martedì 31 marzo 2020

5° tappa blogtour "Non ti perdere". Giada Fariseo

Buongiorno e bentornati sul blog con la 5° tappa del blogtour di "Non ti perdere" di Giada Fariseo










E con oggi si concludono le tappe del blogtour!


Luce <3

lunedì 30 marzo 2020

4° tappa blogtour "Non ti perdere", Giada Fariseo

Buongiorno e bentornati sul blog con la 4° tappa del blogtour di "Non ti perdere" di Giada Fariseo




Personaggi



TEA: È una ragazza intelligente, curiosa, con l’amore per lo studio e la conoscenza.
Una ragazza che va alla scoperta di cose a lei sconosciute e ne raccoglierà qualcosa di straordinario.
Si ritroverà a fare i conti con i suoi sentimenti in amore invece.
Non sa che il destino ha in serbo per lei molte novità.


Chris: Un ragazzo con origini giapponesi e un passato che vuole ancora tante risposte.
Un mistero famigliare che colpisce nel profondo e un dolore che non andrà mai via.
Affascinante, attento, premuroso.
Il ragazzo che tutti vorrebbero ma che anch’esso custodisce un segreto del suo passato che verrà fuori e serviranno delle risposte.


Tia: Apparentemente il classico bello e dannato, come lascia trapelare anche uno dei due tatuaggi che ha sul braccio: un demone.
Donnaiolo dalla nascita, con Tea sembra tutto diverso ma… riuscirà a cambiare davvero?


Per oggi è tutto, a domani con la tappa conclusiva!


Luce <3

domenica 29 marzo 2020

3° tappa blogtour "Non ti perdere", Giada Fariseo

Buon pomeriggio e bentornati sul blog con la 3° tappa del blogtour di "Non ti perdere" di Giada Fariseo


LEGGENDE GIAPPONESI

Il filo rosso del destino


Un’antica leggenda giapponese narra come ognuno di noi sia indissolubilmente legato alla propria anima gemella da un invisibile filo rosso, annodato intorno al mignolo della mano sinistra.
Il suo scopo è quello di tenere unite due persone destinate a incontrarsi e a stare insieme per sempre e, per farlo, deve essere molto lungo e soprattutto indistruttibile.
Molto spesso accade che proprio a causa della sua lunghezza il filo si aggrovigli creando strani intrecci impedendo alle due anime di ricongiungersi facilmente.
Ma proprio qui viene il bello: contrariamente a ciò che potrebbe sembrare a un primo sguardo, ogni groviglio che verrà sciolto sarà il superamento di un ostacolo e servirà per rafforzare quel legame profondo che lega le due anime per sempre.

La leggenda della via lattea


Anticamente sulle sponde del fiume Celeste, ossia la Via Lattea, viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del cielo, Tentei, la cui figlia, Orihime, passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità. Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a se stessa e ai propri interessi.
Giunta all’età adulta, però, il padre le scelse un marito: era un giovane, mandriano, di nome Hikoboshi, anch’egli un gran lavoratore, la cui attività consisteva nel far pascolare buoi attraverso le sponde del Fiume Celeste.
Per i due giovani fu amore a prima vista.
Ed erano talmente felici che, presi dall’amore e dalla passione, trascorrevano ogni giornata insieme, dimenticandosi di tutto il resto, anche dei loro doveri.
Di conseguenza, Orihime e Hikoboshi furono separati da Tentei ai due lati del Fiume Celeste e costretti a tornare ai loro doveri.
La principessa era disperata, non poteva vivere senza il suo amato e continuava a piangere ininterrottamente.
Tentei, commosso dalle lacrime della figlia, consentì allora che i due si potessero incontrare, ma solamente una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese.
Da allora, uno stormo di gazze giunge ogni anno in quel giorno, creando un ponte con le proprie ali, cosicchè Orihime possa attraversare il Fiume Celeste e riabbracciare il suo tanto amato Hikoboshi.
Da qui nasce la festa chiamata Tanabata, “la settima notte”, si celebra ogni sette luglio. È una dei gosekku, le cinque festività maggiori dell’anno.
I giapponesi si riversano nelle strade illuminate dalle luci degli zen-washi, le tipiche lampade di carta arricchite da diverse decorazioni simboliche, indossando il tradizionale yukata.
Le strade sono decorate di tazaku, le strisce di carta intrecciati da Orihime.
Su di essi vengono scritte preghiere e desideri rivolti alle stelle protagoniste della festa e successivamente legati ai rami di bambù. In particolare sono attratti da questa usanza i più giovani, che chiedono fortuna in amore, nello studio… 
Leggenda della farfalla bianca


