nuovamente indietro nel tempo, sperando di cambiare le vie del destino di Iracebeth e impedire così che il Ciciarampa uccida la famiglia del Cappellaio. Incontra le versioni più giovani del Cappellaio e dei suoi altri amici del Sottomondo. Si scopre che Mirana da ragazzina aveva rubato dei biscotti a sua madre e li aveva mangiati nascondendone le briciole sotto il letto di Iracebeth, la quale venne ingiustamente accusata. Alice la vede correre fuori dal castello disperata e le fa evitare lo scontro con un grosso orologio a pendolo, ma non può impedirle di battere la testa, evento che le deforma fisico e personalità. È da questo momento che Iracebeth comincia a sentirsi inutile, e abbandonata a favore della sorella.
In seguito Alice si ritrova di fronte un indebolito Tempo, che la redarguisce per avere messo in pericolo l'ordine dell'universo rubando la Cronosfera. Per evitare di essere catturata, Alice entra in uno specchio e torna nel suo mondo, dove si risveglia sul letto di un manicomio, con una diagnosi di grave isteria. Con l'aiuto della madre Alice riesce però a fuggire e, recuperata la Cronosfera, torna a Sottomondo. Giunta al giorno orristraziante, Alice scopre che la famiglia del Cappellaio non è stata uccisa dal fuoco del Ciciarampa, ma è stata catturata dalla Regina Rossa per vendetta. Alice torna nel presente, ma trova il Cappellaio in punto di morte.
Quando Alice in lacrime gli dice che ora gli crede, il Cappellaio si risveglia e riacquisisce le forze. Il Cappellaio, Alice e i loro amici si recano al castello della Regina Rossa alla periferia di Sottomondo, per liberare la famiglia del Cappellaio, che trovano rimpicciolita e intrappolata in una teca per formiche. Preparata al loro arrivo dopo essere stata informata da Tempo, la Regina Rossa li cattura e sottrae la Cronosfera ad Alice, tornando al giorno in cui la sorella aveva mentito riguardo ai biscotti, portandola con sé.
Tempo dice ad Alice che deve impedire ad ogni costo alla Regina Rossa di incontrare se stessa nel passato, altrimenti distruggerà l'universo. Tuttavia Alice giunge troppo tardi per impedire l'incontro fatale: Iracebeth, adirata per l'ennesima bugia della sorella (cerca di costringerla ad ammettere di aver mangiato i biscotti così da cambiare il passato), apre le porte, decisa a rivelare alla madre che la sorella aveva mentito. Quasi istantaneamente Iracebeth del presente e quella del futuro si pietrificano e così il resto della scena. Il tempo diventa irrilevante e l'universo inizia a pietrificarsi, mentre Il Grande Orologio comincia ad arrugginire e il Tempo si deteriora tra atroci sofferenze. Usando la Cronosfera, Alice, il Cappellaio e le due regine (Mirana, per il troppo rimorso, non riesce ad abbandonare nel nulla la sorella pietrificata) inseguiti dalla degradazione dell'universo, tornano nel presente, dove Alice riesce in extremis a rimettere la Cronosfera al suo posto.
Con la Cronosfera stabilizzata, l'universo torna com'era. Il Cappellaio si riunisce ai suoi familiari e li riporta alle dimensioni normali. Mirana finalmente ammette i suoi errori e, addolorata davanti all'ennesimo sfogo disperato della sfortunata sorella, scongiura Iracebeth di perdonarla. La Regina Rossa esce finalmente dal vortice di crudeltà in cui il dolore l'aveva rinchiusa, e le sorelle si riconciliano. Alice dice addio ai suoi amici e torna nel suo mondo. La madre rifiuta infine di restituire la nave di Alice a lord Ascott, a costo di perdere la propria casa. Le due decidono allora di viaggiare per il mondo insieme, fondando la compagnia navale "Kingsleigh & Kingsleigh". Nelle scene disegnate in accompagnamento ai titoli di coda, vediamo un Sottomondo finalmente felice e in pace, con il Tempo che prende parte ai Té del Cappellaio - pur continuando a burlarsi di loro con il suo potere - e le sorelle riappacificate, fatto che permette anche ad Iracebeth di sentirsi finalmente accettata ed amata dagli abitanti del suo paese.





