venerdì 7 settembre 2018

Recensione serie "La saga dei Cazalet", Elizabeth Jane Howard

Autrice: Elizabeth Jane Howard
Titolo: Gli anni della leggerezza (saga dei Cazalet #1)
Prezzo: cartaceo 15,72 e-book 12,99

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La saga dei Cazalet:
1)Gli anni della leggerezza
2)Il tempo dell'attesa
3)Confusione
4)Allontanarsi
5)Tutto cambia





“Papà! Lo sai qual è la cosa che più mi piace di te? Che hai un sacco di dubbi. Non sei sicuro di niente.””Ti ammiro molto per questo”.



Trama
È l'estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d'altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare. Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L'affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che porta ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybil una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l'uno dei desideri dell'altra; Rupert, pittore mancato e vedovo, si è risposato con Zoe, un'attrice bellissima e frivola che fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali. Ma c'è anche il mondo fuori...



La Duchessa apparteneva a un sesso e a una generazione la cui opinione non era richiesta se non per malattie infantili e faccende casalinghe, ma questo non voleva dire che non avesse preoccupazioni più serie: semplicemente, queste facevano parte del vasto repertorio di argomenti di cui non si parlava e men che meno si discuteva tra donne, e non perché, come nel caso delle funzioni corporee, fosse sconveniente, ma perché era del tutto inutile che le donne s’interrogassero sulla politica e sulle vicende del genere umano. Le donne sapevano che il mondo era governato dagli uomini, che il potere lo avevano loro e che, dal potere corrotti, alla minima provocazione mettevano mano alle armi per averne di più, mentre le donne erano costrette a patire le peggiori ingiustizie.






Recensione

Finalmente mi sono decisa a iniziare questa pentalogia, ma perché diavolo non l'ho fatto prima dico io?? Ah giusto.. dovevo leggere altro! :D Gli anni della leggerezza è il primo volume di una pentalogia famigliare, dove è facile perdersi nella marea di nomi di sta famiglia e io dico: ma fare un po' meno personaggi che almeno chi lo legge, non diventa pazzo?? Va beh ormai è andata così, e io non so dire se in fatto di intrecci e nomi, sia peggio questo o Il Trono di Spade! Ma tornando a noi: nonostante la confusione che possono causare tutti questi personaggi, questo libro ti prende dall'inizio alla fine, tantoché non ti accorgi che ci arrivi in fondo, tanto ti ha preso; i personaggi sono la Duchessa e il Generale, che però sono delineati sullo sfondo insieme ai figli ormai adulti e a loro volta genitori; le VERE VOCI NARRANTI sono i figli dei figli, quindi i nipoti della Duchessa e del Generale, ragazzi e ragazze che si ritrovano tutti insieme a giocare, ma che nel bene e nel male, sono implicati nelle questioni dei grandi, più che altro perché ne sentono parlare. Da una parte quindi ci sono i ragazzi, con i loro giochi di bambini spensierati, dall'altra gli adulti, con i loro discorsi sulla guerra quasi imminente, ebbene sì, sullo sfondo della vita famigliare dei Cazalet c'è lo spettro, che si fa sempre più concreto, della seconda guerra mondiale, e il lettore, così come i bambini, si preoccupa di ciò che questo potrebbe comportare.
Essendo il primo volume, in cui vengono descritti i personaggi e ciò che gli accade intorno, può risultare leggermente noioso, ma non per questo dovete mollare la lettura, anzi, io stessa non vedo l'ora di scoprire che altro succederà negli altri quattro volumi, sperando che ci sarà un po' più di azione, più possibilità di scoprire altro su questa famiglia benestante, i cui protagonisti, bene o male nascondono qualcosa, perché cos'è una saga famigliare, senza segreti all'interno della famiglia stessa? Ci sono amori adolescenziali, che si spera prendano pieghe diverse (non posso dirvi di preciso cosa intendo senza svelarvi pezzi del romanzo), gravidanze decisamente inattese, e tanto altro da scoprire.
Una cosa è sicura: come me adorerete i bambini e probabilmente ne adorerete alcuni più di altri: c'è Louise che aspira a diventare scrittrice (e a me pare sia un po' l'autrice stessa), Polly che certe cose le capisce al volo, Simon e William, i fratelli di Polly, Teddy e Lydia fratelli di Louise, e Clary e Neville; ovviamente sono figli di persone diverse essendo cugini; devo dire che ho adorato Clary, la più piccola delle bambine, perché è innocente, divertente, con tanta voglia di vivere e adora il padre. 
Questo volume è quello iniziale, in cui, come ho già detto, vengono delineati i personaggi e ciò che gli succede intorno; ci sono tante cose non dette, segreti da mantenere e io onestamente temo che prima o poi, tutto ciò sia destinato a scoppiare in maniera devastante, ma potrei sbagliarmi, devo solo andare avanti con la serie per scoprirlo.
Scorrevole, tante cose raccontate, altre ancora da scoprire, chissà cosa succederà più avanti! Io fossi in voi non mi lascerei sfuggire l'opportunità di leggere la saga, perché ne vale la pena nonostante la confusione che si può creare nelle proprie teste.


La mia valutazione
5

Alla prossima
Luce <3






Messa in ordine la sua stanza, Louise si era sistemata sull’amaca con il suo libro, ma non riusciva a trovare la calma necessaria per leggere. Quello era un altro degli aspetti bizzarri e spiacevoli della sua nuova esistenza: l’estate scorsa non avrebbe avuto altro per la testa che dividere equamente l’amaca con Polly e al suo turno vi si sarebbe tuffata come chi non ha una sola preoccupazione al mondo. Le sembrava di essere diventata una creatura ingombrante e dispersiva, incapace di impegnare tutta se stessa: qualunque cosa facesse, una parte di lei se ne restava a guardare, a commentare con ironia suggerendo insidiose alternative: «Sei troppo grande per quel libro… e oltretutto l’hai già letto». L’età era sempre un problema: era troppo piccola o troppo grande per fare qualunque cosa.


7 commenti:

  1. Questa serie da un lato mi attira moltissimo, dall'altro... molti l'hanno paragonata a I Buddenbrook, e io quel libro l'ho trovato noiosissimo e ancora non so bene come ho fatto a finirlo.
    Sono sempre più indecisa >___<

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    1. Premetto che non conosco I Buddenbrook, però ti consiglio almeno di provare a leggere questa serie, poi se proprio non ti prende la lasci perdere!

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  2. Se mi metto adesso a leggere una saga familiare mi ammazzo, preferisco i libri autoconclusivi che almeno mi concedono un po' di fiato.
    Però intanto mi segno tutto!

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  3. Non so perché ma non riesco a convincermi a iniziarla, credo che dovrà aspettare ancora.

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  4. Mi fai conoscere sempre tanti libri e mi fai sorridere con le tue recensioni. Storia curiosa. :*

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  5. Non ho ancora letto nessuno dei libri di quest'autrice, eppure ne sento parlare così bene che forse sarebbe meglio mi dassi una mossa :)

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