Titolo: Il re d'inverno (Excalibur #1)
Prezzo: cartaceo 7,65 e-book 6,99
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Serie Excalibur:
1)Il re d'inverno
2)Il cuore di Derfel
3)La torre in fiamme
4)Il tradimento
5)La spada perduta
Trama
Anno del Signore 480: dopo secoli di dominio romano, la Britannia ha finalmente conquistato l'indipendenza, ma libertà non significa necessariamente pace: forze oscure tramano nell'ombra e i sassoni si sono già impadroniti dei territori a est dell'isola. Il vecchio re Uther Pendragon, il Drago Rosso, è ormai prossimo alla morte, e il suo unico erede legittimo, il nipote Mordred, non è che un bimbo di pochi mesi, nato storpio nel cuore dell'inverno. L'unico in grado di riunire il paese contro i sassoni è Artù, leggendario guerriero detentore della magica spada nella roccia, forgiata nell'Oltretomba dal dio Gofannon e donatagli da Merlino, affinché riporti pace e giustizia nel regno. Un regno che Artù conosce bene: lì ha passato gli anni migliori della sua vita, ha combattuto e si è guadagnato la venerazione dei compagni. Il cammino verso la pace però è costellato di insidie, e quando incontra la bella Ginevra, nobildonna senza più terra né ricchezze, le cose precipitano irrimediabilmente: Artù si ritrova circondato da nemici su tutti i fronti, e sembrano sul punto di infliggere alla Britannia il colpo di grazia...
Spezza, magica spada, l'età del gelo!
Fu nel cuore dell'inverno che la storia di Artù ebbe inizio. Io lo ricordo. Io ero là.
Recensione
Buongiorno a tutti, buon inizio settimana e bentornati sul blog con una nuova recensione! Oggi vi parlo della serie Excalibur di Bernard Cornwell, chiaramente partendo dal primo volume, ossia Il Re d'inverno; tanto per cominciare: no, il Re d'inverno NON E' Artù, è quel pazzo, zoppo e scassapalle di Mordred, figlio di Mordred (morto in battaglia) e Norwenna, nonché nipote di Uther Pendragon, che guarda caso è anche il padre di Morgana e Artù (i suoi figli bastardi, come lo sono gli altri due o tre di cui però ce ne freghiamo bellamente, visto che non sono loro i protagonisti della storia). Detto questo: SCORDATEVI l'Artù, il Merlino, Morgana e compagnia bella delle leggende, perché questi sono sì loro, ma vengono descritti, GIUSTAMENTE, come persone umane, con sentimenti, debolezze e forze uguali a chiunque di noi; tutta la pentalogia è descritta dal punto di vista di Derfel, al momento della narrazione, diventato monaco e senza una mano, ma che è stato presente a tutto ciò che leggerete in ogni libro della serie.
Derfel scrive le sue memorie sotto richiesta della sua regina Igraine (che chissà come mai, ha lo stesso nome della madre di Artù, ma ovviamente NON E' LEI!), visto che Igraine adora sentirlo parlare di Artù; i due, visto che sono in un monastero, sono costretti a mentire a padre Sansum (che per loro fortuna NON SA leggere), così padre Sansum crede che Derfel stia scrivendo i santi Vangeli, ma come ogni lettore ben sa, ciò che viene narrato da Derfel NON HA decisamente a che fare con nostro Signore Gesù Cristo.
Sto andando per le lunghe e non sto scrivendo niente di concreto; quindi: le vicende partono dall'infanzia di Derfel, cresciuto, come la maggior parte dei ragazzi, all'Isola di Cristallo, anche conosciuta come la casa di Merlino; con lui c'è Nimue, la sua migliore amica, che col tempo si rivelerà essere, come Morgana, una Profetessa degli dei, studentessa e AMANTE di Merlino; mentre Morgana, ha subito UNA SOLA delle tre ferite, quella al corpo, che nel suo caso è metà faccia bruciata da un incendio (ed eccovi spiegato come mai Morgana giri SEMPRE con una maschera in faccia), Nimue subirà tutte e tre le ferite: al corpo, all'orgoglio e alla mente. Vi state chiedendo dove sono Ginevra e Lancillotto? Ci sono, ci sono! Ma la verità è che in questo racconto, originariamente Artù, doveva sposare qualcuno che NON E' Ginevra; doveva sposare Ceinwyn per mantenere la pace tra i regni; ma si sa com'è la storia, o meglio la leggenda, e infatti, durante il fidanzamento, Artù alza lo sguardo e vede Ginevra; da lì, lo scatafascio, ossia: ciao ciao fidanzamento originale, e al via il matrimonio segreto con Ginevra, il che ci porta dritti dritti alla guerra. La rilettura, parecchio originale, del ciclo Arturiano che ci propone Cornwell, getta nuova luce stuzzicante sul mondo Arturiano; se come me, avete sempre dato per scontato che Lancillotto fosse il più onorevole tra i cavalieri e che Ginevra fosse una vittima del proprio cuore, qui, come ho già detto, i personaggi sono molto più umani, attribuendogli debolezze e difetti, oscurando l'aura di fascino e perfezione che ogni personaggio ha ricevuto nei secoli. Merlino viene descritto come un vecchio pazzerello che va alla ricerca dei talismani del potere per far tornare in tutta la Britannia gli antichi dei, e forse un po' pazzo lo è Merlino, ma del resto lo è sempre stato in ogni storia che abbiamo letto su di lui, o no?
Per quanto diverse dal nostro immaginario siano le descrizioni, in questa serie, devo dire che nella saga di Cornwell le vicende mi sembrano decisamente più verosimili, visto che sono in parte documentate; è chiaro che i personaggi sono inventati, ma un fondo di verità c'è sempre in ogni libro, no?
Ho adorato questo primo volume come la prima volta che l'ho letto e non vedo l'ora di andare avanti con la serie, perché so che non è finita qui; Derfel non ha finito di raccontare, perché c'è tanto altro oltre a ciò che ho appena finito di leggere.
Vi consiglio vivamente di leggere questa saga, perché come ho detto, troverete personaggi molto più umani del previsto, con ogni debolezza e forza prevista da ogni essere umano.
La mia valutazione
5
Alla prossima
Luce <3
Excalibur!! Quasi non ci credevo di vedere questa recensione! Sai che io anni fa mi ero proprio fissata con questi libri?! Avevo tutta la serie e li adoravo!! Ti consiglio di leggere gli altri ne vale la pena ho un bellissimo ricordo! Marta - lettricitralestelle
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