domenica 29 novembre 2020

Lady Oscar - anime (recensione)

 Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di un anime che ho recuperato da poco, grazie a Sky



Titolo: Lady Oscar

Paese: Giappone

Anno10 ottobre 1979 – 10 settembre 1980

Episodi: 40

Durata (versione italiana): 24 min



Informazioni

Lady Oscar (ベルサイユのばら Berusaiyu no bara?, lett. "Le rose di Versailles"), è un manga di Riyoko Ikeda, ispirato alla biografia di Maria Antonietta scritta da Stefan Zweig nel 1932, serializzato originariamente su rivista dal 1972 al 1973 e quindi raccolto in tankōbon Ne furono tratti un film cinematografico in co-produzione internazionale, Lady Oscar (1975) diretto da Jacques Demy, e una serie televisiva animata prodotta dalla Tokyo Movie Shinsha nel 1979, diretta da Tadao Nagahama e Osamu Dezaki. Il titolo originale è spesso abbreviato dai fan giapponesi in Berubara (ベルばら?).

In Italia, così come in altri paesi europei, il successo dell'opera fu determinato dalla trasmissione nel 1982 della serie televisiva, per la quale fu utilizzato il titolo internazionale Lady Oscar (mutuato dal film cinematografico). Dal 1990 è trasmessa sulle reti italiane come Una spada per Lady Oscar. In Italia, però, sono stati trasmessi 40 dei 41 episodi totali della serie.

Fra il manga e l'anime ci sono delle enormi differenze. Il manga è infatti incentrato su Maria Antonietta, mentre Oscar François de Jarjayes, visto il successo riscontrato presso il pubblico, ha un ruolo di rilievo nella seconda parte fino alla morte. L'anime ha invece Oscar come protagonista assoluta, mentre Maria Antonietta passa in secondo piano. Inoltre, il manga è molto più fedele alla realtà storica dell'anime.





Trama

La serie è ambientata in Francia, negli ultimi anni dell'ancien régime, e racconta in maniera dettagliata la vita nella corte di Versailles e gli anni della rivoluzione del 1789.

Nel 1770, la giovane Maria Antonietta d'Austria, figlia dell'imperatrice Maria Teresa, promessa in sposa al delfino di Francia Luigi Augusto, nipote di Luigi XV, giunge a corte. Le fa da scorta in ogni sua uscita Oscar François de Jarjayes, nobile sua coetanea nonché comandante della Guardia Reale, che è stata educata sin da bambina come un uomo. Tra le due nasce subito una forte amicizia. Oscar assiste, durante un ballo in maschera a Parigi, all'incontro tra Maria Antonietta e il conte svedese Hans Axel von Fersen, del quale entrambe le donne finiscono per innamorarsi.

Intanto, Madame du Barry, favorita di Luigi XV, in diverse occasioni si trova a scontrarsi con Maria Antonietta. La delfina, infatti, rifiuta di rivolgerle la parola a causa dei suoi bassi natali e per la sua condizione di favorita, che considera immorale. Soltanto dopo molto tempo e altrettante pressioni da parte di sua madre Maria Teresa, la principessa cede e parla a Madame du Barry in occasione del capodanno del 1772. Alla morte di Luigi XV, il 10 maggio 1774, Luigi XVI e Maria Antonietta diventano sovrani di Francia e la contessa du Barry è allontanata dalla corte. Nel frattempo i sentimenti che Maria Antonietta e Fersen nutrono l'un l'altra diventano palesi: quando iniziano a diffondersi maldicenze sulla loro relazione, il conte abbandona il paese. Maria Antonietta, sempre più infelice e sola, cade allora sotto l'influenza di una nobildonna, la contessa di Polignac, una donna ambiziosa che diventa la sua favorita e spinge la regina a scialacquare denaro in occupazioni frivole, come la moda e il gioco d'azzardo.