Recensione
Buongiorno, oggi volevo parlarvi di un film che ho recuperato proprio oggi; si tratta del seguito di Alice in Wonderland (vi conviene vedere prima Alice in Wonderland, POI, Alice attraverso lo specchio), che è appunto il seguito di Alice in Wonderland.
Il film comincia con un'Alice cresciuta, diventata capitano della nave del padre (che ha perso da piccola, lei è rimasta solo con la madre); durante una festa dove deve parlare con l'ex fidanzato, ha una discussione con la madre che a quanto pare ha venduto al suo ex, quel che lei aveva di più caro, mentre lei era via; nel mentre, incontra il Brucaliffo, ormai diventato farfalla e così Alice fa ritorno nel sottomondo.
Ma quando arriva, le cose a quanto pare sono cambiate; il Cappellaio è impazzito e solo lei può salvarlo, andando però contro il tempo e contro tutto. 
Per l'ennesima volta, Tim Burton ha reso un racconto, favoloso, come solo lui riesce a fare!
Si scoprono cose che non si sospettano neanche in Alice in Wonderland; tipo: come mai la Regina Rossa è così stronza o perché abbia la testa che sembra un cocomero :D Nel seguito ci sono tutte le risposte.
Mi è piaciuto un sacco vedere un'Alice più grande, più matura, sempre consapevole che il mondo di sotto esiste, ma con la consapevolezza che, non essendo più una bambina, alla fine, non avrebbe più rivisto i suoi amici; il personaggio di Alice matura e questo è un bene.
Lo Stregatto e il Tempo: che dire di loro due? Lo Stregatto sappiamo da una vita che è leggermente fuori di testa; ma il Tempo? Non si sa niente di lui, anche perché salta fuori solo qui; all'inizio non mi convinceva (e infatti pare che stesse con la Regina Rossa); poi Alice combina casini come solo lei sa fare, sistema le cose dopo averle incasinate, e il Tempo cambia atteggiamento; che sia l'effetto di Alice, sui personaggi del mondo di sotto?
Una cosa è certa: tornare indietro nel tempo nella realtà è impossibile, ma nei film l'impossibile diventa possibile, tra cui andare indietro nel tempo e salvare le persone amate, come la famiglia del Cappellaio che, apparentemente sembrava morta, ma in realtà, era stata catturata dalla Regina Rossa; ovviamente ci vuole Alice per far tornare unita la famiglia del Cappellaio, così come Alice serve per ristabilire l'equilibrio creatosi dal viaggiare indietro nel tempo. Alice farà tutto questo attraverso la cronosfera, che però porta il Tempo a rincorrerla e alla fine, quando sembra tutto perduto e il tempo sembra doversi fermare, le cose si risistemano.
Quando tutto si risistema, si vedono il Tempo prendere il tè col Cappellaio, il topino e la lepre; le sorelle si riappacificano, la Regina Rossa esce dal dolore in cui si era rinchiusa e viene accettata da tutti. E Alice? Lei torna nel suo mondo, dove rimane per sempre, girando per il mondo sulla nave del padre, insieme alla madre.
Questo film vi farà rivivere le emozioni del primo, o forse vi farà emozionare ancora di più; quel che è certo è che dovete assolutamente vedere entrambi, se non l'avete già fatto, perché ne vale la pena!

La mia valutazione
5




Alla prossima 
Luce <3



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venerdì 21 aprile 2017

Recensione serie "Hyperversum", Cecilia Randall

Autrice: Cecilia Randall
Titolo: Hyperversum Il Falco e il Leone (Hyperversum #2)
Prezzo: cartaceo 7,57


Link d'acquisto: QUI




Saga Hyperversum:
1) Hyperversum
2) Hyperversum Il Falco e il Leone
3) Hyperversum Il cavaliere del tempo
4) Hyperversum Next
5) Hyperversum Ultimate







