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Tutto sul romanzo
COVER + TRAMA + ESTRATTI
Raccontaci come hai scelto la
cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta
R. Per quanto riguarda la cover è stata realizzata da me. Infatti
negli ultimi miei lavori mi sono dilettato nel crearle. In Why me? Why not! La
copertina è una foto che ho scattato all’Abbazia di Mont Saint Michel in
Francia. E’ un luogo che bisogna visitare almeno una volta nella propria vita,
suggestive sono le maree che circondano poi tutta Mont Saint Michel in diverse
ore della giornata, rendendo il panorama ancora più incantevole. Quale scelta
migliore per parlare di Marta, una donna genuina, dolce e amorevole. Delusa
dalla vita, cerca una rivincita su tutto ciò che non è stata ma che avrebbe
voluto essere, sicuramente ci saranno diverse situazioni nuove che dovrà
affrontare. Ne vedrete delle belle… Marta assieme ai suoi quattro figli sono il
fulcro di questo romanzo, ma state certi che arriveranno anche altri
interessanti personaggi!
1° Estratto.
Era molto buio visto l’orario. Marta era tornata a tarda notte, con le sue enormi buste dopo aver fatto un terapeutico shopping pomeridiano. Chiuse la porta alle sue spalle con un colpo di tacco ben assestato e con il gomito accese la luce del salotto, per poi lanciare le buste sul lungo divano. Si ricordò del trolley, lo aveva lasciato fuori casa. Le era servito per la sfilata di quel sabato sera.
Di tanto in tanto le piaceva
divertirsi con le amiche sfilando assieme a loro in alcuni eventi che venivano
organizzati. Lei, rossa dai capelli corti, dall’alto del suo 1,71 di altezza,
calzava con raffinata grazia il suo tacco dodici. “Chi guarda dall’alto è
sempre una donna che sa il fatto suo…” adorava ripetere fino allo sfinimento.
Tornò sui suoi passi e recuperò il
trolley, lo portò in camera da letto e lo aprì. C’erano gli abiti e tutto il
resto che aveva indossato. Il costume,
un due pezzi che valorizzava curve e gambe, ma soprattutto c’era il suo cavallo
di battaglia, l’abito rosso. Quel vestito le stava d’incanto, lungo fino ai
piedi, esaltava il suo buon gusto e la sua avvenenza. Particolare da non
trascurare era la totale assenza di spacchi che mostrassero le sue gambe.
Proprio questo, rispetto ad altre concorrenti aveva fatto la differenza la sera
precedente. In questo mondo dove tutto
si deve esibire, mostrare come un trofeo,
Marta, fedele al suo deciso carattere, aveva optato
per essere semplicemente se stessa fino in fondo. Non voleva regalare a schiere
di uomini “allupati” le sue bellezze in maniera del tutto gratuita.
I giudizi avevano premiato il suo
stile ed i suoi valori con la fascia di Miss Glamour, del tutto meritata
ascoltando gli applausi del folto pubblico. Prese con cura l’abito e lo lasciò
appeso, bello in mostra per i suoi occhi, per ricordarle la stupenda
soddisfazione di quel concorso, cui aveva partecipato per caso e per gioco. Non
poteva fare a meno di sorridere, con quel sorriso che da sempre mostrava gioia
di vita.
Voleva rilassarsi un po’. Decise di
farsi una doccia bella calda. Fu benefica per Marta. Uscì estasiata come una
dea. Si avvolse in un caldo accappatoio per poi allungarsi beatamente sul
letto. Rimase così per un po’, poi si asciugò tutta e prese dal cassetto la sua
crema preferita, quella al profumo di vaniglia che tanto le piaceva. Quella
crema le procurava sempre dolci sensazioni. La faceva stare bene, la rendeva
vogliosa di guardarsi allo specchio ed al tempo stesso di ammirarsi per poi
ridere di gusto a voce alta. Si sentiva bene, si sentiva viva, si sentiva Marta
e tutto quello che era.
Con fare molto ammiccante indossò il
suo intimo. Lo fece lentamente, per
potersi guardare meglio e sentire la stoffa accarezzarle con dolcezza la pelle. Provava
sempre piacere a scegliere con cura il suo completo
intimo per dormire. Quella
sera aveva preso dal cassetto
reggiseno e perizoma
dal colore blu elettrico, proprio
perché si sentiva elettrizzata dopo quella serata.
Il perizoma le risultava più comodo da indossare, anche se spesso,
in determinati abbigliamenti prediligeva la brasiliana, un mix tra il
minimal perizoma ed uno slip molto sgambato. Indossato l’intimo si infilò nel
letto per recuperare le forze della giornata appena trascorsa.