Un vecchio di nome Takahama viveva in una casetta dietro a un cimitero.
I vicini lo apprezzavano anche se ritenevano che fosse un uomo strano, dal momento che nessuno l’aveva mai visto con una donna.
Un’estate Takahama stava così male che invitò sua sorella con suo figlio a venirlo a trovare per rendergli gli ultimi giorni di vita più facili.
Un giorno, mentre lo osservavano dormire, dalla finestra entrò una farfalla bianca e si fermò sul suo cuscino.
Madre e figlio tentarono di allontanarla, ma la farfalla continuò a tornare inesorabilmente.
Quando la farfalla uscì dalla stanza per l’ultima volta, il nipote di Takahama decise di seguirla.
Il ragazzo vide che la farfalla puntava dritto verso una tomba.
Volò brevemente intorno alla lapide e improvvisamente scomparve.
Il giovane allora corse al sepolcro e lo fissò da tutti i lati e notò un foglio bianco su cui era scritto il nome “Akiko”.
Il giovane tornò a casa e disse alla madre ciò che aveva visto.
Nel frattempo Takahama morì. Quando la madre sentì quello che era successo, il suo cuore si riempì di gioia.
“Akiko”, mormorò. “Quando era giovane tuo zio era fidanzato con una bella ragazza di nome Akiko. Pochi giorni prima del matrimonio, lei si ammalò e morì.
Il giorno del suo funerale, Takahama giurò che non avrebbe più guardato altre donne e fino alla fine della sua vita avrebbe vissuto vicino alla sua tomba per prendersi cura di lei”. In tutti quegli anni aveva mantenuto la promessa.
Ogni giorno si recava sulla sua tomba e le portava dei fiori.
Negli ultimi momenti della sua vita non era più in grado di mantenere la sua promessa, allora Akiko era andata da lui. Quella farfalla bianca in realtà era la sua anima.



I testi sono estrapolati dal libro “NON TI PERDERE” di Giada Fariseo che potete trovare su AMAZON.


Per oggi è tutto, a presto

Luce <3

[Review Party ] Recensione serie Broken Souls", Sagara Lux




Autrice: Sagara Lux
Titolo: Vendetta (Broken Souls #4)
Serie: Broken Souls
Prezzo: cartaceo 13,50  e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Broken Souls:
0)Kim Swan
1)Di Carne e di piombo
2)Inganno
3)Riscatto
4)Vendetta





Tutto ha un prezzo.
La vita. La morte.
LA VENDETTA

Trama
Ogni promessa è debito.
Ma nonostante questo, quando si trova a dover scegliere tra le responsabilità e la famiglia, Darren Swan non esita a scappare con le persone che ama e a lasciarsi alle spalle un debito pericoloso, che potrebbe costargli la vita.

Chi tradisce una volta, tradisce sempre.
Tutti conoscono il trattamento che Genz riserva a chi osa sfidarlo. Le sue mani sono sporche di sangue, le sue notti insonni. Non avrà pace finché l’ultimo dei suoi nemici non sarà eliminato.
E accadrà, anche a costo di fare qualcosa di inaccettabile.

Nessuno è innocente.
Quando a essere a rischio è la vita delle persone che amiamo, non esistono limiti né regole.
Tutto ha un prezzo.
La vita. La morte. La vendetta.

La Broken Souls serie è così composta:
- Kim Swan (23 gen.2019)
- Di carne e di piombo (23 set. 2015)
- Inganno e Riscatto (23 set. 2016)
- Vendetta (23 mar. 2020)





La felicità era a portata di mano,
Era nella risata di Dorothy che correva sulla spiaggia e nel tono dolce con cui Amanda le diceva di rallentare.


Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del capitolo conclusivo della Broken Souls Serie di Sagara Lux, che ringrazio per la copia digitale; che posso dire?? Vendetta é sia il titolo che la conclusione PERFETTA per questa serie!
Come nei libri precedenti, i capitoli sono pov alternati dei protagonisti; abbiamo: Darren, Amanda, Iryna, Genz e Matt; ogni pov serve a capire cosa pensano i protagonisti, Matt é uno che ha pensieri un po' diciamo scabrosi.
Se avete letto i libri precedenti come me saprete che:
- Darren é uno disposto a fare qualsiasi cosa per la sua famiglia;
- Amanda si butterebbe nel fuoco per Darren;
- Genz é pericoloso, ma da quando Iryna é nella sua vita, qualcosa é cambiato in lui;
-Iryna é innamorata persa di Genz ed é disposta a stare al suo fianco anche quando lui la ferisce;
-Matt é un personaggio un po' perverso e vi sorprenderá; in positivo o negativo? Vedremo!
Altro personaggio particolare di cui verremo a conoscenza é Ivar, il villain dell'intera saga.

Non diro' altro per evitare spoiler, come ho detto: Vendetta é la conclusione perfetta per questa serie


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


Russia, quindici anni prima.

Grossi fiocchi di neve cadevano dal cielo.
Fuori faceva così freddo che bastava un solo respiro per appannare il vetro. Vi alitai sopra, poi usai le dita per dare forma ai desideri che avevo nel cuore.

sabato 28 marzo 2020

2° tappa Blogtour "Non ti perdere" Giada Fariseo

Buongiorno e bentornati sul blog con la 2° tappa del blogtour di "Non ti perdere"



INTERVISTA GIADA FARISEO

1. Come è arrivata l’idea del voler parlare del Manzanar?
L’idea di trattare un tema delicato e poco sconosciuto come appunto Manzanar mi ronzava in testa da
molti anni, ossia dal 2005 anno in cui ho sostenuto una tesi di laurea proprio su questo tema. Siccome
ogni singola informazione ed emozione collegata a quel periodo della mia vita fatto di studi, di scoperte e di raccolta di testimonianze era ancora scolpita nella mia memoria, e dal momento che questo argomento continuava ad essere sconosciuto ai più, ho deciso di rendere fruibile questa storia ad un pubblico ampio, e per farlo ho scelto un mix di generi che oltre a rendere dinamica la lettura,
accompagna il lettore attraverso un viaggio che poi altro non è che il viaggio della protagonista Tea alla scoperta di una parte buia del nostro passato.
Tra le altre cose, partendo proprio dalla mia tesi di laurea, ho ritrovato un’appendice che non ricordavo di aver scritto all’interno della quale avevo appuntato emozioni, descrizioni e sensazioni per “non dimenticarle”.. quindi in un certo senso il destino di “Non ti perdere” era già stato scritto 15 anni fa.. è la dimostrazione palese che per i progetti importanti serve tempo..
2. Tia ha due tatuaggi, la geisha e il demone, ci spieghi come mai hai voluto dare spazio a questi
due tatuaggi importanti?
L’ispirazione arriva da un mio carissimo amico appassionato di cultura Giapponese che, da un giorno
all’altro, ha deciso di farsi tatuare un demone e una geisha lungo tutto il braccio sinistro. Un lavoro
pazzesco che io, pur essendo appassionata di tatuaggi, non avrei mai il coraggio di replicare in un
punto così visibile del mio corpo. Ero al corrente del ruolo che avevano le geishe nella società
nipponica, ma non avevo mai approfondito la storia dei demoni. Così quando gli chiesi di raccontarmi quale tradizione si celasse dietro a quelle figure demoniache, ho subito pensato che potessero rappresentare in modo perfetto una personalità come quella di Tia..
3. Come ti sei preparata per affrontare al meglio la tematica sempre di Manzanar?
Quando nel 2005 ho scoperto l’esistenza dei relocation centers americani e, in particolare, di
Manzanar ho sfruttato quelle poche informazioni che avevo trovato navigando in Internet.
All’epoca Facebook e Instagram non esistevano e le uniche informazioni disponibili erano
quelle presenti sul sito del museo. Ricordo di aver girato alcune famose biblioteche di Milano e
di esserne uscita a mani vuote. Ho provato a fare l’unica cosa che potevo fare: mettermi in
contatto con il museo via mail e sperare che qualcuno mi rispondesse. È partito tutto da lì..
4. Come ti sei preparata per riuscire a descrivere nel dettaglio il collage degli USA?
Anche questa parte è autobiografica.. ho avuto la fortuna di visitarli un paio di volte e mi sono segnata tutto. Quando viaggio tengo sempre un diario di viaggio per catturare i miei pensieri.. è un’abitudine che ho fin da bambina. Osservo tutto con occhio curioso e quando qualcosa mi emoziona più di altre, la immortalo e poi scrivo le impressioni. Magari potrebbe non servirmi mai, oppure.. potrebbe finire tra le pagine di un romanzo..
5. Parlaci un po’ dei dark spots.
I dark spots sono una scoperta abbastanza recente anche se di fatto ho sempre amato osservare il
cielo e cercare le costellazioni perché mi danno sicurezza. È un gioco che faccio spesso, soprattutto
d’estate. Alzo la testa e cerco i miei punti fermi nell’oscurità e loro non mi deludono mai, sono sempre lì.. il Grande Carro, Cassiopea.. indipendentemente da dove mi trovi. La scoperta dei dark spots (o quantomeno che i punti migliori della terra in cui osservare il cielo e la Via Lattea si chiamassero in questo modo) è stata casuale. Alloggiavo in un motel nei pressi di un canyon dove le luci della città erano lontanissime e la sera il cielo era limpido e lo spettacolo offerto dalla volta celeste era incredibile.