Parallelamente si assiste alle traversie di due ragazze dei bassifondi di Parigi, Jeanne e Rosalie, che arrivano a corte attraverso vie diverse. Figlie di un defunto nobile decaduto della dinastia dei Valois e di una donna povera, dimostrano caratteri e desideri differenti: Jeanne, scaltra e ambiziosa, abbandona la famiglia e riesce a farsi adottare da una nobildonna, che poi uccide dopo aver preparato un falso testamento a proprio favore; Rosalie, invece, candida ed estremamente affezionata alla madre, si dedica ad assisterla. Nel disperato tentativo di guadagnare quanto serve a comprare le medicine per la madre, Rosalie conosce Oscar: una sera ferma la sua carrozza e, credendola un uomo, le si offre; Oscar ride per l'equivoco ma poi, commossa, le dona una moneta d'oro. Qualche tempo dopo, la madre di Rosalie finisce sotto le ruote della carrozza della contessa di Polignac; in punto di morte, la donna rivela a Rosalie di non essere la sua vera madre e che quest'ultima è in realtà una nobildonna; da quel momento Rosalie cerca di avvicinarsi a Versailles per trovare l'assassina della madre adottiva e vendicarsi di lei: finisce per diventare ospite di


Oscar, che le fa impartire un'adeguata educazione e la introduce a corte. Per ironia della sorte, Rosalie scopre che la sua vera madre è proprio la contessa di Polignac. Poco tempo dopo questa scoperta, Charlotte de Polignac, sorellastra undicenne di Rosalie, si suicida per sottrarsi ad un matrimonio indesiderato.

Dopo alcuni anni il conte di Fersen torna in Francia e inevitabilmente si riavvicina a Maria Antonietta che, non riuscendo a controllare i suoi sentimenti, rischia di far scoppiare uno scandalo. Anche su consiglio di Oscar, il conte decide di lasciare nuovamente il paese e si imbarca per andare a combattere oltreoceano con i rivoluzionari americani; la partenza del conte spinge Maria Antonietta a cambiar vita: dopo l'agognata nascita degli eredi al trono, si allontana dalla vita di corte e si ritira con i suoi bambini nel Petit Trianon, una residenza privata, suscitando l'astio dell'alta nobiltà.

Nel frattempo Jeanne Valois de la Motte ordisce un inganno ai danni della corona: riesce a far acquistare, a nome di Maria Antonietta, una costosissima collana realizzata alcuni anni prima da un gioielliere di Parigi per conto di Madame du Barry. Il piano riesce grazie all'ingenuità del cardinale di Rohan, il quale, infatuato della regina, è abilmente manipolato da Jeanne e dai suoi complici. Scoppia così il celebre affare della collana, che getta le prime ombre sulla reputazione pubblica della regina. Una volta scoperta e arrestata, dopo un clamoroso processo in cui accusa Maria Antonietta di essere l'artefice dell'intrigo, Jeanne viene condannata a essere marchiata a fuoco come ladra.

Poco dopo la vicenda della collana, Fersen torna dall'America. A un ballo di corte, Oscar si presenta in incognito vestita per la prima ed unica volta in vita sua da donna ma, danzando con Fersen, capisce che non potrà mai sostituire la regina nel cuore del conte svedese. Si trova poi coinvolta nel caso del Cavaliere Nero, un ladro che compie numerosi furti ai danni dei nobili per donare tutto il proprio bottino ai poveri: nel tentativo di catturarlo, il suo fido scudiero André per salvarle la vita viene ferito a un occhio, da cui perderà la vista. Si scoprirà poi che sotto la maschera del Cavaliere Nero si cela Bernard Chatelet, un giornalista parigino filorivoluzionario, amico di Maximilien de Robespierre. I furti erano compiuti con il tacito assenso del duca d'Orléans, che sperava in questo modo di gettare discredito sulla famiglia reale agli occhi della nobiltà. Oscar e Fersen, dopo un confronto nel quale il conte svedese le rivela di aver capito ma di non poterla ricambiare, si dicono addio per sempre. André, ormai cieco da un occhio, in un impeto di disperazione, rivela a Oscar di amarla da sempre, ma lei, confusa nei suoi sentimenti, lo respinge.

