Autrice: Sephy Fontaine
Titolo: Shadows
Serie: Soul #3
Prezzo: cartaceo 10,00 e-book 1,50
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Serie Soul:
1)Soul
3)Shadows
Erano le sette di sera quando io e Damian
arrivammo a casa Nichols con la sua nuova
Mclaren Mp4 grigia.
Dopo che Damian aveva rinunciato al sangue
umano e accettato di nutrirsi soltanto con il Siero,
aveva lasciato il suo vecchio nascondiglio a
Bridgesmall, stabilendosi nuovamente in quella
villa vittoriana che mi piaceva tanto. Non
capitanava più un clan adesso. E soltanto dodici ore
fa avevamo combattuto una battaglia contro i
Remoti, dove c’erano state numerose perdite.
La villa in cui si erano rifugiati Victor e Kendra
era stata consumata dalle fiamme insieme ai
cadaveri dei Remoti e Mezzosangue caduti.
Quei due vampiri fuggiti dal Limbo non
potevano essere uccisi dall'argento, e adesso
entrambi erano a piede libero. Kendra aveva fatto
perdere completamente le sue tracce dopo essere
riuscita a fuggire. Victor invece non poteva essere
andato molto lontano per via delle numerose ferite
causate dai proiettili d'argento che gli avevano
perforato il cuore.
A meno che Kendra non l’abbia trovato e portato
con sé per guarirlo.
I Mezzosangue avevano detto che Victor avrebbe
avuto bisogno di parecchio sangue per guarire
completamente e tornare in forze.
Damian avrebbe voluto unirsi al clan dei
Mezzosangue per dargli la caccia. Voleva essere lui
ad acciuffare il suo nemico e rinchiuderlo in una
gabbia come uno sporco animale. Ma aveva
rinunciato alla caccia per affrontare una cena con la
mia famiglia.
Prima di lasciare casa Nichols dovevo
ufficializzare la mia storia con lui, altrimenti
sarebbe stata una grande mancanza di rispetto
verso i miei genitori. Finora erano rimasti
all'oscuro del mio ritorno di fiamma con Damian.
In realtà sono all'oscuro di parecchie cose, per
esempio che sono una vampira e che faccio parte
di un clan.
Trama
Damian e Heavenly sono tornati insieme dopo un periodo di lontananza, ma l’oscurità avvolge ancora la loro vita.
Victor e Kendra, i due Remoti fuggiti dal Limbo e immuni all'argento, in seguito allo scontro con i Mezzosangue sono riusciti a scappare, facendo perdere le loro tracce. Ma il rapimento di Cedric annuncia il loro ritorno.
I Mezzosangue dovranno combattere una battaglia molto difficile, e delle vite andranno perdute. Le tenebre prendono decisamente il sopravvento su Damian e Heavenly a causa di Kendra. Il loro amore riuscirà a spezzare le catene dell'oscurità?
---ULTIMO VOLUME DELLA SAGA---
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«Ma voi due non vi siete ancora presentati»,
intervenne Mary, guardando quei due in alternanza.
Merda!
Nessuno dei due vampiri diede corda a Mary.
«Damian, Josh, sto parlando con voi».
Il primo a sollevare lo sguardo fu Damian,
mentre Justin si ostinava a tenere la testa bassa.
«Giusto, ha ragione signora Nichols. Io sono
Damian Kermit, il compagno di Heavenly», disse,
porgendo la mano a Justin.
Sta fingendo davvero bene. Ma so che in realtà
preferirebbe stringere la mano di una creatura
viscida anziché quella di Justin.
La parola “compagno” mi fece uno strano
effetto. Damian non si era presentato come il mio
ragazzo o fidanzato, ma con un aggettivo molto più
profondo e significativo: compagno.
«I miei genitori hanno detto che sei un ragazzo
per bene. E poi il discorso ovviamente è sfociato
sulla nostra scelta di vivere insieme. Sono stata
sincera con loro. Ho detto che ti amo e che sei la
persona giusta per me. Mio padre non è molto
felice dell'idea della convivenza. Ha sempre
desiderato vedermi con l'abito bianco».
Guardai Damian di sottecchi per poter leggere la
sua espressione. Ci rimasi male quando vidi il suo
volto incupirsi, teneva lo sguardo fisso sulla strada,
e la mano che mi accarezzava la coscia in modo
sensuale si era improvvisamente bloccata.
Quel silenzio era snervante.
«Il matrimonio non è solo il sogno di mio padre.
È anche il mio. Ho sempre sognato di sposarmi in
un luogo immerso nel verde, con prati in fiore e
una vista mozzafiato all'orizzonte. Il mio abito
dovrebbe essere leggermente ampio e senza troppi
fronzoli. Riesci a immaginarmi con un abito
bianco?».
Guardai Damian in attesa di una risposta, ma
continuava a stare in silenzio. La sua mano destra
si sollevò dalla mia gamba per premere sul volante,
il suo sguardo adesso era severo.
Sto parlando da sola.
«Posso sapere perché sembri arrabbiato?»
«Non sono arrabbiato. Perché dovrei esserlo?»
«E allora per quale motivo non rispondi alla mia
domanda?».
Passò un istante di silenzio.
«Non ci arrivi proprio, eh?»
«Vuoi parlare chiaramente? Perché a volte non
riesco a capirti».
«Ho capito dove vuoi andare a parare con tutti
questi discorsi sul matrimonio. Stai cercando di
farmi capire che vuoi sposarti. È fuori discussione,
Heavenly».
Non mi aspettavo di ricevere una risposta così
fredda, detta con rabbia. Quella serata molto
piacevole, ricca di momenti significativi, rischiava
di terminare con un litigio.
«Ho capito. Odi i matrimoni», dissi freddamente,
evitando di guardarlo.
«Se non comprendi la ragione della mia risposta,
allora significa che non mi conosci bene».
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