domenica 2 luglio 2023

Recensione film "La sirenetta"

Titolo: La Sirenetta
Data d'uscita: 24/5/2023
Genere: fantasy
Durata: 135 min 















Trailer




Trama

Ariel è una principessa sirena e la figlia più giovane di Re Tritone, sovrano del popolo delle sirene di Atlantica. È affascinata dal mondo umano nonostante non l'abbia mai visto, poiché Tritone proibisce a tutto il popolo del mare di andare in superficie dopo che la madre di Ariel è stata uccisa da un umano. Ariel colleziona oggetti umani con il supporto del suo migliore amico, Flounder, un sergente maggiore, e Scuttle, una sula bassana.

Ariel perde la riunione della Luna Corallo a cui avrebbe dovuto partecipare con le sue sorelle, per cui viene rimproverata da Tritone. In seguito, attirata dal rumore e dalle luci dei fuochi d'artificio, affiora in superficie per vederli da vicino. I fuochi d'artificio provengono dalla nave di Eric, il principe di un regno su una vicina isola caraibica. Ariel sente Eric raccontare al Primo Ministro, Grimsby, del suo desiderio di esplorare l'ignoto e aiutare la gente del suo regno. Una tempesta arriva e la nave si schianta contro degli scogli, costringendo tutti i marinai a fuggire sulle scialuppe di salvataggio. Eric cade in mare, ma Ariel lo salva e lo porta a riva, dove canta con la sua voce di sirena per salvargli la vita, ma fugge prima che possa riprendere piena coscienza. Dopo che Eric si riprende, la sua madre adottiva, la regina Selina, gli proibisce di salire di nuovo su una nave.

Il comportamento distratto di Ariel viene criticato dalle sue sorelle. Sentendo questo, Tritone chiede spiegazioni al suo consigliere Sebastian il granchio, che gli rivela che Ariel ha salvato la vita a un umano. Tritone si reca alla grotta di Ariel per affrontarla; quando la figlia si rifiuta di giurare di non tornare mai più in superficie, Tritone distrugge la sua collezione di oggetti del mondo in superficie. Dopo che Tritone se ne va, Ariel viene avvicinata da una coppia di murene che le mostrano un'immagine della strega del mare Ursula, la sorella minore di Tritone e la zia di Ariel, che è stata bandita da Atlantica quindici anni prima, la quale si offre di aiutare Ariel.

Ariel segue le murene fino all'antro di Ursula, che le propone un patto: la trasformerà in un'umana per tre giorni, durante i quali Ariel deve ricevere il "bacio del vero amore" da Eric se vuole rimanere un'umana per sempre. Se dovesse fallire, si trasformerebbe di nuovo in una sirena e apparterrebbe a Ursula. Inoltre Ariel deve rinunciare alla sua coda, alla capacità di respirare sott'acqua e alla sua voce di sirena, che Ursula conserverà nella conchiglia di un nautilus. Ariel accetta il patto e riceve le gambe umane. Viene portata in superficie da Flounder e Sebastian, e viene salvata da un pescatore, che la porta nel regno dell'isola e al castello di Eric. Il principe, che sta cercando freneticamente la ragazza che gli ha salvato la vita, si precipita ad incontrare Ariel quando viene a sapere del suo arrivo. Ariel è emozionata, ma non avendo la voce, Eric si allontana immediatamente. Più tardi quella sera, Ariel esplora il castello e trova la collezione di oggetti che Eric aveva accumulato durante i suoi viaggi. I due trascorrono la serata insieme esaminando attentamente la sua collezione.

Il giorno successivo, Eric porta Ariel a visitare il regno. Sebastian, che ha seguito Ariel sulla terraferma, si rende conto che Ursula ha sabotato l'incantesimo, facendo dimenticare ad Ariel che ha bisogno di baciare Eric. Sebastian, Scuttle e Flounder si assumono il compito di spingere i due a baciarsi. Arrivano quasi a riuscirci, ma vengono ostacolati dalle murene di Ursula. La strega, infuriata perché il suo piano stava rischiando di fallire, si trasforma così in una bellissima ragazza di nome Vanessa, usando la voce di sirena di Ariel per ipnotizzare Eric.

La mattina seguente, Ariel e i suoi amici scoprono che Eric avrebbe annunciato più tardi il suo fidanzamento con Vanessa. Scuttle scopre la vera identità di quest'ultima e informa Ariel, che si precipita alla festa di fidanzamento e affronta Ursula per rompere la conchiglia intorno al suo collo. La voce di Ariel le viene restituita e l'incantesimo su Eric viene spezzato. Ma prima che i due possano baciarsi, il sole tramonta e Ariel si trasforma di nuovo in una sirena. Ursula ritorna alla sua forma originale prima di afferrare Ariel e tuffarsi di nuovo nell'oceano.

Ursula affronta Tritone, che le ordina di lasciare andare Ariel. Tuttavia, la strega rivela che l'accordo che ha fatto con Ariel è infrangibile. Tritone si offre di prendere il posto di Ariel e viene ridotto in polvere dalle murene di Ursula, davanti agli occhi della figlia. Ursula si impossessa del tridente e della corona di Tritone ma, prima che possa uccidere Ariel, Eric arriva in aiuto e la ferma; nella mischia, Ursula uccide accidentalmente le sue murene. Infuriata, Ursula usa il tridente per raggiungere dimensioni mostruose ed evoca una tempesta per ostacolare Ariel ed Eric. Mentre Eric distrae Ursula, Ariel si arrampica su una nave emersa e gira il timone al momento giusto per impalare Ursula con il bompresso spezzato della nave. Una volta che Ursula è stata uccisa, Tritone torna in vita e riconosce il sacrificio di Eric nei confronti suoi e di Ariel. Il principe riesce a tornare a casa, dove Selina si rende conto che l'amore di Eric e Ariel era reale.

