lunedì 21 dicembre 2020

Recensione tetralogia "Piccole donne", Louisa May Alcott

 


Autrice: Louisa May Alcott

Titolo: Piccole donne 

Prezzo: 8,07 e-book 1,99

Link d'acquisto: QUI


Tetralogia: 

1)Piccole donne

2)Piccole donne crescono

3)Piccoli uomini

4)I figli di Jo

“Senza regali il Natale non sarà un vero Natale,” brontolò Jo, sdraiata sul tappeto



Trama

Sullo sfondo dell'America lacerata dalla guerra di Secessione si snodano le storie delle protagoniste, tutte femminili, di questo romanzo divenuto da subito un classico amatissimo dal pubblico dei giovani lettori (e non solo). Le "piccole donne" del titolo sono le sorelle March. Quattro ragazze con caratteri molto diversi tra loro: Margaret, per tutti Meg, la maggiore, sedici anni, ha una passione inveterata per l'eleganza del bel mondo; Josephine, la scarmigliata, ribelle e anticonformista Jo, quindici anni, adora scrivere racconti e divorare libri; Elizabeth, detta Beth, tredici anni, timida al punto da non riuscire ad andare a scuola, molto dolce e con uno spiccato talento per la musica; Amy, la piccola di casa, dodici anni, capricciosa e vanesia, adora dipingere e disegnare ed è l'artista del gruppo. Basta leggere la prima pagina per immergersi nell'atmosfera casalinga di casa March: il chiacchiericcio fitto delle sorelle, gli echi di un mondo che fuori è pieno di gioia, le evasioni nel sogno. La bellezza di "Piccole donne" è tutta nel divampante incendio di un mondo che fu, il mondo delle illusioni fanciullesche, un mondo in cui la vita è ancora potenza e scrigno di ogni possibilità. Nell'affollarsi dei presagi all'ultima pagina del libro, quando le quattro sorelle, ognuna con un tono diverso, si dicono che non sarebbe possibile essere più felici di così, e nel dirlo riescono a fermare l'attimo, ma solo per poco; perché poi crescono. Postfazione di Nadia Terranova.



"Non c'è pericolo che il vero ingegno e la vera bontà rimangano per molto tempo nascoste ma anche se questo accadesse la coscienza di possedere queste qualità e di impiegarle pel bene del prossimo, dovrebbe dare sufficiente soddisfazione, e, te lo ripeto, la più bella dote di una fanciulla è la modestia."

Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del primo volume della tetralogia "Piccole donne"; non credo ci sia sto gran bisogno di presentarvele, questo libro è ormai parte dei classici per ragazzi (e adulti :D ). Piccole donne parla di quattro sorelle: Josephine, per tutti, Jo, ovvero la sorella più testarda e con voglia di comportarsi da maschio, più di tutte; Margaret o per meglio dire Meg, la maggiore, quella che sta sempre attenta a come comportarsi, che cerca di tenere a bada anche le sorelle (soprattutto Jo); Elizabeth, o Beth, quella più attaccata alla famiglia, ben decisa a non andarsene mai di casa; e per concludere: Amy, la piccola della casa, quella che ama dipingere sopra


ogni cosa, che vuole vedere il mondo, farsi conoscere come artista. Accanto a loro, ci sono mamma e papà March, anche se vediamo più mamma March, visto che il padre è andato sotto le armi e fin verso la fine del romanzo, non si sa se e quando tornerà. Zia March, una donna insopportabile, (sì, in questo sono pienamente d'accordo con Jo!) che cerca di "raddrizzare le nipoti", e che le vuole vedere maritate come si deve (a parte Amy, che per ora è fin troppo piccola); no, non me lo sono dimenticato, non potrei mai! Vicino a casa March, si trasferiscono due persone: un vecchio, apparentemente un po' scorbutico e maleducato, e un giovane: ovvero nonno e nipote, James e Theodore o Laurie/Teddy Laurence: Laurie incontra le sorelle fuori di casa, quando si avvicina, tra loro nasce un'amicizia destinata a durare nel tempo, che vedremo maturare e chissà, forse con una di loro, l'amicizia diventa anche altro (io lo so, noi tutti sappiamo di cosa parlo, ammettiamolo!); Laurie viene istruito a casa da John Brooke, un uomo che ha studiato tedesco, è stato sotto le armi, e  a un certo punto, si innamora di Meg (la maggiore, mica la mamma! :D ): quindi: Piccole donne è in sostanza un romanzo di formazione per le quattro protagoniste, una formazione destinata a continuare e maturare nei tre romanzi successivi, di cui vi parlerò a tempo debito.

Piccole donne, un romanzo senza tempo, che può essere letto da tutti, che tratta temi importanti, come la famiglia, l'amore e il rispetto reciproco, nonostante le mille difficoltà che ogni personaggio deve superare.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


"Una persona istruita e educata si riconosce subito dal suo modo di fare e di parlare, perciò non c'è bisogno di farne pompa - disse la signora March"



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