martedì 6 giugno 2023

Recensione serie "Sevenwaters", Juliet Marillier

 

Autrice: Juliet Marillier

Titolo: Il Figlio delle Ombre

Serie: Sevenwaters #2

Prezzo: 18,00   e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Sevenwaters:

1)La Figlia della Foresta

2)Il Figlio delle Ombre

3)Il Figlio della Profezia

4)Heir to Sevenwaters

5)Seer of Sevenwaters

5,5)Twixt Firelight and Water

6)Flame of Sevenwaters


"Vedevo gli occhi di mia madre su di noi, verdi, strani, vigili, e mi sentivo attraversare da un brivido di presagio.

Sentivo che era tempo.

Tempo che le cose cambiassero di nuovo."


Trama

SORHA È RIUSCITA A ROMPERE L'INCANTESIMO che imprigionava i suoi fratelli nei corpi di cigni e, con il suo amore, ha sconfitto generazioni di odio e unito due culture. Grazie al suo coraggio e al suo sacrificio, la pace e la gioia sono tornate a Sevenwaters. Ma dopo anni di relativa tranquillità, nuove ombre vanno addensandosi sull'Irlanda del Nord e sui figli di Sorha: la primogenita Niamh deve piegarsi a un matrimonio di convenienza e, mentre il giovane Sean si appresta a ereditare il titolo, spetterà alla sua gemella Liadan - che ha preso dalla madre il dono della Vista e le doti di guaritrice - compiere il destino della famiglia di Sevenwaters. Per farlo dovrà intraprendere un viaggio alla scoperta di un mondo che sa essere tanto meraviglioso quanto oscuro e crudele. Un'esperienza che la cambierà per sempre, insegnandole a quale prezzo è stata conquistata la serenità che ha sempre conosciuto. Tra insidie e dilemmi, Liadan avrà bisogno di tutta la sua forza per fronteggiare proprio coloro che ama di più. Perché la sua ricerca del vero amore potrebbe essere per tutti loro una condanna... o la salvezza.

Vincitore dell'Aurealis Award per il miglior romanzo fantasy nel 2000, Il figlio delle ombre prosegue la narrazione delle vicende della famiglia di Sevenwaters iniziata nella Figlia della foresta: un racconto emozionante e pieno di avventura, coraggio e magia che affonda le radici negli antichi miti celtici dell'Irlanda medievale.




In certe famiglie leggende di quel tipo entusiasmavano solo gli uomini. Ma

non nella nostra; perché mia madre sapeva creare con le parole una tale

magia che tutti indistintamente ne erano catturati. Raccontava storie che

facevano sbellicare dalle risate, e storie che facevano ammutolire gli uomini

più duri. Ma ce n’era una che lei non raccontava mai, ed era la sua. Era stata

mia madre, da fanciulla, a salvare i suoi fratelli dal perfido sortilegio di una

strega, e nel farlo aveva quasi perso la vita. Era lei la ragazza i cui sei

fratelli avevano passato tre lunghi anni come creature selvagge, ed era stata

lei che li aveva riscattati con il proprio silenzio e le proprie sofferenze. Non

c’era bisogno di raccontare e ripetere quella storia, perché essa si era

guadagnata un posto nell’immaginario della gente.




Recensione


Oggi vi parlo del secondo capitolo della saga "Sevenwaters" che ha per protagonisti i figli di Shora.



Siamo davanti a una bellissima saga fantasy pubblicata per la prima volta nel 1999, composta da tre libri ambientati nell'antica e magica Irlanda, anche se a quanto pare ne sono previsti altri 3 oltre a questi. Così come il primo, anche questo secondo libro è autoconclusivo e potrebbe leggersi da solo, ma vi consiglio caldamente la lettura del primo volume (a cui dare la precedenza) o vi mancherebbe un pezzo di storia.

