Autore: Alberto Grandi
Titolo: La guerra del portatore (cronache di un mesotes #1)
Serie: Cronache di un mesotes
Prezzo: cartaceo 15,20 e-book 6,99
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Girandomi verso il ragazzo, chiesi: «Sai dove ci troviamo?».
Markus fece un sorriso che mostrava più preoccupazione che serenità. Stava per rispondere, quando una minuscola parte della parete si mosse rivelando un accesso. Una piccola creatura, non più alta di un metro, entrò a passo svelto, avvicinandosi a noi. La osservai mentre avanzava: era molto minuta e con una strana conformazione del cranio, più grande del normale; la fronte era allungata e accentuata, e i pochi capelli lunghi e spessi, simili ad antenne bluastre, ondeggiavano lentamente, raccolti in una coda di cavallo. La creatura sembrava non avere occhi da quanto questi erano stretti, e anche il naso e la bocca, per quanto visibili, risultavano molto piccoli.
Trama
Il Portatore, colui che crea la vita e distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino, sta guidando l’avanzata di un esercito di creature oscure che minaccia gli equilibri dell’intero universo. Fortunatamente, però, alcune specie aliene hanno deciso di stipulare un’alleanza per fronteggiarlo e quattro Umani sono stati scelti per unirsi alle loro schiere di soldati: tra questi c’è Leon, un ragazzo appassionato di arti marziali e filosofia, con un passato misterioso alle spalle e un futuro ancor più incerto all’orizzonte. Basteranno il suo coraggio e la misteriosa spada Azrael per permettergli di sopravvivere a pianeti sconosciuti, missioni diplomatiche e combattimenti all’ultimo sangue?
Allora era vero, la persona entrata prima non era umana e neppure un’allucinazione… Tutto iniziava a prendere forma, tutto diventava reale. Ero lì per mia stessa volontà!
Mi tornò in mente il pianto di mia madre il giorno della partenza, la tristezza e la preoccupazione dei miei famigliari e amici, il sorriso forzato che avevo mostrato per cercare di tranquillizzarli. Il destino…
«Sì, ora ricordo, abbiamo accettato noi di venire qui. Ma non dovrebbero esserci anche altre due persone?»
«Esatto! Non so esattamente dove siano, ma presumo siano arrivate a destinazione. Ci hanno separati… A quanto pare, e qui cito le parole del medico, noi avevamo più operazioni da dover fare per essere riparati e ottimizzati.»
«Riparati e ottimizzati… Cosa siamo, macchine?» esclamai, infastidito.
«Dai, non ti offendere, hanno una cultura diversa. Magari per loro è normale parlare così! Comunque, mentre dormivi mi hanno illustrato il funzionamento di questa specie di traduttore. Provo a spiegartelo ma abbi pazienza, non ho capito proprio tutto.»
Feci un cenno con la testa e, incuriosito, mi apprestai ad ascoltarlo.
«A quanto pare è una sorta di stimolatore neurale che amplifica le nostre capacità cerebrali, e in particolare le informazioni che udiamo o vediamo. Ci permette di rielaborarle utilizzando la lingua che conosciamo, di tradurle in modo inconscio e involontario nel nostro idioma... In questo modo, ognuno di noi continua a parlare, pensare, ragionare nella propria lingua, ma chi ascolta percepisce ciò che diciamo nella sua. In alcuni casi, poi, il traduttore ci fa parlare in altre lingue, seppur non ce ne accorgiamo. Ad ogni modo, non è una traduzione letterale, ma di senso. Proprio per questo motivo mi è stato difficile comprendere nello specifico il suo funzionamento… Penso che essendo una tecnologia sconosciuta agli esseri umani, per chiunque di noi sia impossibile capirla appieno senza un’adeguata spiegazione o uno studio approfondito.»
Recensione
Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di questo romanzo; ringrazio l'autore per avermi chiesto di leggerlo.
"Cronache di un mesotes" è un viaggio all'interno della vita e della missione del narratore, Leon, un umano che viene prelevato insieme ad altri personaggi, da degli alieni, che li hanno scelti per combattere una guerra contro un personaggio definito "il portatore", ossia colui che ha dato vita ad esseri diciamo sovrannaturali.
Questo romanzo è una sorta di mix tra fantasy e filosofia; ogni capitolo inizia con un "Svegliati!" che fa capire che forse è un incitamento alla crescita; ci ho messo un po' a leggerlo; ammetto che non riuscivo bene a distinguere la narrazione e i dialoghi, perché a volte sembrano un tutt'uno. E' sicuramente un romanzo che fa riflettere sulla filosofia, ma è anche un viaggio interiore del protagonista, che pian piano cresce, insieme agli altri personaggi. E' un mix di culture diverse che mi ha creato qualche difficoltà nella comprensione.
Questo romanzo quindi aiuta a capire diverse culture e la filosofia, ma sinceramente, e mi dispiace, non credo che leggerò il seguito; c'è qualcosa che mi frena e forse è il fatto che viene narrato tutto, senza distinzioni di sorta.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
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