Tritone alla fine accetta che, sebbene Ariel sia tornata a casa come voleva, è infelice senza Eric. Su consiglio di Sebastian, trasforma Ariel in umana in modo permanente, potendo così ricongiungersi a Eric. La coppia decide di viaggiare insieme per il mondo, con la benedizione di entrambi i genitori e il sostegno del popolo di entrambi i loro mondi.





Recensione

La “nuova” Sirenetta riesce a emozionare il pubblico con una storia ben delineata ed evidentemente ha anche l’intento ‘didattico’ di promuovere nelle nuove generazioni l’idea di inclusività color blind della Disney del terzo millennio. 

A parte il fatto che non è l'iconica Ariel dalla pelle bianca e i capelli rossi (e chissene frega del colore della pelle, visto che, allerta spoiler: LE SIRENE NON ESISTONO!) il live action manca di tutta la parte più fantasiosa che caratterizzò l’originale e cerca maldestramente di compensarla con un’estetica a tratti inverosimilmente kitsch.

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Ariel è una sirenetta curiosa, intelligente e dotata di una voce ammaliante, che vive nel suo habitat naturale insieme al padre, il Dio Tritone e le sue numerose sorelle, provenienti da tutti i mari. Il suo spirito ribelle e anticonformista fa sì che la sirena si accompagni con tre animaletti abitanti del sottosuolo marino, il granchio Sebastian, il pesciolino Flounders e la sula bassana Scuttle.

Insieme ai suoi amici Ariel raccoglie i ‘tesori’ smarriti in mare dagli umani,  da cui è affascinata, e la sua innata voglia di conoscenza la spingerà sempre più in superficie, fino a conoscere il principe Eric. Da lì inizierà un percorso che la porterà ad affrontare una terribile minaccia e le grandi scelte che, inevitabilmente la vita impone di fare. La minaccia più grande, è, ahimè, ma questo già si sa se avete visto l'originale, è  zia Ursula, che esiliata dal Re Tritone per la sua brama di potere cercherà di utilizzare i suoi poteri manipolatori per far cadere Ariel in una trappola mortale.

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La storia della giovane sirena Ariel, che si ribella ad un futuro già scritto per abbracciare l’amore (quello vero) è un classico senza tempo, che gli studi d’animazione Disney avevano adattato per una visione accattivante della ribellione giovanile, creando un legame empatico con quelle che diventarono le storie delle principesse Disney – delle vere e proprie eroine protagoniste a tutto tondo della visione contemporanea delle favole tradizionali.

Questa operazione ideologica e commerciale è ancora più presente in questo adattamento live action de La Sirenetta, che vede una protagonista diversa dai canoni della fiaba tradizionale, un rimaneggiamento della sceneggiatura e delle canzoni a opera di David Magee e Lin-Manuel Miranda e la volontà di raccontare una storia di culture e popoli, che attraversano i confini dei 7 mari per abbracciare quella che è l’intera umanità.

Le polemiche che hanno animato i dibattiti dei mesi scorsi, onestamente, li trovo alquanto inutili, in quanto la bravura dell’attrice protagonista e l’adattamento del mondo terreno e marino sono coerenti con l’idea di una narrazione che utilizza il canovaccio originale per costruire un arco narrativo a tratti indipendente, in cui ogni cambiamento è giustificato e non pretestuoso. Oltre all’aspetto della protagonista a cambiare è infatti anche l’ambientazione, che passa dalla Danimarca ad un’isola immaginaria dei Caraibi, con tanto di popolazione locale, usi, costumi e danze che aiutano l’inserimento della nuova sceneggiatura nel contesto generale.

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A dispetto della coerenza, purtroppo La Sirenetta di Rob Marshall non offre allo spettatore la stessa sensazione di stupore e coinvolgimento del film d’animazione; ma questo è un difetto comune a tutti i live action proposti finora.

Probabilmente la natura stessa dei film d’animazione rende difficile la trasposizione in carne e ossa, che deve fare i conti sia con il budget, che con il tocco del regista chiamato in questo difficile compito. In questo adattamento de La Sirenetta Marshall e il suo team creativo riescono a dotare il film di personalità, ma anche in questo caso non mancano gli errori, seppur decisamente minori.

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La fotografia risulta troppo sintetica, estremamente fluorescente e quasi glitterata, mentre al contrario in alcune sequenze vi è un fotorealismo ricercato, come nella rappresentazione di alcuni ambienti marini. Il sorriso di Halle Bailey e la sua carica bilanciano il ritmo lento del principe Eric, interpretato da un Jonah Hauer-King che convince poco come Eric. (E non sono l'unica a pensarlo, ho visto il film con un'amica e mi ha detto che lei è perfetta, lui meno).

Un punto in meno anche per la mancanza di ironia e la perdita di alcuni aspetti divertenti del film d’animazione, che in questo adattamento danno meno importanza all'aspetto romantico. La villain Ursula, tra le più cattive ed interessanti streghe Disney, è interpretata con grande carisma da Melissa McCarthy, che conferma la sua trasversalità attoriale e dona una personalità contemporanea alla cefalopode. La storyline della villain manca però di approfondimento e, in un film che vuole esaltare la quota “femminista”, non è un bene. In conclusione La Sirenetta del 2023 rispecchia pregi e difetti di un genere in via d’evoluzione, ma rimane un prodotto godibile, che celebra valori e sentimenti universali.



La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3




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