Venti anni dopo i fatti narrati, ritroviamo molti dei personaggi del primo libro: Shora ha tre figli, Niamh, la maggiore, e i gemelli Liadan e Sean di diciassette anni. Liam, insieme al marito di Sorra, governa la tribù di Sevenwaters, mentre Conor è diventato il potente druido che era destinato ad essere. Il governo di Liam e Iubdan ha trasformato Sevenwaters in una ricca e influente tribù, molto importante nell'alleanza tra le tribù e per le decisioni circa la riconquista delle Isole.
Così come sua madre, Liadan ha una forte connessione con la Foresta e presto capiamo che ha ereditato i suoi stessi poteri, ma per lei sono molto più sviluppati. Shora le ha insegnato tutti i segreti di una guaritrice e Liadan è felice di poter vivere la sua vita tra gli alberi della Foresta con la famiglia.
È lei la protagonista di questo capitolo e sue saranno le vicissitudini in esso narrate.
Le loro vite scorrono tranquille fino al giorno in cui la famiglia scopre che Niamh ha una relazione clandestina con uno dei druidi dello zio. La cosa, già scandalosa in sé, è peggiorata dal fatto che, per motivi che restano oscuri fino alla fine del romanzo, l'unione dei due ragazzi è sacrilega e scongiurata facendo allontanare il ragazzo e mandando in sposa Niamh nelle terre del nord. 

La qual cosa però, dopo una visita della sorella, porta la vita di Liadan a cambiare in modo drastico.
Rapita da una banda di feroci malviventi prezzolati, mercenari la cui forza è a servizio di chi è disposto a pagarli, si ritrova sola a combattere contro la morte di uno di loro. Alcuni banditi hanno saputo delle sue abilità di guaritrice e hanno deciso di rapirla per tentare di salvare uno dei loro compagni, ferito a morte in un incidente. Liadan incontra il capo della banda e, nel breve periodo trascorso con loro, apprende che non tutto ciò che viene narrato è sempre vero e che l'onore può nascondersi nei posti più impensati, anche tra le fila dei reietti della società.
Il loro incontro e l'amore che nasce tra lei e il Capitano andrà contro tutto quello in cui Liadan crede, anche contro il volere del Piccolo Popolo stesso, che, a differenza della madre, Liadan non esita a sfidare.
Dire che ho adorato questo romanzo è un eufemismo; non pensavo di potermi elettrizzare anche con "Il figlio delle ombre", visto che si dice sempre che "il libro di mezzo è quello che fa flop". Come ho detto, è un secondo libro, grazie al quale veniamo a conoscenza della leggenda di Sevenwaters e perché sia così importante per il destino non solo del Piccolo Popolo, ma anche degli spiriti e delle divinità che hanno governato l'antica Erin prima dell'arrivo del Piccolo Popolo stesso e che grande rilievo hanno in questo volume. Capiamo perché la famiglia di Shora è così importante per il destino di tutti loro e perché il Piccolo Popolo si spinge prepotente nel destino delle loro vite.
Liadan è molto simile a sua madre, nelle abilità, nella forza e nei poteri. Ma a differenza di quest'ultima non teme il volere degli spiriti e non si piega ciecamente alle loro decisioni. Anzi, sfiderà apertamente la loro volontà per piegare il suo destino al suo volere.

Tutti i personaggi e le loro rispettive storie sono l'interludio per il capitolo finale. I figli di Shora, pur conoscendo il destino della madre e la sua vita, non conoscono tutta la sua storia e soprattutto la potente strega che li ha condannati o la sua fine, e per tutto il libro viene accennato loro solo il pericolo dovuto a un male potente e oscuro.

A questo punto attendo l'uscita del terzo volume, per capire dove andrà a parare questa trilogia;  ma come ho detto, in realtà la saga è composta da 6 libri,  non 3, per cui mi viene da pensare che, se "Il Figlio della Profezia" conclude la trilogia di Sevenwaters", gli altri 3 avranno nuovi protagonisti; ma chi? Spero vivamente che Oscarvoult pubblichi tutti e 6 i libri (e sono certa concluderà almeno la prima trilogia), perché non vedo l'ora di leggere tutto!


La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3





Io, a volte, coglievo la mamma che guardava Niamh, Sean e me, e sapevo che cosa la

preoccupava. Presto o tardi, il Popolo Fatato avrebbe deciso che era tempo.

Tempo di intromettersi di nuovo nella nostra vita, tempo di riprendere in

mano l’arazzo incompiuto e tesservi altri complicati disegni. Chi avrebbero

scelto? Era uno di noi il bambino della profezia, quello che avrebbe infine

portato la pace tra la nostra gente e i britanni di Northwoods; che avrebbe

riconquistato le Isole con le loro grotte mistiche e i sacri alberi? Tra me e

me, ne dubitavo. Se conoscevi almeno un poco il Popolo Fatato, sapevi che

erano esseri subdoli e scaltri





































Nessun commento:

Posta un commento