Trama
Il secondo libro della serie Hyperversum in una NUOVA EDIZIONE rivista dall'autrice in occasione del decennale della pubblicazione.
A due anni di distanza dal primo viaggio e dopo molti vani tentativi, Hyperversum trasporta nuovamente Ian e Daniel nel XIII secolo. Per riabbracciare l'amata Isabeau e vedere la nascita del suo primogenito, Ian si trova coinvolto nella ribellione dei baroni inglesi contro Giovanni Senza Terra. Daniel cerca di tornare nel suo tempo, ma rimane imprigionato suo malgrado nel 1215, tra le grinfie del nemico giurato di Ian: Geoffrey Martewall, barone di Dunchester.
Recensione

Buongiorno! Sono tornata con la recensione del secondo volume di Hyperversum Il Falco e il Leone (recensione Hyperversum QUI)
Dopo due anni, e dopo aver letto almeno parte del suo futuro sul codice minato, Ian riesce a tornare, tramite Hyperversum, dove aveva e ha tutto il diritto di stare: a casa, a Chatel Argent con sua moglie Isabeau, che è in attesa del loro figlio Marc. Ma la prima volta, quando Donna fa notare a lui e Daniel che sono cambiati, capisce, anche se a fatica, di doversi inventare una scusa per il suo cambiamento; torna dopo qualche mese inventando un rapimento mai avvenuto, senza sospettare però che poi verrà rapito sul serio.
Ebbene sì, la frottola diventa realtà: Ian e Daniel vengono rapiti da Geoffrey Martewall, il compagno d'armi di Jerome Derangale, e passano mesi alla fortezza dell'inglese; questo perché c'è una battaglia in corso: il padre di Geoffrey si ribella al Re Giovanni Senza Terra, ma la verità è che le cose per lui si mettono male; la vera rinvolta, in Inghilterra, comincerà DOPO la morte di Harald Martewall, che verrà comunicata a Geoffrey quando lui sarà in Francia con Ian a trattare con il Delfino per avere tra le mani anche l'Inghilterra.
Tra una cosa e l'altra, come sempre, Ian e Daniel ne passano di tutti i colori, ma alla fine, uno torna a casa tramite Hyperversum (che dagli inglesi viene visto come stregoneria), l'altro Ian, rimane dall'altra parte, dove dopo mesi, riesce a tornare a Chatel Argent dalla moglie, che però lo guarda con paura, perché sa la verità: Donna le ha detto tutto. Ma l'amore la fa comunque rimanere al fianco di Ian mantenendo il suo segreto.
Cecilia ha di nuovo giocato con fantasia e storia; per l'ennesima volta mi ha lasciata senza parole (del resto è questo l'effetto che fa questa saga); Hyperversum è UNICA proprio per i giochi creati tra realtà e fantasia; perché certe cose sono vere: la battaglia di Bouvines nel primo capitolo, la ribellione dei Baroni in Inghilterra qui; questo giochino tra realtà e fantasia mi fa venire i brividi, perché nelle battaglie e non solo, mi sembra di essere lì con Ian, Daniel e tutti gli altri. Sono battaglie descritte in maniera troppo perfetta perché l'autrice non le abbia vissute in prima persona (e non le ha vissute, visto che sono avvenute in PIENO MEDIOEVO, quando Cecilia Randall, ancora non era nata, come tutti noi). Le cose finiscono bene per i protagonisti, ma Hyperversum NON FINISCE QUI.





La mia valutazione 

5


Alla prossima
Luce <3

giovedì 20 aprile 2017

Recensione film "Miss Peregrine La Casa dei Bambini Speciali"

Titolo originale: Miss Peregrine's home for Peculiar Children
Lingua originale: Inglese
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2016
Genere: Fantastico
Durata: 127 minuti