Parlandone poi con il gestore del motel, ho scoperto che la zona in cui mi trovavo era uno dei punti più bui della terra e ho pensato che fosse una cosa molto poetica da sfruttare..
6. Hai aggiunto anche una leggenda giapponese sulla via lattea, ne eri già a conoscenza oppure
durante le tue ricerche ti sei imbattuta in essa?
In questa mi ci sono imbattuta per caso.. curiosando qua e là.. detto che la cultura giapponese è così
ricca di leggende che credo ci sia davvero l’imbarazzo della scelta.
7. Come è avvenuta la creazione del personaggio: Wallace?
Mi serviva un personaggio un po’ sopra le righe e nella mia mente avevo la figura di un dandy. Ho
curiosato un po’ in rete finché non mi sono imbattuta nella copertina di una rivista che celebrava il
ritorno di questa figura e il mio Wallace era lì, seduto su una poltrona imperiale in velluto rosso..
8. Spiegaci un po’ come è nato il titolo del libro, è stata una splendida sorpresa ritrovarlo in un
punto preciso della storia.
Il titolo originario del romanzo doveva essere un altro. Strada facendo però è cambiato qualcosa, sia
dal punto della vista della storia sia relativamente al messaggio che ho voluto trasmettere . Volevo che “Non ti perdere” fosse recepito come un messaggio forte. Capita spesso di perdersi nella vita, di
commettere errori, di inciampare, di sbandare o di imboccare una strada senza uscita. Quando ti ritrovi in certe situazioni, ti assale un forte senso di smarrimento e può succedere di perdersi. Non c’è una regola, non c’è un tempo per “ritrovarsi” e non è sufficiente guardarsi allo specchio. Ognuno deve fare il proprio percorso, deve affrontare un viaggio personale per riportare in superficie la parte più vera di sé stesso, l’unica sulla quale si può davvero contare, la risorsa più importante.
9. Ci sono diverse leggende Giapponesi, ci parli anche della leggenda della farfalla?
La leggenda della farfalla è molto delicata. È emblematica della forza dell’amore che può andare oltre
questa dimensione puramente terrena. Mi piace l’idea che se due anime per qualche motivo non hanno potuto essere felici in questa vita terrena, riescano ad esserlo quando entrambe avranno terminato il proprio viaggio..
10. Questo libro presenta diverse etnie, diversi mondi e il razzismo è un lontano ricordo, credo sia
un meraviglioso messaggio. Quanto è stato fondamentale e perché la scelta di “mischiare”
varie provenienze e tradizioni?
L’obiettivo del mio romanzo è, da un lato, dimostrare come mondi diversi in realtà non siano poi così
distanti tra loro e dall’altro accendere un faro su una forma di razzismo che spesso nella storia è
passata un po’ in sordina, vale a dire la ghettizzazione. Avendo svolto alcuni corsi universitari attinenti all’argomento ed essendomi documentata parecchio non solo sullo sterminio degli ebrei ma anche su altre forme di razzismo, alcune delle quali appunto molto sottili, ho cercato di capire per quale motivo le notizie non fossero giunte fino a noi, se non in modo frammentario. Le risposte sono diverse e alcune, come nel caso di Manzanar, inaspettate. Perché quando la Seconda Guerra Mondiale terminò, e le porte dei 10 relocation centers sparsi per gli States furono riaperte, furono gli stessi giapponesi a scegliere di smantellare le baracche così come le avevano costruite anni prima. Sembra un paradosso, ma in realtà quest’onta che avevano subito, questa “macchia” sociale era un capitolo da dimenticare e non da ricordare. Adesso vedo che le cose stanno cambiando soprattutto in America..
11. In una parte del libro si accenna ad un attimo di violenza sulle donne.
Per te, da donna, che messaggio hai voluto trasmettere?
La violenza contro le donne è qualcosa che potrebbe colpire in modo inaspettato ognuna di noi e senza dubbio fa paura. La cosa che reputo davvero preoccupante, è vedere come alcuni pregiudizi culturali siano ancora così radicati nella nostra società e nel nostro sistema giuridico. C’è ancora chi  “tollera” lo spintone o lo schiaffo durante una discussione un po’ accesa e poi si indigna quando vengono emesse  condanne in favore di branchi e non a tutela della vittima che “se l’è cercata”. Ogni tanto ripeto a Shakespeare che già secoli fa aveva scritto un sonetto su questo tema.. Shakespeare, non un autore dei giorni nostri..
Purtroppo, ho come la sensazione che nonostante le campagne di sensibilizzazione, nonostante i nuovi decreti, la violenza sia sempre un po’ più avanti rispetto a noi e rispetto al sistema. È  questa la vera tragedia. Possibile che non si riesca ad avere una  certezza di pena nel nostro Paese?

