Recensione "La Congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici", Franco Cardini e Barbara Frale

Autori: Franco Cardini e Barbara Frale
Titolo: La Congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici
Prezzo: cartaceo 17,00   e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI

Aprile 1478: Lorenzo il Magnifico è al culmine della sua fortuna.

Signore di Firenze, grande mecenate, stratega della pax italica.

Contro di lui tramano uomini mossi da gelosia, invidia e ambizione.

L'esito è un bagno di sangue.

Trama
La storia dei Medici, famiglia-icona del Rinascimento italiano, è anche la storia di una successione quasi ininterrotta di congiure e complotti volti a eliminare i suoi esponenti più prestigiosi. Esiste però un momento cruciale, la 'congiura per eccellenza': quella che, nell'aprile 1478, doveva mettere fine al dominio della famiglia su Firenze e sopprimerne la guida, Lorenzo il Magnifico. Lorenzo è all'apogeo della sua fortuna. Incontrastato signore di Firenze, anche se la città ama definirsi una repubblica, ben accolto in tutte le corti italiane, ha in attivo un matrimonio prolifico e prestigioso con Clarice Orsini, erede di una delle più antiche e illustri famiglie di Roma. Alcuni errori, però, minacciano la sua stabilità: l'ostilità del nuovo papa Sisto IV, che toglie ai Medici il lucroso incarico di banchieri pontifici. L'odio di Volterra, tiranneggiata per impadronirsi delle sue risorse naturali. La vendetta della famiglia Pazzi, cresciuta in potenza e ormai temibile concorrente. L'invidia verso un uomo che sembra costantemente baciato dalla fortuna cementa il legame dei nemici e li determina all'azione. L'epilogo fu tragico.

Al centro di quegli armeggiatori, in numero di dodici serviti ciascuno da un "ragazzo" e da venticinque famigli in livrea, cioè vestiti dei colori che ripetevano quelli della "divisa" del rispettivo signore, si trovava il giovanissimo nipote di Cosimo De' Medici, Lorenzo di Piero. Per la prima volta saliva così al proscenio della storia colui che nei secoli sarà celebre con l'epiteto di "Magnifico".

Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "La Congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici", di Franco Cardini e Barbara Frale. Il titolo già vi fa capire l'argomento: La Congiura= la parte più sanguinosa della storia italiana che si ricordi NEL MONDO! La Congiura è conosciuta anche come "La Congiura dei Pazzi", visto che proprio la famiglia Pazzi, una delle più influenti, dopo I Medici, nella Firenze dei loro tempi, ne è l'artefice; io ero partita convinta di trovarmi un approfondimento della vicenda, peccato che la Congiura sia l'argomento FINALE, seguito dalle sue conseguenze, in tutto questo ambaradan di avvenimenti storici. Ebbene sì, il libro parla di cose avvenute PRIMA della Congiura più conosciuta al mondo, e ti lascia questa sul fondo; ma dico io: CHE CAZZO LO CHIAMI A FARE LA CONGIURA STO ROMANZO, SE LA CONGIURA STESSA NE E' LA CHIUSURA?? Prima sentiamo parlare dell'attentato a Piero De' Medici, salti temporali INUTILI, ci danno altre informazioni sulla vita dei Medici, soprattutto riguardanti la vita di Lorenzo. Qui si dice che la relazione tra Lorenzo e Lucrezia è solamente platonica, sarà vero? Come si fa a esserne sicuri, se per anni, abbiamo sentito dire che i due erano amanti? I salti temporali mi hanno mandata in confusione, per non parlare delle parti in un ITALIANO INCOMPRENSIBILE! Oh, capisco fosse l'italiano dell'epoca, ma cercate di farci capire qualcosa, grazie!
Avrei dovuto sospettare che non sarebbe stato un granché, avevo già letto un libro della Frale su Lorenzo, che non mi era affatto piaciuto, quindi voi mi chiederete: e allora perché cavolo l'hai letto? Semplice: perché l'ha scritto Franco Cardini, con la Frale, non la Frale da sola, e speravo che questo libro a 4 mani, fosse meglio del libro scritto solo dalla Frale su Lorenzo..
Volete approfondire la storia dei Medici e la Congiura? Cercate altri libri, possibilmente più attendibili e lasciate perdere questa oscenità, grazie!

La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3

Quant'è bella giovinezza
che si fugge tuttavia:
chi vuol esser lieto, sia,
di doman non c'è certezza