lunedì 10 ottobre 2022

7 blog per 1 autore: ANDREA ANSEVINI

 Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?



Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO


COVER + TRAMA + ESTRATTI 
Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta (Allega un estratto card e la cover del romanzo) 

La cover l’ha scelta Luigi Candita, direttore della Dragonfly Edizioni e assieme a lui abbiamo deciso di aggiungere un particolare saliente.


Trama: Durante una tranquilla giornata lavorativa presso l’acciaieria Iron Vision Corp. tutto sembra scorrere bene come tante altre giornate lavorative. All’improvviso il ritrovamento di una mano causa il panico e tra gli operai succede il caos. 
Sarà un incidente sul lavoro o un omicidio premeditato? Cercherà di farne luce il tenente Denver, ma, le indagini saranno più difficili di quello che si pensa. L’acciaieria posta sotto sequestro non può permettersi di chiudere e la vita va avanti come se nulla fosse successo. Cosa sarà realmente accaduto?

Estratti: 

1° Estratto

Ciao, mi presento.
Il mio nome è Jacob Wright e lavoravo come operaio e addetto al primo soccorso presso l’acciaieria “Iron Vision Corp.”.
Ti dico “lavoravo”, perché tempo fa sono stato licenziato dal nuovo datore di lavoro, subentrato al precedente, per una storia che ha davvero dell’incredibile e che tra poco ti andrò a raccontare nelle pagine che seguiranno. 
Nessuno conosce questa storia particolare, a parte le persone con cui ho lavorato quasi dieci anni, le quali sanno tutto, per il resto nessun’altra persona ne è stata mai a  conoscenza fino in fondo nei minimi particolari. La mia psicologa dice che sono un “anonimo”, come altre persone che si sono trovate nella mia condizione.
Sono sicuro che tu che sei alla lettura ti starai domandando “Ma davvero ha una psicologa?” oppure “Cosa mai gli sarà successo per andare da una psicologa?”.
Ok ti rispondo subito...
Esatto, ho una psicologa! Devi sapere che questa storia mi ha davvero sconvolto in tutti i sensi, ma i motivi te li racconterò un po’ per volta nelle pagine che seguiranno.
Per chi non sapesse cosa sia un “anonimo”, lo spiego subito in due righe: è una persona di cui nessuno sa l’esistenza, o almeno così dice lui, ma io sinceramente non ci credo, perché, come detto, dove lavoravo mi conoscevano proprio tutti. Tuttavia la mia vita non è stata sempre così. È vero che ho degli alti e bassi, come del resto li abbiamo tutti, spesso le cose si superano, ma per questa ci vorrà tempo.  Dove lavoravo prima, ero stato distrutto in tutti i sensi dal mio superiore Bob Springsteen – ma nulla a che vedere con il famoso cantante Bruce “The Boss”.
Non ha distrutto solo me, ma anche tutti gli altri con cui ho lavorato e, chi più chi meno, eravamo tutti finiti sotto la sua mannaia. Nonostante ciò, ho imparato a rimettere i pezzi a posto, nonostante sia rimasta ancora qualche cicatrice di ricordi, perché, al di là del suo comportamento, sono andato sempre avanti fregandomene e solo così ho imparato a sopravvivere alle sue angherie.
La sfortuna volle per lui una fine molto tragica, quella che a nessuna persona si augura mai.
Ebbene, anche a seguito di questa disgrazia, nonostante la sua morte, indovinate chi fu accusato?
Eh sì, nemmeno a farlo apposta, ad essere accusato fui io! “Dimmi la verità, ti sto mettendo curiosità? Scommetto che vorresti sapere com’è morto, vero?”
Basta, non posso più continuare a raccontarvi tutti i particolari di questa storia, altrimenti non avrà più senso leggere questo libro che hai tra le mani, quindi inizio senza indugio!

2° Estratto: 

Quel sabato mattina del 1° marzo 1969 alle ore 9:00 fu anche l’ultima volta che vidi il signor Stick dopo il suo incidente e fu mentre ero a fare la spesa settimanale con mia moglie Connie. In quella mezz’ora che ci eravamo ritrovati a parlare insieme, eravamo andati a prendere un caffè assieme.
Mi disse che, sei mesi dopo quel brutto fatto che gli era capitato, era andato anche lui a rassegnare le sue dimissioni e mi disse che quando passò a salutare tutti quanti non mi trovò.
Alla domanda su quale lavoro stessimo facendo, mi disse sorridendo di aver trovato lavoro come centralinista. Io anche sorridendo a lui dissi che ora facevo lo scrittore.
Avevo tante cose da dire, da quando mi ero licenziato, nel giro di un anno ero riuscito a scrivere ben cinque libri, sei con questo in lavorazione, dove avevo preso spunto da quello che era capitato
alla ditta “Iron Vision Corp.”.
Il tutto grazie a mia moglie, la quale mi faceva mettere per iscritto ciò che avevo dentro e cosa provavo, per scrivere appunto un nuovo romanzo di prossima pubblicazione, di modo che chiunque lo leggerà quando lo avrà tra le mani possa sapere quello che era successo veramente fino ad oggi, però partendo come tutte le storie dall’inizio, esattamente da quando avvenne la morte di Bob Springsteen. Per questo il titolo sarà “Morte nell’acciaieria”.


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