INTERVISTA DEL BLOG ONLYBOOKSLOVER.IT (vi chiedo di non
togliere la dicitura)

venerdì 27 marzo 2020

Blogtour "Non ti perdere"; Giada Fariseo

Buongiorno e bentornati sul blog con un nuovo blogtour


Titolo: Non ti perdere
Autore: Giada Fariseo
Editore: Lettere Animate
Pagine: 414
Prezzo e-book: 3,99€
Prezzo cartaceo: 14,99€

Link d'acquisto: QUI











Trama
Tea è una studentessa-lavoratrice prossima alla laurea, con le idee ben chiare su ciò che vuole, o almeno così sembrerebbe. Ancora non sa che la sua vita sta per essere travolta da una serie di avvenimenti e dall’incontro con due ragazzi che, in modi diversi, risveglieranno il suo lato più istintivo. Intanto il destino le offre un’occasione irripetibile: un viaggio Oltreoceano per completare la sua tesi sui relocation centers americani. La sua storia andrà ben presto a intrecciarsi a quella di una famiglia di nisei e al dramma da loro vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Tea aggiungerà quindi ai propri un nuovo obiettivo, il più importante: trovare risposte a un dubbio durato decenni, cercando di non perdersi dentro un finale tutt’altro che scontato.


Per oggi è tutto
Ci risentiamo per le prossime tappe

Luce <3

Cover reveal "Il mio cuore vive in te", Ariel di Cola



Buongiorno e bentornati sul blog con il cover reveal del nuovo romanzo della serie "Dream" di Ariel Di Cola


Titolo: Il mio Cuore vive in Te
Serie: Dream Series, vol.2
Autore: Ariel Di Cola
Genere: contemporary romance, young adult
Data di uscita: 14 Aprile 2020

















Trama
Si può indossate una maschera per una vita intera, senza far trapelare le proprie emozioni a nessuno?
Valentina Wilson a trent'anni e il suo passato è turbolento e burrascoso. Ci sono ferite nel suo cuore che sono ancora aperte.
Gestisce insieme alla sua migliore amica Ariel, un rinomato pub al centro di Roma, dove pochi mesi fa ha rischiato di morire a causa di una rapina. Capisce dunque che la vita va vissuta in pieno e senza rimorsi.
È fidanzata con Nathan da ben dieci anni e non aspetta altro che coronare il suo sogno d'amore, ma qualcosa ostacola sempre il loro matrimonio.
Valentina però non è mai riuscita a dimenticare Alex, il ragazzo che una notte le ha rubato l'anima.
Lui è un manager bellissimo, con i suoi occhi di ghiaccio, il sorriso da bello ma dannato e il suo corpo statuario, riesce a far capitolare ogni donna.
Tra Valentina e Alex ci sono sempre state delle incomprensioni ma quando i loro occhi, si rincontreranno nulla sarà più come prima.