Trailer











Trama
L'adolescente Jake Portman, in seguito alla tragica morte del nonno, si reca in una piccola isola del Galles alla ricerca di un gruppo di bambini dal talento speciale, che vivono in una casa diretta dalla misteriosa direttrice, Miss Peregrine, di cui il nonno gli ha molto parlato durante l'infanzia.
Dopo aver trovato la casa dove il nonno aveva vissuto durante l'infanzia (demolita dall'esplosione di una bomba tedesca durante la seconda guerra mondiale), Jake viene portato dai ragazzi che vi ha incontrato in una grotta, tramite la quale si ritrova nel 1943. Il ragazzo ha così l'occasione di incontrare Miss Alma Peregrine e gli altri "speciali": Emma, una ragazza più leggera dell'aria, che deve indossare delle scarpe di piombo per rimanere a terra; i gemelli, che indossano un costume bianco che copre loro l'intero corpo ed hanno la capacità di trasformare le persone in pietra; Millard, un ragazzo invisibile; Horace, che fa sogni premonitori e può trasmetterli; Browyn, una bambina con la forza di dieci uomini; Fiona, che ha un rapporto particolare con le piante; Olive, che può controllare il fuoco; Enoch, un ragazzo che sa dar vita a qualsiasi oggetto; Hugh, un ragazzo le cui api vivono dentro di lui e infine Claire, una bambina che ha un enorme bocca con denti affilati dietro la nuca. Jake passa una bella giornata con i ragazzi, ed assiste al "riavvio" del loop temporale in cui essi vivono: Miss Peregrine è infatti una Ymbryne, una speciale capace di controllare il tempo che usa il proprio potere per creare rifugi sicuri per gli altri speciali, delle sacche di tempo in cui la stessa giornata si ripete all'infinito e collegate al mondo reale da ingressi nascosti (come la grotta). Il ragazzo deve però tornare a casa, ed Emma lo accompagna al passaggio, spiegandogli che non può seguirlo nel suo tempo perché dopo poco invecchierebbe di colpo. Mentre si trovano nella grotta, trovano un uccello ferito, un'altra Ymbryne venuta a cercare Miss Peregrine.
Tornando verso il villaggio, Jake incontra il padre, a cui mente dicendo di aver passato la giornata con alcuni ragazzi dell'isola. Viene però smentito subito, oltre ad essere accusato dell'uccisione di alcune pecore. Il padre di Jake vorrebbe riportarlo a casa, convinto che il suo stato psichico stia peggiorando, ma si addormenta pesantemente dopo aver bevuto troppo. Il ragazzo ne approfitta per tornare nel 1943, dove Enoch gli fa incontrare Victor, il fratello morto di Browyn, ucciso da un Vacuo, la stessa creatura mostruosa che ha ucciso suo nonno e viene così a conoscenza di un terribile pericolo che incombe sui suoi nuovi amici. I Vacui sono creature con lunghi tentacoli, alti e stilizzati e senza un volto, generati da un esperimento fatto da uno speciale e dai suoi sostenitori molto tempo fa; essi desideravano il potere delle Ymbryne, le creature come Miss Peregrine, che sono in grado di comandare il tempo e di generare anelli temporali per passare da un secolo all'altro. L'esperimento, non andato a buon fine, aveva trasformato tutti gli speciali cattivi in Vacui, e successivamente essi avevano scoperto che, per riassumere le sembianze umane, era necessario mangiare gli occhi dei bambini speciali.
Jake scopre di avere un dono indispensabile: riesce a vedere i Vacui, a differenza degli altri speciali, che invece riescono a intravedere solo le loro ombre. Dopo che Barron, il capo dei Vacui, cattura Miss Peregrine, la porta al loro laboratorio alla torre di Blackpool per rifare l'esperimento. Tutti i bambini, guidati da Jake, si organizzano per andarla a salvare e a distruggere i Vacui. Jake riesce a liberare Miss Peregrine, ma si scontra con Barron che prende le sue sembianze e cerca di ingannare gli amici di Jake; loro all'inizio sembrano crederci, ma poi il vero Jake trova il modo per far capire che è il vero sè stesso, grazie alla sua capacità di vedere i Vacui. Sarà proprio uno di questi ad uccidere Barron, che lo scambia per il ragazzo e gli strappa fatalmente gli occhi. Morto Barron, la battaglia è vinta, ma per Jake è arrivato il momento di ritornare nel suo tempo e questo significa dire addio ad Emma e agli altri bambini speciali. Dopo un affettuoso saluto, Jake ritorna in Florida dal nonno, che ora è vivo, dato che il Vacuo che l'ha ucciso è morto durante un'esplosione nella seconda guerra mondiale. Il nonno di Jake capisce però che il nipote vuole tornare da loro e gli consiglia come fare, cioè ritornare indietro nel tempo attraverso gli anelli. Jake torna allora da Miss Peregrine e da tutti i suoi amici. Arrivato, va da Emma e i due si baciano, mentre Miss Peregrine vola sopra di loro.




