giovedì 21 ottobre 2021

Recensione tetralogia "Arma Infero", Fabio Carta

 


Autore: Fabio Carta

Titolo: Arma Infero Il Mastro di Forgia

Serie: Arma Infero

Prezzo: 1,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Arma Infero:

1)Il Maestro di Forgia

2)I Cieli di Muareb

3)Il Risveglio del Pagan

4)Delenda Gordia


Le gambe svincolate non avrebbero poi niente affatto pregiudicato l'equilibrio dinamico del rotismo epicicloideo, ché per mantenere la fissità del portatreno planetario - necessaria all'abbrivio dell'accelerazione - bastavano il legame delle braccia dello zodion e un giogo opportunamente modificato

Trama

Su Muareb, un remoto pianeta anticamente colonizzato dall’uomo, langue una civiltà che piange sulle ceneri e le macerie di un devastante conflitto. Tra le rovine v’è Karan, vecchio e malato, che narra in prima persona della sua gioventù, della sua amicizia con colui che fu condottiero, martire e spietato boia in quella guerra apocalittica. Costui è Lakon. Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia "Mastro di Forgia", ed infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l'ascesa di Lakon è il segno premonitore di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l'inevitabile distruzione che su tutto incombe.


L'identità, ah! Coacervo di sforzi cognitivi volti alla coerenza trascedente, al senso assoluto! Immagine mutevole che si riflette negli occhi degli altri, ma con la presunzione di essere eterna e immodificabile. Essa è la menzogna di un monolite che si spaccia per roccia ma è fatto di creta! E'.. è una semplice percezione soggettiva, uno stratagemma del nostro cervello che ci rende consapevoli di essere autonomi rispetto all'ambiente circostante.


Recensione

"Arma Infero" è un libro particolare, dal carattere fantascientifico, ma che richiama anche le storie cavalleresche; la trama e il libro sono complessi, ma l'autore ha comunque una buona padronanza del linguaggio.

Siamo sul pianeta Muareb, dove veniamo a conoscenza della storia di uno dei veterani del villaggio, che ha conosciuto colui che tutti venerano: Lakon; l'anziano che ha nome Karan, da giovane è stato il Maniscalco, ossia colui che doveva prendersi cura di avanzatissime cavalcature da guerra conosciute con il nome di zodion; Lakon, è stato l'assistente di Karan, e la sua abilità, riconosciuta da tutti, gli è valsa il titolo di Mastro di Forgia; tutto questo però è avvenuto prima della grande guerra che ha devastato il pianeta e di cui Karan è stato testimone.

Questo romanzo, è scritto in maniera complessa, sembra voler richiamare, soprattutto per alcuni nomi, Il Signore degli Anelli, ma ha anche qualcosa de "Il nome della Rosa", di Eco; il lettore vuole comunque arrivare alla fine per capire cosa succederà, e si troverà un finale volutamente aperto, visto che questo, è il primo volume di quattro.

In questo romanzo troviamo anche amore, tradimenti e intrighi, quasi alla Game of Thrones, per intenderci; l'autore tocca vari temi senza, per fortuna, annoiare chi legge, che viene invogliato a concludere il romanzo.


La mia valutazione

Alla prossima


Luce <3


Delle nuvole rapide lassù nel cielo alto non se ne vedono da decenni, tanto che i giovani non sanno cosa siano se non grazie ai racconti dei vecchi, uomini resi deformi dalle mutazioni, accecati dai lampi della guerra, pazzi ormai tenuti in pochissima considerazione. 

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