domenica 29 settembre 2019

Recensione "Le avventure di Pinocchio", Carlo Collodi

Autore: Carlo Collodi
Titolo: Le avventure di Pinocchio
Prezzo: cartaceo 4,90

Link d'acquisto: QUI








“Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all'alba, voglio andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto...

Trama
C'era una volta... Un re! diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato: c'era una volta un pezzo di legno". Così ha inizio uno dei più celebri romanzi della letteratura, non solo per ragazzi, di tutti i tempi. Pubblicato per la prima volta nel 1881, Le avventure di Pinocchio ha ottenuto da subito un enorme successo popolare, diventando una delle opere più lette al mondo. Il personaggio creato da Carlo Collodi, il vivace Pinocchio, è un burattino umanizzato e combinaguai, con la brutta abitudine di raccontare bugie e con un grande sogno: diventare un bambino vero. Il racconto lo vede crescere e maturare, attraverso peripezie, frequentazioni di cattive compagnie, trasformazioni, regole trasgredite, pentimenti, condanne e prigionie, ma alla fine Pinocchio riuscirà a divenire un bambino in carne e ossa. La sua storia, emblema del passaggio dalla magica libertà infantile alle responsabilità dell'età adulta, è universalmente nota ed è stata più volte ripresa da cinema, televisione e teatro e la simpatia suscitata da Pinocchio, così vicino nelle sue debolezze a tutti noi, resta immutata per generazioni di lettori, grandi e piccoli. Le avventure di Pinocchio, infatti, non è solo un romanzo dedicato al mondo dell'infanzia, ma un romanzo che parla all'uomo, all'eterno fanciullo che esiste nel profondo di ognuno di noi e a cui sempre piace sentire l'antica favola del divenire umano. Età di lettura: da 10 anni.



“Il corvo: A mio credere il burattino è bell'e morto; ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo.”


Recensione


Quante volte da piccoli, ci hanno letto la storia del burattino di legno? Quante volte OGGI viene letta questa favola? Io temo che la risposta sia: MOLTE ai giorni miei, POCHISSIME secondo me, adesso. Questa è una storia che va raccontata a grandi e piccini, perché sono capaci tutti di dire bugie, senza sapere che gli verranno le gambe corte, e magari si ritrovano con il naso più lungo del previsto; quante volte gli avete detto di non fidarsi degli sconosciuti, altrimenti ti portano via pure le mutande?? (oh sì, mi sto riferendo a Pinocchio che si fida del Gatto e la Volpe, quando vanno al campo dei miracoli, per ottenere il seguente risultato: monete rubate, e Pinocchio impiccato a un albero). E la coscienza?? Quante volte avete detto ai figli di ascoltarla, perché a volte, la maggior parte delle volte, è anche la voce della verità?? E loro?? Invece di ascoltare preferiscono soffocarla, come Pinocchio, che tanto per zittire il povero Grillo, l'ha spiaccicato contro al muro!
Sappiate però che non è la versione Walt Disney a cui siamo abituati, questa è la versione per adulti, che forse, anzi, sicuramente, i bambini non devono leggere prima di iniziare, come minimo, le medie; non lo dico per cattiveria, ma perché Collodi ha scritto le avventure di un burattino, che sono più adatte al mondo adulto che a quello bambinesco; secondo me i bambini si spaventerebbero e basta a leggere questa versione della storia del burattino più famoso del mondo; poi se volete farglielo leggere o fargli vedere il film (che uscirà prossimamente al cinema e per quel che ne so, potrebbe tranquillamente essere fedele al libro e NON al cartone), non è un problema che mi riguarda.
Se volete una storia che fa riflettere sulla vita, su ciò che un ragazzino potrebbe combinare, facendo impazzire un genitore, non lasciatevelo scappare, ma ripeto: STO LIBRO I BAMBINI MANCO LO DEVONO VEDERE, A MENO CHE NON ABBIANO DAGLI 11 ANNI IN SU!


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3



“L'uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, è obbligato in questo mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorareGuai a lasciarsi prendere dall'ozio! L'ozio è una bruttissima malattia, e bisogna guarirla subito, fin da ragazzi: se no, quando siamo grandi, non si guarisce più.”





2 commenti:

  1. Questo è uno di quei romanzi che hanno segnato la mia infanzia. E ancora oggi serbo un ricordo meraviglioso ❤️📚🤗

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  2. Bellissimo Pinocchio! Letto, visto come film, come cartone come fumetto come favola... Una storia che dovrebbe insegnare ad essere più buoni e non dire bugie... Quand'ero piccola però sinceramente non ho percepito nessun insegnamento.

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