Recensione

Buongiorno, oggi volevo recensirvi un film che attendevo da tanto e ho recuperato avendolo comprato su Prima Fila di Sky; sto parlando di Miss Peregrine, La Casa dei Bambini Speciali. Non ammazzatemi, i libri NON LI HO ANCORA LETTI.
Sapevo che essendo Tim Burton il regista, dovevo aspettarmi qualcosa di spettacolare, e COSI' è stato; purtroppo non posso dire niente sulle differenze con il libro, non avendolo ancora letto, ma ho sentito dire che alla fine, non sono poi così tante queste differenze; voi che magari avete prima letto i libri e poi visto il film, cosa ne dite? Cominciamo pure sta recensione (se no mi ritrovo l'ennesimo commento, nonché il secondo, in cui mi si dice che non critico un cavolo..) ; la storia è degna della parola FANTASY, perché non è facile, o dovrei dire che quasi impossibile, trovare dei film dove un ragazzino che da piccolo credeva alle favole (in questo caso racconti) raccontategli (nel caso di Jake dal nonno e NON dai genitori, come si fa adesso) e che alla fine, finisce proprio in mezzo a queste favole! O sbaglio? Gli effetti speciali sono splendidi, del resto visto a chi è finito in mano 'sto film, la cosa non dovrebbe sorprendermi, giusto?
Non sapendo come stiano le cose nel libro, dovrò basarmi SOLO su ciò che ho visto; l'arrivo di Jake alla Casa dei Bambini, quando li trova e li riconosce grazie ai racconti del nonno, mi ha fatto sorridere, così come vederlo alle prese con le qualità dei ragazzi che li rendono appunto, SPECIALI; i cattivi mi hanno fatto venire i brividi, per non dire di peggio.
Quanto a Miss Peregrine, è severa ma anche giusta nei confronti dei ragazzi, li difende quando necessario, proprio come farebbe una madre; mi è piaciuta parecchio e spero sia così anche nel libro, ma presto lo scoprirò. Il rapporto tra Jake e Emma mi è sembrato un po' affrettato ovvero: sono amici all'inizio, poi di botto mi si fidanzano?? Ma che è?? Dovrebbero conoscersi ALMENO UN PO' PRIMA!, comunque, la battaglia coi cattivi mi è sembrata un po' fatta di fretta, come se non fosse così importante, il fatto che si stessero per chiudere tutti i portali (o quasi). 
Per il resto, comunque non mi è sembrato tanto male!
Devo dire che una dei ragazzi mi ha fatto un po' impressione.. Non dico chi, perché se qualcuno di voi, ancora non l'ha visto, magari spoilero...




La mia valutazione

5


Vi consiglio vivamente di vederlo perché ne vale la pena secondo me! Se lo avete visto, che ne pensate? Scrivete pure il vostro parere qui sotto!


Alla prossima 
Luce <3

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venerdì 14 aprile 2017

Recensione serie "L'Accademia del Bene e del Male", Soman Chainani

Autore: Soman Chainani
Titolo: L'Accademia del Bene e del Male l'ultimo lieto fine (#3)
Prezzo: cartaceo 15,30 e-book 6,99



Link d'acquisto: QUI





Serie Accademia del Bene e del Male:
1)L'Accademia del Bene e del Male
2)L'Accademia del Bene e del Male - Un mondo senza eroi
3)L'Accademia del Bene e del Male - L'ultimo lieto fine












Trama

Agatha passava per odiosa e prepotente, ma si è scoperta buona e gentile. Sophie era considerata la persona più dolce del mondo, ma nascondeva un animo egoista e altezzoso. Sono sempre state unite, ma l'amicizia di una vita si è sciolta come neve al sole.
Tedros era un perfetto principe delle favole, ma nella vita di tutti i giorni si rivela capriccioso, pretenzioso e viziato. Il Gran Maestro era vecchio e potente, e all'improvviso si è trasformato in un sedicenne pallido, affascinante, impulsivo.
Sarebbe bello che ciascuno di loro potesse vivere fino in fondo la propria storia, come in ogni fiaba che si rispetti. Ma nulla è come sembra, nulla va come ci si aspetta…
Solo una cosa accomuna tutto e tutti: la disperata ricerca del Lieto Fine. L'ultimo Lieto Fine.
«QUESTO NON È IL NOSTRO LIETO FINE, VERO?»