Al suo risveglio Marta era su di
giri. La bella dormita le aveva
giovato al corpo ma anche all’anima. Fu una mattinata molto soft ed introspettiva. Voleva
coccolarsi un po’ come non faceva da tempo. Si fece il colore ai capelli. Rossa naturale lo era, ma
sentiva il bisogno di diventare più eccentrica, viva. Voleva dare sfogo alle
sue matte passioni, senza dover dare conto a nessuno,
senza doversi giustificare. Tante volte era stata sul punto
di mettere in pratica alcune
decisioni desiderate, ma nel momento
di compierle, qualche
giudizio o commento di troppo di amiche o parenti
avevano vanificato tutto, facendola desistere.
Ma
quella domenica mattina,
guardandosi negli occhi
allo specchio, disse con grande convinzione “Al diavolo
tutti, sono quello che voglio essere, non quello che gli altri vogliono che io
sia. Voglio sorridere alla vita ma
non grazie alle decisioni degli altri, ma grazie alla mia vitalità ed alla mia
voglia di vivere a 360°. Voglio iniziare a vedere il mondo da una nuova e più
redditizia prospettiva!”
Marta voleva quindi stare a contatto
il più possibile con la sua nuova voglia di felicità. La vita le aveva donato quattro fantastici figli. Lei
riusciva a gestirli benissimo nonostante la separazione. Eh già, proprio così.
In quell’istante, però, la nostalgia di quell’amore grazie al quale era
diventata adulta e poi donna era tornato a farle visita e ad impadronirsi della sua mente,
dei suoi pensieri
ed anche dei suoi tanti ricordi… Alle volte non riusciva ancora a capacitarsi del
perché Ambrogio, il suo ex marito, non fosse riuscito, nonostante ventitrè anni di matrimonio e cinque di fidanzamento e di convivenza comune, a vedere
quanto di bello e positivo
tanti uomini le dicevano di vedere ora. Quello che gli uomini esaltavano
di lei erano le caratteristiche che aveva sempre avuto e che l’avevano sempre
contraddistinta, anche nel momento dell’innamoramento di Ambrogio. Ultimamente
le accadeva di essere corteggiata sempre più frequentemente.
2° Estratto
Lasciandolo alle spalle, Marta sentì gli occhi di Gonzaga
addosso, in maniera molto audace e sfacciata. Camminando sulle sue nuove scarpe
sentì un brivido percorrerle su per le gambe, la cosa non le stava dispiacendo.
Lungo il tragitto che la riportava a casa si rese conto di una cosa. Le era
sfuggito un particolare, che gli ultimi eventi, tutti chiaramente migliorativi
nella sua vita, avevano allentato il desiderio di conoscere un uomo, solo per
il gusto di essere corteggiata e poi magari chissà…
Del resto Massimo Gonzaga non le era indifferente, anche se
durante il set si era dimostrato super professionale, mai al di sopra delle
righe e nessun comportamento che facesse prevedere un ammiccamento inopportuno.
Un uomo così fascinoso non l’aveva mai incontrato, ma pensare a queste cose la
faceva sentire bene e viva come donna, piacente ed ancora seducente per
qualcuno.
Appena rientrata a casa, chiamò
subito Anastasia. Le raccontò
della nuova opportunità di lavoro, questa volta
a tempo pieno, ma anche e soprattutto si soffermò su Massimo Gonzaga. L’amica,
cercando di buttare acqua sul fuoco sentenziò:
«Tesoro mio, dire che è uno degli uomini più ambiti delle
nostre parti è dire poco. Onestamente non so che tipo sia, certo è che dipende
da cosa cerchi e da quello che vuoi prenderti.»
«Cioè?»
«Se cerchi un nuovo compagno lascia stare. Se cerchi un
diversivo per riempire il tempo che ti rimane, buttati a capofitto nel
corteggiamento. Però non farti trattare da sfigata in cerca di…»
«Mi conosci come sono con gli uomini Anastasia. Vedremo cosa
accadrà, non voglio forzare nulla. Forse ho frainteso tutto stamattina.»
«Che ti conosco non significa nulla. Potresti lasciarti
andare con chiunque nel tuo stato!»
Marta sentì trasalire l’ira nella sua voce, le vene pompavano
il sangue in maniera più accellerata, prese fiato e rispose:
«In che stato sarei?»
Anastasia ci andò pesante dicendo:
«Che stai cercando
un uomo per spassartela. Non lo guarderesti nemmeno in faccia, gli salteresti addosso in men che non si dica…»
«Non mi sembra proprio. Poi da che pulpito arriva la
predica.»
«Cosa vuoi dirmi Marta?»
«Che tu mi stai giudicando, dandomi consigli, basati sul tuo
pregiudizio. Ma che cazzo stai sentenziando come una maestrina!»