Per oggi è tutto; a presto


Luce <3

giovedì 26 marzo 2020

Recensione "Pippi Calzelunghe", Astrid Lindgren

Autrice: Astrid Lindgren
Titolo: Pippi Calzelunghe
Prezzo: cartaceo 13,51  e-book 5,99

Link d'acquisto: QUI








 "Via" disse Pippi, "finché il cuore è caldo e fa 'tic-tac' come si deve, non c'è pericolo di gelare!"

Trama
Il romanzo, ambientato negli anni 1920 o 1940, è la storia di Pippi Calzelunghe, un'eccentrica bambina che va a vivere da sola in una grande villa in un piccolo paese della Svezia, e di Tommy e Annika, due fratellini che fanno subito amicizia con lei. Insieme a Pippi, i due bambini vivono delle bizzarre e favolose avventure






"Pippilotta Pesanella Tapparella Succiamenta..figlia del Capitano Efraim Calzelunghe"

Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di un classico per bambine; quante volte abbiamo visto il cartone? Ma siete sicuri di conoscerla veramente Pippi? Io una letta al romanzo la darei, giusto per sicurezza! Il libro è scritto in modo semplice e lineare, arriva dritto a chiunque, insegna parecchio; i personaggi sono pochi e ben delineati. A fare da traino nella storia c'è la fantasia sfrenata della stessa Pippi, che ogni giorno inventa giochi nuovi, da provare insieme ad Annika e Tommy, la prima fin troppo perfettina, che però poi si fa trascinare, il secondo è quello che tende a buttarsi più facilmente nel vuoto, per compiere tutte le avventure proposte da Pippi. E' un romanzo che aiuta anche a sconfiggere la solitudine; quindi: se avete bambini che hanno paura di stare a casa da soli, fategli leggere questo romanzo e non si sentiranno più così!


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


Esattamente alle dieci del giorno seguente sollevò dalla veranda il suo cavallo e un minuto dopo tutti gli abitanti della cittadina si precipitarono alla finestra per vedere di chi fosse quel cavallo imbizzarrito. Perchè erano convinti si trattasse proprio di un cavallo imbizzarrito.
Invece era soltanto Pippi che aveva fretta di arrivare a scuola Giunse nel cortile al galoppo più sfrenato, balzò dal cavallo in corsa, lo legò a un albero e spalancò la porta della classe con tale violenza che Tommy e Annika, insieme con i loro bravi compagni di scuola, sobbalzarono nei banchi.
"Salute a voi!" esclamò Pippi agitando il suo ampio cappello. "Arrivo in tempo per le mortificazioni?



mercoledì 25 marzo 2020

[Review Tour] Recensione "E' la vita che gioca", Giacomo Assennato



Titolo: E' la vita che gioca

Autore: Giacomo Assennato

Genere: Contemporaneo M/M

Pagine: Cartaceo 249

Editore: Self Publishing

Data di uscita: 7 Marzo 2020

Link d'acquisto: QUI








Mi manchi da pazzi, Martino, anzi ci manchi perché a conti
fatti tu sei stato come il trattino che prende due parole tanto diverse
fra loro, le unisce e le trasforma in un'altra nuova di zecca,
che ha tutto un suo significato. È così che hai fatto con me e
Filippo, dandoci un'altra vita.

Trama

Martino non ha tempi morti, le cose gli accadono sempre di corsa e le coincidenze sono all'ordine del giorno per lui.

La sua vita cambia improvvisamente dall'oggi al domani, quando si trova proiettato in una realtà sconosciuta e lontana, che non gli appartiene.

È l'inizio di un'avventura, una trasferta per lavoro, nella lontana Boston, che accetta malvolentieri e alla quale cerca di abituarsi facendo del suo meglio. L'America lo affascina e contemporaneamente gli mostra un aspetto che stride con la sua sensibilità e non può che turbarlo.