 
Recensione
Buongiorno, ho lasciato in sospeso la serie Hyperversum, per dedicarmi a questo libro che attendevo con ansia (recensione primi due volumi QUI).
Avevamo lasciato le due amiche/nemiche, una da una parte con il suo principe, l'altra alla scuola del Bene e del Male con il Gran Maestro, apparentemente IL SUO principe. Ma siamo sicuri che QUELLO sia il LORO LIETO FINE?
Ancora una volta Chainani mi lascia senza parole; Agatha torna a scuola con Tedros per riprendere Sophie; una volta lì comincia una Guerra tra Bene e Male, in cui le favole, purtroppo, vengono riscritte; Sophie porta al dito un anello che porta SOLO GUAI, tanti guai che pare che i vecchi eroi debbano MORIRE! Certe cose vi assicuro che non ve le aspettereste MAI!
Grazie a Merlino e a un vecchio professore Agatha e Sophie scoprono una verità che non si sarebbero MAI aspettate: sono sorelle, ma è anche vero che un po' non lo sono; questa scoperta, apparentemente non cambia nulla, ma l'amicizia a volte, è più forte di tutto e Agatha e Sophie sono perfettamente in grado di dimostrarlo.

Non dico altro per evitare spoiler, ma il FINALE, è STRATOSFERICO! Chissà cosa ci aspetterà, a questo punto, negli ultimi due volumi, che, si spera, siano stati almeno conclusi da Soman...




«Io so cosa c’è dentro di te, Sophie» riprese. «A parte tua madre, a parte il Male. Io
conosco la vera te stessa.» «Questa è la vera me stessa. Ed è sempre stato così» ribatté Sophie, impugnando più
saldamente la spada. «Quella che non deve più far finta di essere Buona. Quella che non
deve più sentirsi inadatta e insufficiente. Quella che non deve più sentire proprio un bel
niente. Quella che è finalmente felice, Agatha.»
«No, tu non lo sei» rispose piano l’amica. «Tu non sei felice.»
Sophie si stizzì. «Ma come, stai per morire con il tuo amato principe, e pensi ancora a
 
me! La mia storia proseguirà anche senza di te, Agatha. Non ho più bisogno di te, né
della tua pietà, come uno dei tuoi gatti decrepiti. Io non sono più la tua Buona Azione
«Ma io sono ancora la tua» disse Agatha. «Perché senza il tuo amore non sarei mai
diventata ciò che sono. Perciò, anche se morissi resterei sempre la tua Buona Azione,
Sophie. E nessun Male al mondo potrà mai cancellare questo fatto.»
Chiazze rossastre tinsero le guance di Sophie, che deglutì a vuoto. «Non avresti
dovuto tornare a salvarmi» disse con voce stridula. «Avresti dovuto vivere la tua vita e
lasciarmi vivere la mia. Niente di tutto questo sarebbe mai successo.»
«Rifarei tutto da capo» ribatté Agatha.
«Perché siamo sorelle?» la derise Sophie, lottando contro la commozione.


Stefan farfugliò, confuso… e la figlia spinse la spada più a fondo.
«Perché siamo più che sorelle» rispose Agatha fissandola dritto negli occhi. «Noi ci
siamo scelte, Sophie. Noi siamo migliori amiche.»
L’altra distolse lo sguardo. «Una principessa e una strega non potranno mai essere
amiche. E la nostra favola lo dimostrerà per sempre.»
 
