Buongiorno, oggi partecipo al review party del nuovo romanzo di Noemi Talarico
Titolo: Siamo un disastro perfetto
Autore: Noemi Talarico
Editore: Self-publishing
Genere: Romantic suspense, new adult, second chance
Pagine: 280
Data pubblicazione: 21 APILE 2023
Data cover reveal: 17 APRILE 2023
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"Sei l'unico respiro in questa vita che mi soffoca"
Trama
“Sono nato in luogo ostile, cresciuto in modo ostico e costretto a una vita che non voglio.
Poi ho incontrato lei, Chrisell mi ha insegnato che non è importante quante volte si perde, chi ti
fotte il futuro, o cerca di annientarti.
Ciò che conta davvero è il coraggio.
Il coraggio di non abbassare la testa, di non chiudere gli occhi e di non tapparsi la bocca.
Il coraggio di non avere paura, perché non si è mai da soli ad affrontarla.
E perché finché il cuore continuerà a battere ci sarà sempre un modo e una chance.”
Mateo e Chrisell, due giovani ragazzi dal passato e presente difficile e senza la certezza di un
futuro, s’incontrano in un istituto di recupero.
Lei impudente ma sensibile. Lui schivo e aggressivo. Una diversità da cui entrambi si sentiranno
attratti sin da subito, per poi scoprire che sono più simili di quanto sembri e divenire l’uno la forza
dell’altra.
Impareranno che il posto in cui si nasce e il modo in cui si è costretti a vivere non determina la
persona che si dovrà essere. Si uniranno per far fronte a un sistema corrotto e ingiusto, mettendosi
contro il dominio di una delle più sanguinarie organizzazioni criminali mondiali.
Sullo sfondo di un America Latina brutale e spietata, Mateo e Chrisell dovranno combattere una
guerra ingiusta per raggiungere la libertà agognata e riavere il futuro che gli spetta di diritto.
"Dios bueno, odio arrivare in ritardo a mensa." Un terzo ragazzo appoggia con sgarbo il suo piatto sul tavolo.
"Ehi, amico è questo il modo di presentarsi alla nuova arrivata?" lo rimbecca Jason.
"Di chi stai parland...oh." I suoi occhi castani mi puntano. "Scusa, di solito non sono così cafone."
"Non credergli" lo contraddice Mateo masticando senza grazia.
"Hijo de... casomai è a te che non dovrebbe dare retta!"
"perdóneme mamá" ribatte Teo.
"Avanti, novedad non crederai davvero che ci beviamo il nome della fata."
"Parla quello che sembra non averlo proprio un nome."
"E a chi dovrei presentarmi? A una ragazzina che dice di chiamarsi come la maga di un cartone animato per neonati?"
Non distinguo se il suo tono sia più scherzoso o infastidito e io non sono di certo famosa per i nervi saldi. "Sai che c'è? Non importa. Ti basta chiamarmi Trilli, che ti piaccia o no... Mateo."
Recensione
Noemi Talarico è ufficialmente diventata una garanzia, in mezzo ad altre 10 o forse 15 (ho perso il conto delle autrici che adoro, chiedo scusa).
Questa volta la signorina Talarico se la gioca con una storia d'amore tra personaggi italo-americani (Chriselle) e cubani (Mateo), insieme ad altri di altre etnie, ma tutti minorenni e dentro un centro di recupero (e io che mi aspettavo una roba stile "Mare Fuori" con i ragazzi in un carcere minorile: ma ci è andata vicino!) Opsh.. Come al solito sto andando fuori dalle righe..
Come ho accennato sopra, abbiamo una protagonista femminile italo-americana di nome Chriselle (e sì, è il nome di una fata) ma che viene chiamata Trilli (di nuovo nome da fata, Noemi devi dirci qualcosa??) e un protagonista maschile cubano di nome Mateo; come ci finiscono questi due dentro un centro di recupero? Chriselle lo scopriamo subito: viene accoltellata durante uno spaccio e il suo ragazzo la molla alla guazza (no, non è Mateo, lui arriva dopo), il che la porta a scoprire l'esistenza del suo caro paparino, ovvero colui che la butta dentro il centro di recupero.
Lì Chriselle farà amicizia con la sua coinquilina Lyza e altri due ragazzi Jago e Jason, l'ultimo palesemente interessato a Lyza e ricambiato; quando Chriselle arriva al centro, fa subito amicizia con Lyza e quindi con Jason (soprattutto considerato che lo becca nella stanza che dovrebbe condividere con Lyza ndr); la sera esce ed è lì, che si trova davanti alla persona che ha scritto il murales sul muro: Mateo: che però non si degna di dirle come si chiama.
I due si conoscono, Chriselle fa domande in giro per capire chi diavolo è il ragazzo che l'ha letteralmente stregata (cosa che si affretterà a negare) e i due inevitabilmente si ritroveranno a stretto contatto nonché impossibilitati a stare lontani uno dall'altra.
Il periodo al centro permetterà a Chriselle di cambiare, di capire che ciò che ha fatto è sbagliato, ma permetterà anche a Mateo di rigare dritto, soprattutto ora che lì, dove non si faceva avvicinare quasi da nessuno, è arrivata una ragazza che poi diventerà la sua "hada", colei che gli darà la scossa e la forza giusta per riprendere in mano la sua vita e di cambiare quella dei suoi famigliari.
Eh sì, Mateo è finito dentro per motivi famigliari (dirò così e nulla di più, mi spiace), che dovrete scoprire solo leggendo il romanzo di Noemi; verso la fine ci sarà una sorta di riscatto per Mateo e un finale da brividi.
Mi fermo prima di sparare altre paroline di troppo (se no poi chi la sente Noemi? Ah sì, la strigliata me la piglio io per gli spoiler, che spero vivamente di NON aver fatto).
Un romanzo di formazione, riscatto, amore, amicizia e giustizia, ecco cos'è "Siamo un disastro perfetto"; Noemi Talarico ha fatto di nuovo centro, e ora mi tocca aspettare che scriva altro (cosa già in corso, peraltro), anche se per leggere il prossimo romanzo dovrò aspettare, visto che, mentre scrivo questa recensione, "Siamo un disastro perfetto" deve ancora vedere la luce, o dovrei dire che manca poco e potrete leggerlo pure voi!
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
"Avvicinati, hada" sussurra tornando al suo disegno e solleva di poco il foglio.
"Secondo te, cosa manca?"
"Vuoi davvero un mio parere? O è un altro dei tuoi giochetti, Teo?"
"L'altra notte hai detto che posso contare su di te, stavi bluffando?"
"No"
"Allora illumina la mente stanca di un artista" mormora quasi sbuffando.
Solco con lo sguardo le nere linee tracciate da mani traviate dal tormento.
Ha ritratto un'araba fenice durante la resurrezione delle ceneri.
Dicono che attraverso le opere di un artista si possa scorgere la sua anima.
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