Oscar, ferita da quanto accaduto con Fersen e, successivamente, con André, decide di iniziare una nuova vita da sola, allontanandosi dalla corte e dalla regina: rinuncia al comando della Guardia Reale e ottiene da Maria Antonietta l'incarico di comandante del reggimento delle Guardie Francesi di Parigi. André, pur di starle vicino, vi si arruola anch'egli. Intanto, il padre di Oscar, il generale Jarjayes, si pente di aver destinato la ragazza alla carriera militare e ne auspica le nozze. Si propone Girodelle, secondo di Oscar nella Guardia Reale, ma quest'ultima non accetta di sposarlo. Nel frattempo, al comando della Guardia di Parigi, Oscar dovrà combattere per farsi accettare dai suoi nuovi indisciplinati soldati, riuscendo infine a ottenere la loro fiducia e in particolare quella di Alain de Soissons, amico di André, che a sua volta si innamora di Oscar.

Subito dopo la morte del primogenito di Maria Antonietta, si affaccia il turbine degli eventi che porteranno alla rivoluzione francese. Oscar, scoprendosi anch'essa innamorata di André, si schiera dalla parte del popolo, a cui appartiene il suo amato, e dice addio alla regina. Di lì a poco i due innamorati muoiono come rivoluzionari per mano dei soldati della guardia reale: André è colpito da una pallottola il 13 luglio 1789, mentre Oscar, già debilitata dai primi sintomi della tisi, cade il mattino seguente, durante i tumulti dell'assalto alla Bastiglia.

Le vicende della rivoluzione travolgono Maria Antonietta, fino alla sua esecuzione sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793.




Recensione


Buongiorno, eccomi qua a parlarvi di un anime che, di sicuro, voi avete già visto, vero?? E scommetto che avete letto pure il manga (che io recupererò).

Come scopriamo dalla prima puntata, Lady Oscar è l'ultima figlia del generale Jarjayes, che, deluso dall'ennesima femmina, ed essendo così, senza eredi maschi, decide di allevarla come un uomo, e Oscar Francois, questo il nome dato alla bambina, diventa un abile spadaccino al fianco del fido Andrè, nipote della governante, tanto da diventare comandante della Guardia Reale.

In parallelo alla storia di Oscar, vediamo anche quella della seconda Rosa di Versailles (la prima, ovviamente, è Oscar), la regina Maria Antonietta, che diviene la sposa, fin dalla tenera età, di Luixi XV, uomo che non si può certo definire "principe azzurro", visto che risulta timido e impacciato, più interessato all'attività di fabbro, che alla sua sposa.


Ci sono anche altre due ragazze che possono, anzi, devono, essere nominate, proprio perché degne del soprannome "Rose di Versailles", e sono: Rosalie Lamoliere e Jeanne Valois de La Motte, l'ultima anche conosciuta per aver preso parte allo "scandalo della collana"; scopriremo anche l'importanza di Charlotte, figlia della contesssa di Polignac e della sorella di Alain, personaggio che viene fuori verso la fine e che è di notevole importanza, proprio per la conclusione dell'anime (e probabilmente del manga).

Vero è che nell'anime, hanno dato importanza alle vicende amorose (vedasi: Maria Antonietta e Conte di Fersen, ma anche quello, sbocciato solo verso la fine, tra Oscar e André, che (intendo quello tra Oscar e Andrè) simboleggia l'unione tra nobiltà (Oscar) e terzo stato (Andrè), ma di notevole importanza è anche il tema storico; non a caso sono stati definiti molto bene personaggi come Saint Just e Maximilian Robespierre, che esortano il popolo alla ribellione, e alla ben nota,presa della Bastiglia (eventi narrati molto bene nell'anime stesso).

Come avrete capito, l'anime mi è piaciuto, resta da vedere se sarà così anche con il manga..


La mia valutazione


Alla prossima 

Luce <3



1 commento:

  1. Lady Oscar è stato uno dei miei cartoni preferiti da bambina e devo dire che non mi dispiacerebbe rivederlo tutt'oggi.
    Era realizzato molto bene e si riusciva a percepire la differenza che vi era tra la vita di corte e quella del popolo che poi ha determinato la rivoluzione francese, ben dipinta e descritta anche questa nel cartone, che proprio per questo ritengo anche instruttivo.

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