«No, la nostra storia dimostrerà che una principessa e una strega devono essere

amiche. Perché ciascuna di noi ha recitato entrambe le parti e continueremo a farlo»
rispose Agatha. «Ecco chi siamo. Ecco perché noi siamo noi


Sophie continuava a evitare i suoi occhi. «Tutto quello che desideravo era l’amore,
Aggie» disse con voce rotta. «Tutto ciò che ho sempre desiderato era un Lieto Fine come
il tuo.»
«Ma ce l’hai già, Sophie. Ce l’hai sempre avuto» Agatha sorrise tra le lacrime. «Con
me.»
Finalmente Sophie incrociò il suo sguardo.
Per un brevissimo istante, i suoni e lo spazio scomparvero; le due ragazze si fissarono
con una tale intensità da riflettersi l’una nell’altra. Luce e Buio. Bene e Male. Eroe e
Antieroe. Solo che, più a lungo si guardavano, meno capivano chi era cosa, perché lessero
l’una negli occhi dell’altra le risposte a tutte le mute domande della loro anima, quasi
non fossero affatto riflessi reciproci, bensì due metà di uno stesso spirito.
Una lacrima scivolò lungo la guancia di Sophie, la sua bocca si schiuse e ne sfuggì il
più lieve dei sospiri, come se la fiamma che la consumava dentro si fosse spenta.
Il giovane Gran Maestro parve confuso, le mani si contrassero sull’impugnatura
dell’ascia, le pupille schizzarono frenetiche dai prigionieri alla sua regina.
Sophie batté le palpebre; il momento era passato. Fissò Agatha come fosse
un’estranea, il viso tornò a essere un guscio vuoto. Lentamente si voltò verso Rafal.
«Al tre» disse.
Rafal sorrise crudelmente a Sophie e sbatté di nuovo la testa di Agatha sul ceppo.
«Al tre» rispose, misurando la lama contro il collo della ragazza e di Tedros.
Agatha si afflosciò, con il cuore infranto.
«Uno» iniziò Sophie.
Tedros smise di divincolarsi quando capì che la fine era vicina.
Premette la spalla nuda contro quella di Agatha e lei gli si avvicinò il più possibile,
desiderando percepire ogni millimetro del suo corpo mentre moriva con lei.
«Due» proseguì Rafal, con entrambe le mani sull’impugnatura dell’ascia.
Agatha sentì il tiepido respiro di Tedros.
«Per Sempre» sussurrò lui.
«Per Sempre» rispose lei.
Rafal sollevò l’ascia sulle loro teste.
Sophie puntò la spada al collo del padre…
 
«Tre» disse Sophie.
Agatha sentì lo spostamento d’aria prodotto dall’ascia che cadeva e vide Sophie roteare
la spada di Tedros. Rispecchiato nell’acciaio della lama, il sole implose lasciando il posto
alla tenebra. Ma quando Excalibur scalfì la pelle di Stefan, un attimo prima di tagliargli la
gola, Sophie deviò il colpo e roteò la lama verso l’alto. La mano destra si staccò dall’elsa,
sfiorò la sinistra e fece volare l’anello del Gran Maestro in aria, dove il cerchietto d’oro
catturò l’ultimo barlume di luce, simile a un nuovo e vivido sole. Il bagliore accecò Rafal
che, confuso, interruppe la traiettoria dell’ascia e si voltò verso la sua regina. Mentre
l’anello ricadeva verso Sophie, gli occhi del Gran Maestro si spalancarono per l’orrore e
lui tese il palmo, scagliandole addosso un fascio di luce nera e bruciante.
Stringendo la spada a due mani, Sophie fissò il Gran Maestro negli occhi e abbassò
Excalibur con tutte le sue forze, frantumando a mezz’aria l’anello in un milione di
schegge dorate.
Lo scintillio d’oro avvolse il corpo di Sophie come uno scudo protettivo mentre
l’incantesimo letale del Gran Maestro la raggiungeva; la nuvola nera s’infranse e si
dissipò nell’impatto come l’ultima pioggerellina dopo un temporale.

 
La mia valutazione
5
 
 
 
Vi ricordo di iscrivervi come LETTORI FISSI al blog, per non perdervi nessuna recensione!
E voi avete letto questa serie? Che ne pensate? Scrivete pure il vostro parere qui sotto, sono curiosissima!
 
 
Luce <3