A Boston incontrerà nuove amicizie, ma anche contrasti; il coinvolgimento in un avvenimento devastante lo catapulterà nel caos. È proprio questa circostanza che si trasformerà in un appuntamento col destino e con la nuova vita che lo aspetta.




«Scusi tanto, ma posso sapere qual è il motivo perché, fra

tutti quanti, devo essere proprio io a farlo?»
Di partenza mi ero limitato a stare lì impalato ad ascoltare a
muso duro, poi la frase mi è uscita con un tono di voce talmente
energico che ha impressionato pure me; non sono abituato a
sentirmi così nemmeno io. Perfetto se sembro arrabbiato, tanto
meglio, perché lo sono.
«Moretti, non la faccia tanto complicata; non si tratta di una
punizione, semmai lo consideri un privilegio. Qua è pieno di
gente che farebbe i salti mortali doppi per trovarsi al posto suo,
cosa crede?»
Come se fosse la prima volta che il direttore sanitario dimostra
insofferenza verso di me. Sono stato convocato in questa
stanza già cinque o sei volte negli ultimi anni e sempre per sentire
prediche e lamentele immotivate; mancanze dell'intero reparto
per le quali addossava la responsabilità a me, richiami sul
mio modo di comunicare con i pazienti. "Lei è troppo affettuoso,
troppo gentile. Pensa di trovarsi in un villaggio turistico?
Sia più serio, la smetta di fare l'animatore carino e cominci a
lavorare per davvero". Perché la verità è che gli piacerebbe da
pazzi discriminarmi ma non riesce a trovare il cavillo giusto
per farlo impunemente.


Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con il review tour del nuovo romanzo di Giacomo Assennato, organizzato dalla più efficiente delle blogger e amiche in circolazione, Simo Simis, che ringrazio per avermi presa a bordo, un'altra volta! 
Ci risiamo.. Giacomo ha creato l'ennesima storia splendida, no, sta volta non ci sono traumi, per lo meno non come quelli precedenti; è ovvio che un piccolo infarto, forse due, durante la storia (uno all'inizio, l'altro alla fine) ce lo fa prendere, ma Simo aveva ragione, questa è una storia decisamente più leggera!
Mai titolo fu più azzeccato di questo, perché con Martino, già incontrato in "Stellato il cielo com'è", la vita gioca in modo particolare; grazie a una trasferta, che all'inizio è un po' sofferta, in quanto deve allontanarsi dagli amici di sempre (loro in Italia, lui a Boston), Martino trova qualcuno, qualcuno che gli cambierà la vita in modo del tutto inaspettato, come lo è il loro primo incontro e il modo in cui si avvicineranno definitivamente.
Martino l'avevamo già incontrato nel libro precedente di Giacomo, che quando si è accorto che Martino spingeva nella sua testa per uscire, l'ha accontentato, e ha fatto bene! Federico e Filippo, la cui storia già conosciamo, sono come sempre al fianco di Martino (come lui lo è stato per loro); punti fermi, di riferimento che per fortuna non si allontanano mai, se non fisicamente.
Non posso dire altro, se non... Lasciatevi conquistare da questa storia, fatevi trasportare tra Milano e Boston, non ve ne pentirete!



La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


Non sono mai stato bellicoso come oggi ma
è una questione di principio e mi chiede un sacrificio enorme,
anzi me lo impone. In tutte le altre occasioni in cui mi ha dimostrato
disapprovazione, ho sempre lasciato perdere ogni voglia
di rivalsa, anche solo verbale. Per quanto mi riguarda, di
fronte alla pochezza non vale mai la pena di sporcarsi più di
tanto; è così che mi sono comportato sempre, qui e fuori, quando
hanno provato a sminuirmi. Come a scuola, che ero solo un
ragazzino e sentivo bisbigliare nei corridoi: "Ecco il frocetto".
E naturalmente lo detestavo, perché non nasceva da qualcosa di
brutto che avevo fatto o da una cattiveria che mi ero permesso,
no, era solo offendermi per quello che sono.



Qui sotto trovate il calendario con le altre tappe del blogtour; vi consiglio vivamente di passare anche dagli altri