«Io non ho pregiudizi!»
«Certo che ne hai. Ma poi, scusa, ma tu sei proprio l’ultima
che può giudicarmi…»
«Continua.»
«Dico che mi accusi di essere una donna che cerca un uomo
qualsiasi per placare i propri istinti. Ma di te io cosa dovrei dire allora? Adori saltare da un letto
all’altro, barattando il tuo corpo, per una cena o un ingresso vip in qualche
locale. Il giorno dopo, quando ti
viene a svegliare tua figlia chiedendoti chi è il tipo nel tuo letto, cosa le
rispondi? Sai che ti dico? Tu sei fatta in questo modo, io no! Ma se anche volessi
un uomo per divertirmi in una notte di follia, sono in grado di scegliermelo da
sola, senza consigli finti ed ipocriti come il tuo. Ora metto giù, ci
aggiorniamo.»
Marta, chiudendo la conversazione si sentì sollevata. Questo
era un sassolino che da troppo tempo voleva togliersi dalla scarpa. Del resto
Anastasia, si vantava sempre delle sue serate, delle sontuose cene e del solito
e triste dazio che corrispondeva al ricco di turno. Sembrava che ci provasse
gusto a sbeffeggiarla per la sua vita da mamma prima e da separata poi. Ed ora
che finalmente la ruota le era girata, si ostinava a dirle di lasciar perdere,
che non era quello il suo mondo. Ma per sua sfortuna Anastasia non si era
sentita addosso quegli occhi così famelici e lussuriosi. Occhi pieni di
desiderio e voluttà. Se Massimo, nelle successive frequentazioni, avesse
mostrato ancora quel caldo interesse, tutto sarebbe potuto accadere. Se ad
Anastasia non fosse andata giù e “Sti cazzi!”
Il suo nuovo
lavoro, iniziò subito
a dare buoni frutti. Vide una sfilata
di moda, dove un paio di ragazze
seppur non brillassero in spigliatezza, potevano diventare delle brave
modelle. Alla Dream Model Academy, la notizia venne accolta con grande
entusiasmo, visto il periodo nero nella ricerca di nuovi talenti. Il provino andò benissimo e le due ragazze
iniziarono subito a posare per loro.
Intanto gli ammiratori di Marta iniziarono a farsi avanti.
Trovava messaggi d’amore nella buca delle lettere o una rosa rossa ogni mattina sotto il tergicristallo della
macchina. Queste attenzioni, a cui non era abituata, le regalavano sorrisi
e dolci pensieri.
Ogni volta che incrociava gli sguardi delle persone
cercava di immaginare chi potesse essere. Chissà se in uno di quegli occhi
si celava qualche persona deliziosa che le potesse far battere il cuore di
nuovo, nonostante il suo anonimato quotidiano. Dopo un buon inizio purtroppo
durato troppo poco, doveva
ricordare al suo ex marito
ancora una volta quali fossero
i suoi doveri di padre. Il risvolto della medaglia invece era che
dopo tanto, si sentiva bene ed appagata. L’ultimo tassello da inserire in
quella felicità era l’amore sincero di un uomo, ma sapeva bene, che alla sua
età anche qualche avventura sarebbe stata gradita per tornare in pista.
3° Estratto
Il tempo di un paio di selfie abbracciati e si diressero
verso il vicino albergo dove alloggiava Marta.
Su per le scale i baci di Quique si fecero più intensi ed
audaci. Marta però, questa volta, non voleva perdere l’ennesima occasione…
Mentre apriva la porta, Quique da dietro le toccava il fondoschiena ed i
capezzoli duri. Sentì appieno
tutto il suo trasporto, questa volta il suo calore ed il suo sesso non erano uno scherzo
sopra di un bigliettino, ma tutto voluttuosamente reale…Le sue labbra
carnose erano vere, la sua lingua che frugava
salata, il suo fiato profumato
e caldo sui suoi seni irti e vogliosi.
Il
tempo di chiudere la porta con una gamba,
e Quique già la stava spogliando. Le lasciò addosso
solo il reggiseno e le autoreggenti. Allargandole le gambe, iniziò ad assaporarla con la sua sapiente ed eccitante lingua.
A Marta questa
sua caratteristica non le dispiaceva affatto, anzi per aiutarlo
ancora di più, gli spingeva la testa contro la sua intimità, calda, umida e
vogliosissima…
Quique era super, la stava sbranando sotto tutti i punti di
vista e Marta desiderava solo impazzire di piacere sotto di lui! Sembrava
volesse recuperare tutto quel tempo perduto vanamente. Lei voleva prendersi
tutto ciò che le passava nella mente ed in quel letto. Voleva impossessarsi di
Quique.
Non conosco l'autore, grazie per la segnalazione ;)
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